parigi brucia? (1967)

Mi piacciono i film storici e questo lo si può considerare alla stregua di un kolossal bellico con annessa parata di star internazionali, sceneggiato con un occhio per la storia partigiana francese, un certo gusto spettacolare di matrice americana ed un pizzico di retorica spicciola ( che in questo genere di pellicole non manca quasi mai). La resa totale, nonostante la lunghezza impegnativa ed i piccoli limiti sopra descritti, è comunque più che soddisfacente. Fra le tante, spiccano le interpretazioni di Orson Welles ( il console svedese mediatore di crisi ) e di Gert Froebe ( il generale Von Choltitz responsabile delle sorti di Parigi ).

Film molto coinvolgente, la resistenza è vista come una liberazione da un incubo spaventoso che fa precipitare il mondo in un abisso senza fine.
Buone recitazioni ma sopratutto il film trasmette una voglia di libertà che dopo decenni di dittatura non può che essere anelata in un modo poetico, infinito e pieno di speranze sogno.

La liberazione di Parigi vista con occhi colmi d'entusiasmo, e una punta di grandeur anche,da René Clément. Si analizza anche qui la storia tramite il punto di vista francese e tedesco e trovo ben realizzato lo sviluppo del comandante di Parigi, generale Dietrich von Choltitz, interpretato da Gert Fröbe (ricordate? Il Goldfinger di bondiana memoria). Film imponente come il maresciallo De Gaulle.

Polpettone cinematografico che ha una sua ragion d'essere: a parte il cast straordinario e la confezione curata ma non più del solito, l'atmosfera Europea (assai lugubre, a tratti) che Clement rievoca ne avrebbe fatto un film indimenticabile, mentre è solo una galleria di manierismi e brevi apparizioni di grandi stars del cinema: purtroppo deludente. Il tema della colonna sonora è stato tradotto in italiano da Milva.