conviene far bene l'amore (1975)

L'approccio giocoso con cui si avvicina al sesso ( qui generatore di energia per la collettività ) è una delle poche cose interessanti di una trama sgangherata che mette in fila una serie di copule gratuite e che tradisce, nella parte finale, tutto il sottotesto voyeuristico dell'operazione. Manca completamente il contesto per far si che questa commedia possa invecchiare meno peggio del previsto ( il tutto è ambientato in un futuro distopico dove si è regrediti al medioevo, sullo slancio forse della crisi energetica che colpì il nostro Paese negli anni in cui il film venne girato) ed è tutto confuso ed approssimativo. Di risate poi non vi è traccia. La Belli in compenso è bellissima è c'è un giovanissimo Christian De Sica - fuori parte - in uno dei suoi primi ruoli di rilievo.

Questo film merita di essere visto innanzitutto per lo spunto utilizzato. In questa commedia fantascientifica la sessualità riveste un ruolo di fondamentale importanza, cioè quello di generare energia per uscire dal Medioevo in cui la razza umana era piombata, priva di ogni fonte energetica per generare elettricità. Festa Campanile riesce a creare un film piuttosto originale dove la sessualità non è mai rappresentata con volgarità, ma estremamente funzionale alla storia, in cui non mancano situazioni comiche e grottesche, ma soprattutto opera un vero e proprio ribaltamento della morale comune in cui il sesso da tabù diventa un obbligo sociale e di conseguenza un cambiamento radicale dei nostri costumi. Un film con un giovanissimo De Sica nella parte di un dongiovanni molto solerte e la presenza di Agostina Belli ed un altrettanto giovane Eleonora Giorgi, oltre ad un ispirato Proietti nei panni del protagonista. Se il film racconta la genesi di questo esperimento, tuttavia le tanti implicazioni rimangono meno esplorate di quanto potrebbero. Un film dalla moltissima carne al fuoco, non tutta sviluppata a dovere specie l'aspetto più distopico della storia. Un film che merita di essere riscoperto.

Nell'ultima parte della sua carriera P.F. Campanile si è dedicato più al comico commerciale ma fino a quel momento ha sempre affrontato tematiche legate al mondo femminile ed al sesso (all'epoca questo sconosciuto). Questa fanta-commedia ne è uno degli esempi più lampanti. All'inizio c'è molta ironia nella storia di un mondo senza più risorse dove si scopre che copulare è l'unico modo per produrre energia elettrica. Ci sono molte situazioni spassose che fanno ridere e causano anche un pò di pruriti grazie ad un filo di erotismo non volgare nè tantomeno scontato. Poi con un capovolgimento di fronte tutto vira sulla metafora sociale, magari con una velata critica al perbenismo, ma attenzione non siamo di fronte al solito tentativo anni '70 di sdoganare il tabù del sesso, anzi si arriva ad un divertente ma allo stesso tempo inquietante paradosso che ci porta a domandare da che parte stia veramente Campanile. Bravi tutti gli interpreti in particolare una ispirata Agostina Belli; Christian DeSica come attore se la cavava egregiamente...poi, purtroppo, sono arrivati i cinepanettoni.