gloria (1998)

Criminali e bambini cresciuti in fretta, duetti comici tra due personaggi opposti, fuga, redenzione, tutti temi che nel thriller anni 90 vengono presi e riciclati quasi meccanicamente. Ma questo non sarebbe neanche un problema, una volta che il film risulta essere divertente.
Il guaio di GLORIA è quello di essere, semplicemente, molto noioso. Quello che Sidney Lumet ha tra le mani è veramente poca roba, una sorta di film low budget che cerca di imitare i film mainstream, un film piccolo che vuole giocare coi grandi. Manca la tensione e l'azione, rimane lo scheletro narrativo, il suo lato "drama", che però non può essere preso sul serio perché appunto è solo un pretesto per un costrutto thriller/action che in questo caso manca totalmente.

Una storia convenzionale per un Lumet sottotono, che scava poco nelle debolezze dei personaggi e che si dimostra poco a suo agio quando si tratta di girare scene di pura azione. Nella pochezza del plot la scelta della Stone come attrice protagonista sembra comunque felice, ed è sempre piacevole rivedere sullo schermo quel gigante di George C. Scott.

Abbastanza deludente questo remake firmato da Lumet.
Un dramma urbano poco originale e con una protagonista che si impegna molto ma non riesce fino in fondo.
Nessun guizzo creativo e il ritmo è troppo altalenante.

Spiace che proprio Lumet abbia deciso di girare questo scialbo remake di un film piuttosto recente di Cassavetes.
Uno dei punti forti di quel film era il personaggio di Gloria ottimamente interpretato dalla Rowlands. Per quanto la Stone ci provi c'è un abisso, un ruolo troppo complicato per lei.
La storia è la stessa ma anche la sceneggiatura mostra alcune cadute di tono e non appare mai brillante.
Del resto gli anni '90 sono stati i piu' bui della carriera di questo straordinario regista.

Non ho visto l'originale, ma questo remake non mi ha dato l'impressione di essere un pessimo film. Certamente non è eccezionale ma il ritmo tiene per quasi tuttto il tempo, la storia è abbastanza tesa e interessante, la regia offre ampie garanzie ed anche la Stone mi è sembrata oltre che bella anche convincente in maniera adeguata.
Ovvio che si potesse pretendere di più, ma a parere mio è un prodotto sufficiente.

Non ho visto l'originale, ma il livello di questo film televisivo è molto basso. Brava Sharon Stone, ma non basta.

Onesto remake, forse affrontato con una certa leggerezza che stride il contesto narrativo soprattutto tenendo presente l'originale.

Ciò non toglie che pur essendo di parte, amo particolarmente Sharon Stone, l'ho trovato godibilissimo.

Sidney Lumet firma il remake di "Gloria", un classico di Cassavetes che vinse il Leonde D'Oro a Venezia.
Se Sharon Stone è brava nella sua parte, disegnando una Gloria diversa da quella di Gena Rowlands, ma ugualmente credibile, tutto il resto, invece, non funziona proprio. Sembra di guardare un prodotto televisivo di serie B.

A discapito di quanto se ne sia già detto, questo film è un onesto remake del celebre lavoro di Cassavetes. La profondità psicologica e sociale del prototipo lascia qui il posto ad un semplice dramma urbano piuttosto ritmato, che assicura due ore di sano intrattenimento, anche grazie alla prova fortemente empatica della Stone (spesso abbigliata in modo svilente). Non sarà forse il Lumet più ispirato della storia, ma il film non è così male.

Pessimo remake del buon Lumet.
Insulso.

Pellicola fastidiosa che non ha la sincerità dell'originale. Dispiace che Lumet debba dirigire un remake tanto blando.

Sicuramente Lumet, specialmente nelle scene d'azione, fa il suo rozzo mestiere, ma questo remake è sbagliato e privo di guizzo creativo, a cominciare dalla protagonista (finora valorizzata solo da Scorsese, bisogna dire).
Il film di Cassavetes non era forse il suo migliore, ma aveva un transfert straordinario sul pubblico: comunicava tutto, mentre questo film non comunica quasi niente

Fiacco remake dell'omonimo film di Cassavetes. Piatto, senza alcun guizzo e pur non considerando la Stone una cagna di attrice come molti affermano, il paragone con la Rowlands è improponibile. Spiace anche per Lumet, qui alle prese con uno dei suoi film meno ispirati.