oltre ogni rischio (1989)

Dopo aver accompagnato o, più correttamente, essere stato accompagnato dal cinema di genere degli anni 80, Abel Ferrara continua quella che per lui è una vocazione, un piacere e un modo di esprimersi, occupandosi del cinema di genere a cavallo degli anni 80 e 90. Mette così da parte il crimine di strada per un momento e si occupa velocemente di quello che sarà un altro fortunato sottogenere del thriller: un melodramma amoroso a tinte rosa e panna che vede il protagonista ed un rivoltante, sudamericano magnate della droga contendersi la moglie-schiava di quest'ultimo in un'ambientazione esotica ed estiva. CAT CHASER è un gangster movie bianchissimo e assopito che risulta per certi versi d'avanguardia e d'autore rispetto ai suoi simili, nonostante le gesto genere di film abbiano un carattere più televisivo che cinematografico.

Tutto sommato è un buon noir.

Sapevo degli alti e bassi di Ferrara,ma certo quando decide di affondare Abel lo fa senza mezzi termini. Non so se sia un'operazione commerciale,di certo è un lavoro stravolto dal montaggio ma anche in fase di sceneggiatura siamo lontani anni luce da qualsiasi risultato anche solo di mediocrità. Piatto,banale e non emozionante sono aggettivi poco lusinghieri ma meritati per una mezza schifezza del genere (perché la considero tale,mi dispiace). Dispiace certamente e per Ferrara da sempre stimato (e che farà di molto,molto meglio) e per Weller senza armatura da Robocop e ancora lontano dai panni di Borroughs. Qui entrambi,regista e attore,sono pessimi e senza motivo di esistere così come una storia del genere classificata come thriller o noir non ha alcun sbocco. Perfino il finale è il massimo di una banalità probabilmente non imputabile del tutto a Ferrara ma alle scelte di montaggio,ad una voce fuori campo che in realtà e fuori luogo risultando fastidiosa. Weller non approfondisce nulla della psicologia del suo personaggio così come tutti gli altri attori.
Non si salva proprio niente. Non si capisce cosa voglia dire. Peggio ancora,va avanti senza un motivo valido per continuare a guardarlo.

Fondamentalmente d'accordo con il commento precedente, bisogna ammettere che qui non ci troviamo di sicuro di fronte al miglior Ferrara, ma comunque di recente so che è stato un film stravolto dal montaggio, quindi tutto ciò può avere (anzi, ha sicuramente) in qualche modo influito sulla qualità finale del medesimo.


Ad ogni modo credo che il suo principale problema sia la sua struttura debole, troppo canonica appunto, senza un minimo colpo di scena; buone comunque regia ed interpretazioni (spicca Weller, che non ha mai sfondato purtroppo, e la pseudosexy McGillis se la cava), anche se si può dire che è un film che avrebbe potuto girare chiunque in sostanza.


Vale almeno una visione, però.

Un thriller inaspettatamente canonico per un regista come Abel Ferrara; nulla infatti esce dai binari dello schema narrativo del genere. Un apparente intreccio di intrighi, delitti, passioni ed avidità, scandisce i ritmi di un film in realtà mediocre e "già visto" che difficilmente lascerà qualcosa.

SPOILER