the company men regia di John Wells USA 2010
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the company men (2010)

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locandina del film THE COMPANY MEN

Titolo Originale: THE COMPANY MEN

RegiaJohn Wells

InterpretiBen Affleck, Kevin Costner, Tommy Lee Jones, Maria Bello, Chris Cooper, Craig T. Nelson, Rosemarie DeWitt, John Doman, Patricia Kalember, Tonye Patano, Liam Ferguson, Dana Eskelson, Cady Huffman, Tom Kemp, Kent Shocknek

Durata: h 1.49
NazionalitàUSA 2010
Generedrammatico
Al cinema nel Gennaio 2012

•  Altri film di John Wells

Trama del film The company men

E' la storia di tre uomini che cercano di sopravvivere ad un ciclo di ridimensionamento dell'impresa per cui lavorano, trovandosi costretti a ridefinire la loro esistenza di uomini, mariti e padri.

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Voto Visitatori:   6,79 / 10 (24 voti)6,79Grafico
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Voti e commenti su The company men, 24 opinioni inserite

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Goldust  @  21/03/2021 21:06:26
   6 / 10
Uno dei pochi film hollywoodiani che mi sia capitato di vedere che affronta in prima persona il dramma dei licenziamenti conseguenti alle recente crisi economica globale, prediligendo ovviamente il punto di vista dei licenziati, delle loro vite e di quelle delle loro famiglie. Se la pellicola è abbastanza corretta nel suo svolgimento bisogna dire che la stessa perde un pò di propulsione man mano che la storia si snoda ripetitiva tra colloqui falliti e rate del mutuo non pagate. Resta una convincente prova corale di un ricco cast che, però, relega un pò troppo ai margini il buon vecchio Kevin Costner.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  04/07/2020 19:39:47
   7 / 10
in piena crisi economica un film che più che all'aspetto finanziario mira a tratteggiare le vite e le reazioni dei tre protagonisti .. Lineare e semplice , un filo buonista soprattutto nel finale , mi sarei aspettato maggior cinismo soprattutto all'inizio mentre invece quello che accade viene accettato e pur creando disagio non crea grande pathos emotivo .. poteva essere migliore ..
Bene tutti gli attori .. non restare un must tra i film finanziari ma è comunque godibile .

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  20/09/2016 20:25:40
   6 / 10
Un film che mette il dito nella piaga della crisi che non risparmia alcuna tipologia di classe sociale.
Gli eventi sono semplicemente la triste verità di sempre, quindi difficile rimanere impassibili davanti ai drammi dei protagonisti, contestualizzabili in qualunque realtà; ma anche se rimane fin dall'inizio l'odore di inevitabile consolatorio hollywoodiano, lo si guarda comunque con sufficiente partecipazione e toccaferro fino alla fine grazie ad un Affleck piuttosto all'altezza del ruolo affidatogli.

ferzbox  @  06/06/2016 18:37:13
   8 / 10
Se penso alla crisi presente in Italia non è certo salutare vedere "The company men", perchè nonostante il film si concentri su un fenomeno appartenente alla realtà americana, molti dei problemi che vengono affrontati hanno comunque la capacità di sensibilizzare chiunque appartenga ad una società, figuriamoci noi che siamo nel mezzo della "penisola che non c'è"....siamo tutti succubi di un sistema che non funziona, marionette di un governo manovrato da grandi imprenditori e uomini di potere........

"The company men".....appunto...
...è la storia di tre uomini manager di una gigantesca multinazionale, ritrovatosi dopo anni di carriera con una mano davanti ed una di dietro; il cosidetto supermegadirettore figl.d.Putt, decide di ridurre notevolmente il personale in modo da far rimanere in piedi la sua megasuperazienda per continuare ad esercitare il ruolo di bastardissimo ed eccentrico strariccone...
Ed ecco che i cosidetti tre uomini disoccupati si presentano con il volto di Tommy Lee Jones, Ben Affleck e Chris Cooper, improvvisamente ed istantaneamente privi di tutto il benessere che li circondava prima, in avanzo con l'età, diventati un numero come un altro, all'interno della gigantesca vasca di squali predatori e concorrenti disperati, incapaci ormai di continuare a pagare il mutuo o rinnovare l'abbonamente annuale dell' X-Box al figlio....
...le conseguenze della mentalità americana, dove non riescono ad attuare la filosofia del risparmiatore, spendendo tutto quello che guadagnano con la convinzione che niente e nessuno possa privarli del proprio lavoro, incuranti di quello che può succedere se improvvisamente dovessero trovarsi senza il proprio impiego.....
Noi italiani ormai non viviamo più in un epoca dove è possibile farlo, però fino a 20 anni fa avevamo la mentalità del "castelletto", cioè quella quantità di denaro formatosi con i piccoli o medi risparmi fatti nel corso del tempo; considerato il loro miglior status economico è da pirloni spendersi tutto per rischiare di non avere nulla....dicono di essere tanto svegli.....bhò....ci credo che poi i pesci più piccoli vengono inculàti a sangue da quelli più grossi....
....ma in fondo il film cerca anche(e sopratutto) di valorizzare un pochino questi americani e il loro sogno tante volte citato.....
Così ecco nascere i valori umani quando la merdà sale e arriva fino al mento; nel cercare di stare a galla e mantenere una vita equilibrata si riescono a ritrovare le mogli, i figli, l'amicizia e la voglia di vivere.
La depressione e la tendenza al suicidio sono una conseguenza sempre legata ai meccanismi della società, da quello schemino artefatto che determina chi è perdente da chi non lo è......ma si è perdenti solo quando lo si vuole essere; la perdita di qualcosa di vitale non è la perdita della vita stessa....finchè si vive tutto può succedere, basta semplicemete esserne convinti e conservare un pizzico di orgoglio sufficente per continuare a stare in sella....
Pellicola ipnotica nonostante la tematica possa sembrare noiosa; ottima prova dei protagonisti e discreta regia.....mi è piaciuto.....

