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Un omaggio meraviglioso ad un Maestro indimenticabile del nostro Cinema. Chi non ama Troisi lo troverà poco digeribile... ma poi davvero, tra chi segue il Cinema, c'è qualcuno che non ama Troisi?!!
Merita per i contenuti, le scene tratte dai film e il contributo di altri grandi (da Pino Daniele a Lello Arena, passando per Anna Pavignano). Si vede che c'è stato tantissimo lavoro dietro, ma per i non appassionati, può risultare un documentario noioso e molto pesante da seguire.
Per quanto attinenti e condivisibili gli accostamenti che si evidenziano tra Truffaut e Troisi, o Chaplin e Troisi, in questo omaggio di Martone al compianto attore e regista di San Giorgio a Cremano, trovo che la cosa più giusta e più semplice da dire è che Troisi è Troisi, senza per forza trovare contatti o punti d'incontro con altri grandi del passato. In LAGGIU' QUALCUNO MI AMA si parla di Troisi sotto l'aspetto culturale, esistenziale e filosofico, sia per quanto riguarda l'aspetto artistico ma anche per quello che concerne il lato umano, il Massimo Troisi "uomo". E' un documentario interessante che oltre a mostrare spezzoni (anche lunghi) dei film diretti e interpretati dal protagonista, si dà spazio anche a una persona che con Troisi ha condiviso tutto, fino alla fine, quella Anna Pavignano che ha co-firmato quasi tutte le sceneggiature di quelle che sono e saranno per sempre il testamento artistico di uno dei più grandi interpreti, a mio parere, del cinema italiano, raccontando aneddoti e momenti intimi che in pochi conoscevano. Un'opera realizzata con un certo impegno, apprezzabile ma forse un po' verbosa, leggermente diversa da IL MIO AMICO MASSIMO uscito qualche mese fa.