Recensione braveheart - cuore impavido regia di Mel Gibson USA 1995
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

Recensione braveheart - cuore impavido (1995)

Voto Visitatori:   8,75 / 10 (457 voti)8,75Grafico
Miglior filmMiglior regiaMiglior fotografiaMiglior truccoMiglior montaggio sonoro
VINCITORE DI 5 PREMI OSCAR:
Miglior film, Miglior regia, Miglior fotografia, Miglior trucco, Miglior montaggio sonoro
Miglior regista (Mel Gibson)
VINCITORE DI 1 PREMIO GOLDEN GLOBE:
Miglior regista (Mel Gibson)
Dimensione testo: caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi

locandina del film BRAVEHEART - CUORE IMPAVIDO

Immagine tratta dal film BRAVEHEART - CUORE IMPAVIDO

Immagine tratta dal film BRAVEHEART - CUORE IMPAVIDO

Immagine tratta dal film BRAVEHEART - CUORE IMPAVIDO

Immagine tratta dal film BRAVEHEART - CUORE IMPAVIDO

Immagine tratta dal film BRAVEHEART - CUORE IMPAVIDO
 

Mi era sfuggito, ai suoi tempi, questo filmone americano del... secolo scorso, e mai lo avrei visto se non per merito della televisione. Rendiamo onore al merito: la TV non ha solo Grandi Fratelli e Isole più o meno famose... ma pure cinema di tutti i tipi, da guardare comodi mangiando, senza uscire di casa e cercare parcheggi nel centro! Grazie proprio a questo, ci mette in condizione di guardare film che non avremmo scelto, arricchendo infine i nostri orizzonti.
Ed è vero, perché io per primo diffido in genere dei pluripremiati agli Oscar, sospettando convenzionalità, enfasi e sensazionalismi; e, dunque, per un errato preconcetto avrei perso un lavoro degno per alcuni aspetti, che voglio citare per primi.

Innanzitutto una ricostruzione storica accurata degli ambienti del tempo, davvero poveri, come molti, ignorando la storia, non sospettano. Il medioevo, dall'alto al basso, fu un'epoca oscura e triste, infinitamente povera e insana: dove i Signori stessi vivevano segregati tra le grigie pietre dei loro manieri, ben lontani dai fasti delle poche capitali dei centri, tormentati tra l'altro da una visone religiosa del mondo infelice, tetra e colpevolizzante.
E di questa atmosfera buia il film in oggetto fornisce valide testimonianze, soprattutto nel dipingere le losche manovre politiche dei potenti, vessati dalle richieste tributarie dei monarchi centrali, e portati a riversarle con prepotenza e ingiustizia nei confronti delle lacere masse popolari.
Dalla quale situazione si origina l'afflato ideale ad un mondo più giusto e alla ribellione contro i soprusi che aleggia in tutto il film; ma con toni favolistici e leggendari, come nella grande tradizione delle Chansons de geste, importata al di là della Manica con le storie arturiane e robiniane, le ricerche del Sacro Graal o le vicende di Tristano e Isotta.
Di questi elementi troviamo traccia nelle vicende amoroso-sentimentali del protagonista, con la prima amatissima moglie, crudelmente uccisa da un signorotto locale, e poi, addirittura, con la regina Isabella, moglie del Re Edoardo, che passa dalla sua parte tradendo il consorte... per amore dei suoi begli occhi! Con un sentimentalismo alla Harmony e trame ancillari che non fanno di certo onore al film.