TheLory  @  14/07/2015 19:44:24
   6½ / 10
Provare compassione per Ben Affleck che perde un lavoro da 100.000 dollari l'anno mentre nel mondo milioni di persone tirano la cinghia, è duretta.
Per questo non ho provato particolari emozioni, ma resta comunque un buon film, specie se appartenete alla grande famiglia di borghesi che pubblicano su fb video di teneri gattini, foto del vostro flaccido sederone in spiaggia mentre degustate il vostro fotogenico aperitivo.

Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki  @  27/03/2014 13:42:04
   6½ / 10
Molto simile all'esordio di J.C. Chandor che uscirà l'anno successivo, anche quello come questo debutto di Wells fu presentato al Sundance, focus sulla crisi economica, in entrambi il precariato investe le sfere più alte dell'azienda, ma se Chandor non si perde ad illustrare l'impatto della crisi sul quadretto famigliare, con annessa qualche stucchevole sviolinata sentimentale padre-figlio quale invece Wells opportunamente fa, 'Margin Call' resta ancorato al clima ansiogeno che prelude ad una non ben specificata ed imminente crisi mondiale, c'è un fuggi fuggi generale. Più didattico, freddo e con dialoghi persuasivi 'Margin Call', Wells ci ricama troppo sopra, ambisce ad allestire 3 storie paratattiche sulla reazione e all'adattamento professionale, sulla privazione di una vita di lussi e sul devastamento morale di 3 manager, e non tutti sapranno reagire. Affleck mi convince poco, non è che dietro ci sia una grande scrittura sui personaggi, e l'eccesso di alternanza tra star non beneficia a farli ingranare singolarmente.

Manticora  @  09/05/2013 18:22:09
   8 / 10
Bel film, Wells racconta tre storie che si intrecciano, tre esistenze vengono messe a dura prova, e non tutte riescono a risalire a galla. Il direttore vendite di una società (Affleck) che viene licenziato, il vice di una società che costruisce navi che viene prepensionato, e l'amico che non avendo risparmi da parte a 60anni si trova a dover cercare lavori con colluquii. Non ci sono forzature, ma solo la vita, prima guadaganvi 120000 dollari all'anno, avevi la porsche, potevi permetterti settimaa bianca, mutuo e la x-box live per tuo figlio, dopo, devi accontentarti...
Bella la situazione che si crea, con Affleck che ingoiato l'orgoglio va a fare il muratore per tirare a campare, ma non affonda, perchè c'è sempre la possibilità del riscatto. Tommy Lee Jones, anziano ma non ancora al tappeto, può fare il pensionato, invece decide di iniziare daccapo, con i suoi amici, perchè c'è sempre posto, se vuoi lottare.
Solo Chris Cooper rimarrà indietro, purtroppo il suo personaggio si trova schiacciato tra la finzione e la vergogna

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Il finale dà speranza.

Ape1  @  09/05/2013 09:12:49
   8 / 10
A me ha dato emozioni, forse perchè capisco le situazioni rappresentate e non le ritengo per nulla assurde. Basta conoscere gli USA per averci vissuto o lavorato, e anche una parte della nostra società, per vedere che non c'è nulla di poco credibile in questo film. In ogni caso il film non è fatto per nulla male e gli attori sono bravi. Forse non sarà un capolavoro assoluto ma non capisco gli attacchi livorosi di chi si lamenta che il film non sia incentrato sul mondo operaio... in ogni caso negli USA il rischio imprenditoriale esiste davvero e non è spalmato sulla società attraverso le banche come da noi, quindi il lavoro e le aziende possono andare in rovina anche velocemente. Quanto a chi dice che il film non parla anche di lavoro manuale, forse il film non lo ha proprio visto; anzi, il lavoro manuale viene esaltato, presentato in modo molto positivo. Un film che merita di essere visto

gemellino86  @  19/01/2013 11:15:14
   6 / 10
Mi aspettavo di più da questo film che tratta temi (e soprattutto problemi) importanti nella realtà di oggi. Stenta a decollare e gli attori a parte Costner non mi hanno molto convinto. Comunque merita la sufficienza.

Tuonato  @  01/02/2012 10:42:07
   7 / 10
Attuale. Realista.
Inquietante.

