Un ex marine viene coinvolto suo malgrado nel tentativo di stabilirsi su di un pianeta particolarmente ricco di specie vegetali ed animali e di sfruttarne le grandi risorse: quando però la razza indigena si ribellerà a questo colonialismo cosmico, l’uomo passerà dalla loro parte per guidarne la rivolta.
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Faccio una premessa. Per me la sceneggiatura è l'asse portante su cui si gioca la bellezza di un film. Non amo i blockbuster tutti effetti speciali e non mi dicono nulla gli action movie farciti di mega pistolettate e scontri epici. I capolavori del cinema sono spesso i film più attenti ai dialoghi e alla trama in ogni suo dettaglio che alla parte visiva. Detto questo dovrei dare 4 ad Avatar e bollarlo come un prodotto mediocre con una storia trita e ritrita che fa rimpiangere il Kevin Kostner mezzo cowboy e mezzo indiano. E invece io ad Avatar metto 8. Si, perchè per la prima volta in vita mia sono entrato nel cinema con la consapevolezza di non assistere a dialoghi tarantiniani nè tantomeno a trip mentali alla Palahniuk e il risultato è stato esaltante. Un'esperienza visiva così totale non c'è mai stata. Il 3D non era nulla di innovativo? E' vero, ma ditemi se è mai esistito, nella storia del cinema, un film così curato a livello di dettagli visivi? E' stato creato un mondo, con tanto di moscerini svolazzanti tridimensionali. Avatar non è il belloccio di turno che si innamora del popolo oppresso e scontatamente combatte per difenderlo, Avatar è Pandora. Avatar è al 90% un viaggio nella natura. E se quel 10% non lo renderà un capolavoro, detto fra noi, chissenefrega! Mi sento un bambino preso in giro dal volpone Cameroon che ha impacchettato una macchina da dollari perfetta. Ebbene, W il volpone, tra un fratello Coen e l'altro il cinema si nutre anche di questi prodotti.