Il quale invece, in realtà, punta alla grande sulle coordinate diverse di un racconto epico, imperniato sui grandi sentimenti popolari della giustizia e della libertà. E in effetti il film di Gibson è ragguagliabile al poema epico classico, quanto meno per l'impostazione strutturale fondata su un proemio (l'infanzia con la morte del padre), l'intreccio (con la morte dell'amata e la ribellione in armi), e la catarsi finale, con la morte sul patibolo.
Inoltre è tipico dell'epica il racconto di eventi memorabili con azioni gestite da uno o diversi eroi, dove i temi in campo rappresentino interessi sentiti ed effettivi di tutta una comunità; e dove non ha importanza che i fatti siano veri o scaturiscano dal mito, ma che mantengano comunque una certa unità di azione che consenta di narrarli in termini reali, anche se debitamente trasfigurati. In caso contrario non ci troveremmo nella dimensione dell'epos, ma più semplicemente in ambito storiografico.
Va ancora ricordato che l'origine dei racconti del genere è solitamente anonima e collettiva, se pesca nel passato; o da accreditare, nel presente, ad un singolo autore che miri a rappresentare ideali in cui tutta una società vorrebbe riconoscersi, come nel caso dell'opera di Mel Gibson. E dunque dovremmo metterci alla ricerca dei messaggi simbolici nascosti dietro alla fiction cinematografica, incentrati nella fattispecie sull'anelito finale del rivoluzionario morente, con una sola parola: LIBERTA'!
Ben disgiunta, se vogliamo, da altre come GIUSTIZIA e COMPASSIONE, in un'ottica straordinariamente yankee che ci è difficile accettare; per chiarirci, nella stessa prospettiva del Western americano, dove si legittima ogni violenza, anche da parte degli eroi e dei giusti, in nome di un solo principio (e la forte commozione delle scene finali sta proprio nell' enunciazione corale degli spettatori di una "pity" che sembra non appartenere a questo mondo).

Nel complesso un'opera di forte connotazione "americana", che sembra compiacersi emblematicamente di violenze e crudeltà, alla maniera di "Platoon" e di tanti film sul Vietnam; mentre ricerca facili retoriche con frasi tipo: voglio credere in qualcosa come fece lui... mai più mi schiererò dalla parte sbagliata... tutti muoiono, pochi vivono veramente...!
Con un DNA di questo genere, mi sembra difficile ravvisare in "Braveheart" la tensione ideale ed estetica del racconto epico tradizionale, come ad esempio in certo cinema di Eisenstein ("Alexander Nevski - Ivan il Terribile"); pur rimanendo affascinato dalla maestria tecnica dell'esecuzione: fotografia, ricostruzione storico-ambientale, e scene di primissimo ordine, sufficienti a legittimare la visione del film (per non parlare della presenza maliarda di una Sophie Marceau agli esordi!).
Ma che dire, in conclusione?
Come nei film di Spielberg, capacità tecniche ed efficacia comunicativa senza pari, per prodotti splendidamente confezionati, ma senza l'afflato della vera poesia... pari ad una riuscita operazione di marketing!

Commenta la recensione di BRAVEHEART - CUORE IMPAVIDO sul forum

Condividi su Facebook Condividi recensione su Facebook


Recensione a cura di GiorgioVillosio - aggiornata al 04/04/2006

Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

a big bold beautiful journey - un viaggio straordinario
 R
a house of dynamiteafter the hunt – dopo la caccia
 NEW
allevi - back to lifeamataanemoneanna (2025)black phone 2bugonia
 NEW
c'e' un posto nel mondochien 51cinque secondicome romeo e giuliettacrossing istanbuldalai lama - la saggezza della felicita'dead of winterdepeche mode: mdj ahmetdracula - l'amore perduto
 NEW
due famiglie, un funeraleeddingtonelvira notari: oltre il silenziofantasma in guerraferdinando scianna – il fotografo dell’ombrafrankenstein (2025)fuori la verita'heidi - una nuova avventurahim
 NEW
i colori del tempo
 NEW R
il maestro (2025)il mostro (2025)il principe della folliail sentiero azzurroio sono rosa ricci
 NEW
jay kellyjohn candy: i like mela ballata di un piccolo giocatorela chitarra nella roccia - lucio corsi dal vivo all’abbazia di san galganola divina di francia - sarah bernhardtla donna della cabina numero 10la famiglia halloweenla grande paura di hitler. processo all'arte degeneratala mia amica evala ragazza del corola vita va cosi'
 R
la voce di hind rajabl'attachement - la tenerezzale citta' di pianura
 NEW
l'illusione perfetta - now you see me 3l'isola di andreane zha - l'ascesa del guerriero di fuoconoi e la grande ambizione
 NEW
paw patrol: missione nataleper tepiero pelu’. rumore dentropredator: badlandsqui staremo benissimoriproberto rossellini - piu' di una vita
 NEW
scarletscirocco e il regno dei ventisiamo in un film di alberto sordi?springsteen - liberami dal nullasquali (2025)stevesuper charlieteresa - la madre degli ultimitesta o croce? (2025)the last vikingthe mastermindthe perfect neighbor: la vicina perfetta
 NEW
the running manthe smashing machinethe toxic avengerthe ugly stepsisters
 NEW
to a land unknowntoni, mio padretre ciotoletron: aresun crimine imperfettoun semplice incidenteuna battaglia dopo l'altrauna famiglia sottosopra
 NEW
una ragazza brillantezvani' - il romanzo famigliare di giovanni pascoli

