la febbre del petrolio (1940)

Storia un po' ripetitiva ma realizzata in maniera intrigante e piacevole, diretta con arguzia, interpretata ottimamente da un cast di prime firme e intrisa di una certa atmosfera mista tra la commedia, il drammatico e il sentimentale, con tanto di effetti speciali e massicce dosi di entusiasmo.
Un buon film, che vale la pena riscoprire e apprezzare.

E' vero, con questo lavoro di Conway siamo dalle parti de "Il Gigante", molto più frenetico e ruspante per la verità del film di Stevens e anche privo, se si eccettua l'emozionante scena dell'incendio, di vere e proprie scene madri. Gli amici/nemici Tracy e Gable si incontrano e si scontrano per mezza America, portando a spasso il loro ineguagliabile star power. Nel triangolo amoroso del quale fanno parte e che poi si allargherà con l'ingresso della Lamarr, molto meglio quest'ultima della sciapa Colbert.

Una ricchissima produzione della Metro, che spiega un cast portentoso per questa saga petrolifera di amicizie virili e complicazioni sentimentali. Effetti speciali ancora oggi strabilianti (la sequenza dell'incendio del pozzo di petrolio è ineccepibile), un'abilità di scrittura davvero invidiabile ma soprattutto il carisma e la presenza scenica di attori come Gable, Tracy, la bellissima Hedy Lamarr e la più rassicurante Colbert (ma c'è anche un esilarante Frank Morgan), ne fanno un filmone di sicuro intrattenimento, antesignano molto più de "Il Gigante" (che aveva altro spessore) delle soap opera della tv commerciale.

Ideale per chi vuol conoscere le origini delle soap-opera televisive. Un vero e proprio "polpettone", infarcito di tutti i clichè del genere, ma realizzato con gusto, talento, intelligenza. Splendido il volto di Hedy Lamarr