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Robert Wiene dopo aver realizzato un capolavoro assoluto come "Il gabinetto del dottor Caligari" torna al 'horror realizzando questo "Genuine" che purtroppo si rivela lontano anni luce dal precedente film del regista. Tanto per cominciare bisogna ammettere che la versione di 80 minuti del film è andata praticamente perduta e quindi possiamo affidarci solo ad una breve versione di circa 40 minuti,purtroppo sopratutto per quanto riguarda la trama perde sicuramente molto,non risulta noiosa ma si sente che manca qualcosa...... Perfettamente riuscito ed affascinante invece dal punto di vista estetico,i costumi e le scenografie sono curatissime,ed anche la fotografia è ottima. Non è sicuramente uno dei prodotti più interessanti del cinema espressionista......no di certo........ma si lascia vedere,non è un brutto film.....
Di stampo chiaramente espressionistico, mi associo agli amici che mi hanno preceduto, un film che non aggiunge molto al bellissimo panorama del cinema muto. Si apprezzano soltanto i tratti futuristici ed i costumi disegnati per Fern Andra dal pittore Cesar Klein. Decisamente inferiore al Gabinetto del dr. Caligari.
concordo, mi ha deluso parecchio..riprende il filone espressionista chiaramente, ma non ha lampi né scintille..povero in plot e in recitazione. meritano come al solito scenografie e fotografia
E' la storia di una sacerdotessa rapita e venduta come schiava ad un vecchio che la tiene prigioniera fino a che la stessa non riesce a fuggire e a dare sfogo a suoi oscuri istinti.
Non particolarmente scorrevole, il film tende a mostrarsi, più che nella trama (altro aspetto fondamentale del precedente capolavoro di Wiene), nella scenografia e nei costumi (in particolare quelli di Genuine), i quali sottolineano fortemente il filone cinematografico a cui il regista appartiene, ma, al tempo stesso, non riescono da soli a dare spessore alla pellicola.