1066933 commenti su 52837 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

28 ANNI DOPO: IL TEMPIO DELLE OSSAABRAHAM'S BOYSBILLY JACKBILLY JACK GOES TO WASHINGTONBUTCHERS BOOK THREE: BONESAWCOMING BACK FOR YOUCULLODENDIE'CED: RELOADEDDON'T LOG OFFDRAINEDEL DIABLOGENIE (2023)GIOVANI IENE (1961)HELL IN A BOTTLEIL CLUB DELL'AMOREIL PICCOLO BILLYIL SEGNO DEL COMANDO (1992)INNAMORARSI A CHRISTMASLANDLA COMMUNELA DANZA NERAL'ACCIDENT DE PIANOMANCHURIAN AVENGERMEERKATSNATALE CON PEPPERMINTRIVER OF BLOODSILENT NIGHT, DEADLY NIGHTSTARSHIP TROOPERS - ATTACCO SU MARTESTRANGE HARVESTTE L(E)O COMANDOTHE BANISHEDTHE PROPER TIMETHE RETURN OF BILLY JACKTHE TRIAL OF BILLY JACKTHE WEBTO THE ENDS OF THE EARTHUN LIBRO SOTTO L'ALBEROUN NATALE SORPRENDENTEUN VIAGGIO PER RICOMINCIAREV/H/S/HALLOWEENVIOLENCEWEEKEND PER DUE (CON DELITTO)

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


IL MAESTRO (2025)
Locandina del film IL MAESTRO (2025) Regia: Andrea Di Stefano
Interpreti: Pierfrancesco Favino, Tiziano Menichelli, Giovanni Ludeno, Dora Romano, Paolo Briguglia, Valentina Bellè, Edwige Fenech
Genere: commedia

Recensione a cura di The Gaunt

A HOUSE OF DYNAMITE
Locandina del film A HOUSE OF DYNAMITE Regia: Kathryn Bigelow
Interpreti: Idris Elba, Rebecca Ferguson, Gabriel Basso, Jared Harris, Tracy Letts, Anthony Ramos, Moses Ingram, Jonah Hauer-King, Greta Lee, Jason Clarke
Genere: thriller

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA
Locandina del film SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA Regia: Tim Fehlbaum
Interpreti: John Magaro, Leonie Benesch, Peter Sarsgaard, Ben Chaplin, Zinedine Soualem, Georgina Rich, Corey Johnson, Marcus Rutherford, Daniel Adeosun, Benjamin Walker, Ferdinand Dörfler, Solomon Mousley, Caroline Ebner, Daniel Betts, Leif Eduard Eisenberg, Sebastian Jehkul, Rony Herman, Jeff Book, Robert Porter Templeton, Stephen Fraser, Leon Dragoi, Doris Meier, Mark Ruppel, Christine Ulrich, Günther Wernhard, Antje Westermann, Harry Waterstone, Andreas Honold, Stefan Mittermaier
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

NOSFERATU (2024)
Locandina del film NOSFERATU (2024) Regia: Robert Eggers
Interpreti: Lily-Rose Depp, Nicholas Hoult, Bill Skarsgård, Aaron Taylor-Johnson, Willem Dafoe, Emma Corrin, Ralph Ineson, Simon McBurney, Adéla Hesová, Milena Konstantinova, Stacy Thunes, Gregory Gudgeon, Robert Russell, Curtis Matthew, Claudiu Trandafir, Georgina Bereghianu, Jordan Haj, Kateřina Bílá, Maria Ion, Tereza Dušková, Liana Navrot, Mihai Verbintschi, Karel Dobrý, Andrei Sergeev, Matěj Beneš, Marek Pospíchal, Jan Filipenský, Alex East, Christian Dunckley Clark
Genere: horror

Recensione a cura di Harpo

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net