the statement - la sentenza (2003)

Dopo aver passato la sua carriera masticando cinema, Norman Jewison la conclude celebrandola e omaggiandola nelle sue forme più belle, ovvero un thriller europeo dal gusto hitchcockiano, con caccia all'uomo e riprese itineranti. THE STATEMENT è in realtà anche un film sentito per il regista, perché: sentito è il tema dell'odio razziale, che ben conosce; sentito è il tema dell'ipocrisia religiosa e degli scheletri nell'armadio della Chiesa; sentito è il tema dell'importanza della verità, della giustizia e del loro perseguimento.
Un uomo in simbiosi con il cinema non poteva non finire così la sua carriera: un bel film di genere con una grande prova di un grande attore, girato nella casa natale del cinema e in assoluta coerenza con la sua sensibilità di regista.

Ben fatto ma un pò troppo lento e sempre uguale nella prima ora .. poi una volta che la situazione si sblocca il ritmo si alza un pochino .. bella fotografia e solite interpretazioni da professionisti di Caine eSwinton ..
Forse senza di loro la sufficenza non ci sarebbe stata

Discreto film , scarsamente noto , che ha il merito di riportare alla memoria le efferatezze dei nazisti e dei loro collaboratori durante la Seconda Guerra Mondiale , ma soprattutto le ampie e provate coperture riservate a certi criminali da una parte della Chiesa Cattolica . E' l'ultimo film diretto dal bravo Jewison , che si avvale di un bel cast in cui primeggia il solito Caine , bravo a tratteggiare la "banalità del male" di questo vecchio collaborazionista , convinto di aver sempre agito nel rispetto dei valori cristiani e per il bene del suo paese . Discrete anche le locations provenzali .