separation (2021)

La lotta per l'affidamento legale della piccola figlia di una coppia divorziata è il fulcro di questa storia paranormale. La parte horror molto leggera, i mostri marionette non mettono paura più di tanto forse meglio la parte thriller ma si intuisce quasi subito il colpo di scena finale. Ben caratterizzati i personaggi, sicuramente anche se non originale lo sviluppo poteva essere migliore. Un altro horror made in USA da aggiungere al calderone.

Certamente per un bambino la separazione dei genitori è un evento traumatico, perdipiù come in questo caso seguito anche dalla morte della madre. Di conseguenza i presupposti erano buoni per un film incentrato sull'infanzia e sulle sue paure più oscure. E' apprezzabile il lavoro effettuato sui personaggi, non banali e ben caratterizzati dalla prestazione degli attori. E' sulla parte più squisitamente horror che il film usa il pilota automatico, ani tende pure a confondere le acque con le molteplici figure e la loro origine. Il Joker rimane fino alla fine una figura oscura che nemmeno la coda finale spiega fino ad un certo punto. Un'occasione mancata, forse anche per seguire parallelamente i punti di vista della bambina e del padre, quando forse solo un punto di vista poteva essere più efficace. Tuttavia con i "se" e con i "ma" si va poco lontano.

Non mi è sembrato originalissimo e alcune dinamiche risultano abbastanza prevedibili, però complessivamente SEPARATION è un dramma-horror discreto, tratteggiato in maniera semplice ma non banale. Grazie alla regia fluida di William Brent Bell e all'atmosfera tesa che riesce a ricreare nei momenti clou della storia, la visione risulta gradevole, intuitiva ma abbastanza riuscita, bene interpretata e dotata di un buon ritmo.
Come già detto, le dinamiche non sono tra le più originali ma hanno il pregio di descrivere bene un menage famigliare che va in frantumi piuttosto velocemente trascinando tutti in un vortice di paura, pazzia e morte.