Fa tenerezza notare come K Costner sia ormai ai margini dalle produzioni che contano, relegato ad una particina priva di acuti.

JB488  @  08/09/2011 05:14:40
   7½ / 10
un ottimo film,l'unica cosa che non mi è piaciuta è stata il modo in cui ha approfondito le vicende familiari del protagonista,anzi come NON ha affrontato,capisco la sterilità nel resto del film che rende al meglio l'idea di ciò che accade,ma il rapporto padre marito figli moglie mi è sembrato troppo irreale,detto questo rimane un buonissimo film che tratta un argomento molto interessante tristemente reale.

dobel  @  06/08/2011 13:03:46
   8 / 10
Uno dei primi film che si occupano della recessione e dell'effetto di questa sulle famiglie. Frank Capra sarebbe fiero del regista in questione: bel film con buoni sentimenti di onestà che si contrappongono alla inesauribile sete di guadagno a 'tutti i costi' dei grandi dirigenti.
Interpreti bravissimi; il personaggio secondario interpretato da Kevin Costner resta nel cuore!!!
Mi è piaciuto, e anche se vuol fare leva sui buoni sentimenti e cercare di dare una speranza molto semplice e molto americana allo spettatore, credo che un otto lo meriti. Se non altro per l'intenzione che ha di compiere una buona azione, e per il bel messaggio: la ricchezza ed il benessere non vanno dati per scontati; all'occorrenza bisogna farsi su le maniche, tirare la cinghia, e portare avanti la carretta. La dignità della gente (e anche la sua felicità), non risiede nell'automobile, nella villa al mare, nell'iscrizione al club...ma nei valori della solidarietà, della famiglia, dell'onestà.
Discorsi vecchi come il mondo, ma... 'repetita iuvant'...!

ste 10  @  05/08/2011 00:54:54
   7½ / 10
Buonissimo film che rappresenta magistralmente la crisi e i suoi risvolti nella medio-alta borghesia americana

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  04/08/2011 23:28:50
   7½ / 10
Ristrutturazione aziendale, esuberi, riposizionamento sono vocaboli purtroppo diventati di uso fin troppo comune in questi anni. Si è perso completamente il contatto con il concetto di lavoro, di progettare e costruire qualcosa di reale e tangible, ma adesso il valore delle azioni, il mercato, gli indici sono gli elementi virtuali che decidono ilo destino di chiunque, persino dei colletti bianche di alto livello che si ritrovano in mezzo alla strada, non importa quanto attaccati al lavoro, non importa la dedizione allo stesso, non importa la fedeltà aziendale. Il film di Wells è pregevole per la sua sobrietà, non eccede in sentimentalismi ed anzi mostra quel dolore trattenuto di chi credeva di essere intoccabile ed invece non lo era.

TopoXL  @  03/06/2011 17:40:05
   9 / 10
la crisi statunitense.
tutta in un film.
da vedere.
assolutamente.
mi e' piaciuto tantissimo.
poco retorico e realistico come un pugno nello stomaco.

Invia una mail all'autore del commento kossarr  @  01/06/2011 00:28:07
   8 / 10
Un film che rispecchia il periodo passato dal 2008 al 2010.
Tristemente realistico e drammatico.
Ottime la fotografia e la sceneggiatura, buone la regia e la recitazione.
Citazione speciale per Ben Affleck e Maria Bello, davvero perfetti nel loro ruolo.
Consigliato.

Leonhearth87  @  28/05/2011 02:37:50
   8½ / 10
Gran bel film. Oserei dire, purtroppo, tristemente reale. Una riproduzione di ciò che è oggi il mondo del lavoro, durante una crisi di livello mondiale che colpisce anche chi il lavoro ce lo ha già. Trovare l'impiego è purtroppo diventato un impresa fin troppo ardua, e questa pellicola riassume in pieno questa triste realtà: se vogliamo, possiamo definirla quasi un documentario basato su tale argomento. La sconcertante ed amara storia è veramente ben fatta, difatti il film non subisce mai nessun calo, ed anzi attira molto lo spettatore, mantenendo sempre alta l'attenzione per tutta la sua durata. Buonissima prova di Ben Affleck, che riesce a trasmettere la difficoltà di un marito e padre in cerca di lavoro e costretto a molti sacrifici pur di arrivare a fine mese.
In conclusione, ripeto il commento con cui ho iniziato: tristemente reale. Non conoscevo questo film, purtroppo non molto conosciuto, ed è un peccato che ce ne siano pochi che trattino questo delicato argomento, oggi sfortunatamente fin troppo comune, ma mi ha sorpreso molto positivamente, e quindi consiglio veramente a tutti di guardarlo, perchè è veramente bello.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  23/05/2011 09:06:29
   7 / 10
Film drammatico purtroppo molto realistico e attuale.
Un cast stellare che esplora i diasagi emotivi, economici e sociali della crisi economica e della perdita del lavoro.
Una crisi che non risparmia nessuana fascia di età.
Per una volta davvero in parte Ben Affleck, bravo Chris Cooper e sempre convincente Lee Jones.
Belle le ambientazioni, le atmosfere e sceneggiatura solida.

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