i lupi attaccano in branco (1970)

Tutto mi aspettavo tranne che i "lupi" del titolo fossero dei ragazzini, ma è lontano dall'essere infantile e zuccherino questo "Maccheroni Kombat" italo-americano. Violento, offre uno spettacolo di routine ed una regia senza voli pindarici, mentre Rock Hudson come capo branco adulto anticipa il 3° Mad Max di quindici anni dopo. Nel ruolo del tenente Turner è costretto per forza di cose a mettersi a disposizione del vendicativo gruppetto e riuscirà a compiere la sua missione, far deflagare una diga per allagare tutta la vallata occupata dal nemico, malgrado qualche boccone amaro da mandare giù; impagabile la faccia da allocco con sigaretta in bocca e baffetti da sparviero quando scopre che i pargoli gli hanno nascosto i detonatori, sulle anacronistiche note western di Morricone. Un avvenente Sylva Koscina è una dottoressa tedesca prima rapita dai ragazzetti, poi quasi violentata da essi e infine stuprata da Turner... moralmente dunque è anche piuttosto ambiguo, tant'è che la Frau Doktor nel finale spara ai nazisti mettendosi dalla parte dei suoi carcerieri. Altre cose singolari: il paesino dove si svolge la vicenda si chiama Reanoto sulla didascalia iniziale, ma poi, dai personaggi viene chiamato Reanato; tutti quanti parlano italiano, perlomeno nell'edizione nostrana visto che in quella inglese scattano i sottotitoli quando parlano i crucchi; soprattutto ci vuole una grande sospensione della credibilità per tollerare che una banda di partigiani poco più che bambini massacrino un esercito di SS! Però nell' insieme non è malaccio. 99° posto in classifica nella stagione 1970/71.