il distinto gentiluomo (1992)

Un piccolo truffatore della Florida riesce grazie ad un furbo stratagemma a farsi eleggere senatore. Arrivato a Washington si troverà inaspettatamente a combattere la corruzione. Una delle migliori prove di E Murphy come attore è certamente questa buona commedia di impronta decisamente buonista ma con riferimenti graffianti al sottobosco di corruzione della politica americana (e internazionale). Buone la sceneggiatura e la regia, il film è un'ottima occasione di sano divertimento.

Il classico film che ti fa compagnia, anche se la critica non troppo velata al sistema politco americano, potrebbe far pensare diversamente.

Film da "6"

Sembrava molto bello all'inizio ma poi si perde qua e la e diventa lentino e un pò patetico...comunque sufficiente

Devo ammettere che a discapito degli anni il film mantiene una sua freschezza che mi ha accompagnato dall'inizio alla fine. Senza dubbio la figura di Murphy aiuta l'intero lavoro a non rimanere incollato al 6 pieno. Simpatico!

Carina come commedia, anche se a tratti un pò confusa, lunga e decisamente al di sotto degli standard di Murphy, che riesce comunque a strappare la risata. Senza di lui, il film sarebbe poca cosa.

Abbastanza carino, sempre simpatico Eddie Murphy.
Film che per certi versi può ricordare il più noto (e migliore) "Una poltrona per due".
Film che ha il pregio di ironizzare sullo squallido mondo della politica.

Una commediuola dalle sfumature politiche che si lascia guardare senza lasciare il segno.Murphy anonimo.
Quasi sufficente

Visto un bel po' di tempo fa, lo ricordo come un film molto godibile, a tratti commedia, ma anche con significati politici e morali. Eddie Murphy è simpatico.

Si regge per un oretta, ma non di più, bravissimo comunque Murphy

Una pellicola non molto nota interpretata da Murphy.
Commedia simpatica che gioca molto sul fare disinvolto di un abile truffatore che riesce, grazie ad un astuto stratagemma, a farsi eleggere, contornato e sorretto da un piccolo manipolo di amici della stessa “pasta” ..il racconto è lineare, sostenuto da qualche buona trovata, nel quale c’è una non tanto velata critica al mondo corrotto della politica americana (le grandi commissioni parlamentari dedite a tangenti e prive di remore morali) che si frappone a chi ancora cerca giustizia in un mondo piegato alle logiche di potere ed economiche (in questo senso fondamentale la figura della giovane e bella avvocatessa) ..il ravvedimento e la svolta sentimentale del racconto si fa presto prevedibile ed un po’ forzata, ma il caos generato nell’epilogo risulta azzeccato.
La verve del comico afro-americano risulta più composta, forse un po’ imbrigliata da esigenze di copione, ma sempre di buon livello ..certo siamo all’inizio del periodo discendente della carriera di Eddie Murphy, ma il prodotto strappa nel complesso pienamente la sufficienza, grazie anche a figure di contorno (irresistibile quella del vecchietto e della ragazza squillo) un po’ macchiette ma decisamente simpatiche.
Il regista di “Mio cugino Vincenzo” si conferma abile nel disegnare ironicamente gli ingranaggi delle potenti istituzioni americane (giustizia e politica) ..se pur non eccezionale resta una commedia piacevole da vedere!

Buona commedia diretta da un regista a suo agio nel genere (vedi Mio cugino Vincenzo) divisa tra satira politica e intreccio stile Stangata specie nel finale. Tutto molto godibile con Eddy Murphy non eccessivamente sopra le righe come in altre circostanze, ma abbastanza misurato e molto bravo a dipingere un ritratto da simpatica canaglia.