paradise hills (2019)

Tanta forma e poca sostanza in questa versione ultra kitsch e glamour de "La Fabbrica Delle Mogli".
Confezione curatissima,cast discreto ( ho preferito la Jovovich alla Roberts) per un prodotto bello da vedere ma che manca di coinvolgimento,non si lascia ricordare.

personalmente trovo questo film nella sua totalità
uno scialbo filmetto di poco-poco conto e altrettanto intrattenimento
lieto comunque di rivedere Milla Jovovich
ma non altrettanto nell interpretazione di Emma Roberts
che ha per me fatto la sua ottima figura
in vari american horror story e in scream queens o in altri ruoli
ma in questo film proprio non ci siamo
nonostante questo l intero film di per sè è una stron*****a insulsa
a me questo film non è molto piaciuto

SPOILER

Da come appare confezionato non credo sia un film low budget ma quello che è basso, per quanto mi riguarda, è il livello del coinvolgimento. Una storia che non sembra possedere il giusto appeal che riesca a intrigare e colpire favorevolmente lo spettatore, perdendosi in lunghi e ripetitivi excursus che poco invogliano a una visione attenta.
Il cast non è male, la regia debuttante non mostra grandi pecche, ma il ritmo della narrazione e la storia in sè mostrano poca fluidità e scarsa propensione al coinvolgimento vero e proprio.

Colori sgargianti, cura visiva maniacale per questo Paradise Hills, centro immerso in un'isola avente lo scopo di rieducare ragazze dell'alta borghesia ad essere ad immagine della propria famiglia. Lo scopo quindi è spersonalizzare i soggetti sottoposti alla cura e renderli più inclini al conformismo. L'immagine è molto importante, l'apparenza domina ma è legato troppo al modello di riferimento, cioè Picnic ad Hanging Rock ma senza la forza ed il fascino misterioso del film di Weir, come pure La fabbrica delle mogli di Forbes. Troppa forma e poco contenuto o almeno quest'ultimo poco solido rispetto all'impianto visivo. Si lascia vedere, ma rimangono poche tracce.