don giovanni (1970)

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Titolo Originale: DON GIOVANNI

Regia: Carmelo Bene

Interpreti: Carmelo Bene, Lydia Mancinelli, Salvatore Vendittelli, Gea Marotta, Vittorio Bodini, Paola Bacci

Durata: h 1.20
Nazionalità: Italia 1970
Genere: drammatico
Al cinema nel Giugno 1970

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Trama del film Don giovanni (1970)

Col tramite di una madre, già sua amante, Don Giovanni cerca – per placare l'angoscia e la smania dell'impossibile successo – di sedurre una brutta bambina di tendenze mistiche per aumentare il numero delle sue 1003 conquiste.

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7,25 / 10 (4 voti)

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Voti e commenti su Don giovanni (1970), 4 opinioni inserite

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alex94 @ 21/09/2023 17:24:06

7 / 10

Un film visionario, barocco e delirante,un po'troppo compiaciuto a tratti ma è un difetto tranquillamente tralasciabile,girato in uno spazio angusto e dal montaggio frenetico contiene tutti gli elementi tipici del cinema di Carmelo Bene,artista con la A maiuscola che nel corso della sua vita ha toccato praticamente ogni forma d'arte ( cinema, teatro, letteratura, ecc).
Non per tutti e certamente non il mio lavoro preferito di questo artista ma bisogna riconoscerli di aver dato vita a qualcosa di nuovo e di difficilmente ripetibile nel cinema italiano.

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Crabbe @ 14/03/2017 10:58:45

4 / 10

Oscena pellicola di C.Bene spacciata per arte.

Difficile commentarlo, e non perchè non lo si comprenda, d'altronde per cogliere le sue idee basta capire i soliti quattro concetti sparati da Bene ai Costanzo Show.

I suoi film sono brutti, malfatti e pretenziosi, oltre che sprezzanti verso la settima arte.
Questo in particolare è tra i peggiori.

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Donetsk @ 24/10/2010 19:00:36

10 / 10

Quoto il commento sottostante.
Frenetica genialata.

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Guy Picciotto @ 07/04/2009 11:42:05

8 / 10

film claustrofobico dal montaggio schizoide, l'opera di un poeta pazzo alla Nerval, bianco e nero, oltre quattromila inquadrature, qua e la insertati di fotogrammi colorati, alcune sono talmente brevi da essere percepibili solo in maniera subliminale. Questo Don Giovanni inizia laddove finisce quello classico, non è più la donna ad essere l'oggetto dei desideri del don giovanni ma è una bambina, viziosetta , baciapile e baciacroci, rappresentazione dell'irraggiungibile, ed infatti i tentativi del don giovanni per cercare di sedurla sono un girare a vuoto, una spinetta dai tasti che non suonano. E forse il momento più lirico del cinema di Carmelo Bene, il film si chiude con una citazione da Borges fuori campo: "gli specchi e le copulazioni sono abominevoli perchè moltiplicano il numero degli esseri umani". Questo specchio che infrange l'immagine, Gesù (ultimo disperato travestimento devozionale di don giovanni per conquistare quella bambina bigotta) che sbatte contro lo specchio e che va in frantumi.

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