lotta per la sopravvivenza (1977)

Una pellicola distopica realizzata con pochissimi mezzi e penalizzata da una regia fortemente televisiva e piatta che attenua le brutalità e che riduce fortemente l'impatto.
Da buttare quindi?
Assolutamente no, è un lavoro comunque dignitoso,dalle atmosfere plumbee ed invernali alquanto angoscianti,ulteriormente valorizzate da un adeguata colonna sonora pseudo carpenteriana.
Potenti le immagini di una Toronto spettrale e niente male il finale,che si caratterizza per la presenza di trovate tutt'altro che consolatorie.
Complessivamente decente,a metà strada tra "I Sopravvissuti" e "La Città Verrà Distrutta All' Alba",per gli amanti del genere merita il recupero.

Un film molto povero nella produzione ma profondamente inquietante nei contenuti. Uno pseudo apocalittico in cui tutte le risorse di cibo del mondo sono esaurite; dopo i tanto cinici quanto impotenti provvedimenti presi dai politici parte, appunto, la lotta per la sopravvivenza in cui i soliti prepotenti derubano i più deboli. C'è il sangue, la crudeltà e l'azione ma quello che domina costantemente è quel senso di drammatico e di mancanza di speranza, la consapevolezza che si stanno vivendo gli ultimi giorni. Nonostante il budget quasi inesistente, che costringe gli autori a non mostrare altro che quello che accade in una fattoria (d'altronde non doveva essere per forza una mega pellicola di fantascienza), il film riesce a trasmettere la giusta angoscia e non annoia mai. Una di quelle pellicole che tutti dovremmo vedere per ricordarci che non siamo immortali e poco importanti su questo mondo