two lovers regia di James Gray USA 2008
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two lovers (2008)

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locandina del film TWO LOVERS

Titolo Originale: TWO LOVERS

RegiaJames Gray

InterpretiJoaquin Phoenix, Gwyneth Paltrow, Vinessa Shaw, Isabella Rossellini, Elias Koteas, John Ortiz, Samantha Ivers, Jeanine Serralles

Durata: h 1.40
NazionalitàUSA 2008
Generedrammatico
Al cinema nel Marzo 2009

•  Altri film di James Gray

Trama del film Two lovers

Two Lovers – quarta regia di James Gray e terzo suo film presentato al festival di Cannes – racconta la storia, ambientata a Brooklyn, di uno scapolo (Joaquin Phoenix) diviso tra l’amica di famiglia che i genitori vorrebbero sposasse e la sua bella ma evanescente nuova vicina di casa.

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Voto Visitatori:   6,74 / 10 (70 voti)6,74Grafico
Voto Recensore:   5,00 / 10  5,00
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Voti e commenti su Two lovers, 70 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Gruppo COLLABORATORI martina74  @  10/11/2011 16:50:38
   5 / 10
Mi trovo a dissentire con la maggior parte dei miei Amici per concordare con Jelly (è pura piaggeria in verità): Two lovers è un film dimenticabilissimo, tanto che a distanza di pochi giorni mi rimane solo la sensazione di fastidio che ho provato per quasi tutta la sua durata.
Devo dire che a mio avviso Joaquin Phoenix è inadeguato nell'impersonare un uomo affetto da sindrome bipolare (disturbo di cui sentiamo solo un accenno iniziale... se non fossimo informati da una conversazione dietro la porta penseremmo che è semplicemente un odioso cronico indolente), come è stiracchiata tutta la narrazione, che procede inceppandosi in continuazione e senza approfondire praticamente nulla.
Il lato positivo è la costruzione dei personaggi femminili, sia quello monocorde di Sandra sia quello molto più affascinante e sfaccettato di Michelle.
Però che noia.

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Ultima risposta 10/11/2011 18.30.50
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR oh dae-soo  @  30/05/2011 23:25:29
   7½ / 10
ATTENZIONE: il commento potrebbe contenere spoiler.

"Il disturbo bipolare è un disturbo della personalità più comunemente chiamato malattia maniaco depressiva, una condizione che descrive una categoria di disturbi dell’umore, il quale può oscillare alternando stati d’animo maniacali di estrema euforia (felicità) definita ipomania, e tristezza maniacale depressiva."

"Bipolare", bisbigliano da dietro la porta i genitori di Leonard, ultratrentenne che vive in casa con la famiglia, una famiglia che lo ama e protegge più che può. La sua malattia e un'esistenza vuota e priva di obbiettivi lo portano a vivere in una depressione che più volte è sfociata nel tentativo di suicidio (come nella prima scena del film, dalla fotografia magnifica). Per non farsi mancare nulla, soffre anche della Sindrome di Ty-Sachs, una malattia rara e incurabile che colpisce il cervello e può portare a danni serissimo, fino alla morte.
Il caso vuole che proprio nel giorno dell'ultimo tentativo di suicidio Leonard conosca non una, ma due ragazze: la dolcissima e responsabile Sandra e la rampante e immatura Michelle. E' amato dalla prima ma non la ama, ama la seconda ma non è amato.
Un grande Joaquin Phoenix incarna alla perfezione il protagonista, un ragazzo riservatissimo, timido ed educato, goffo e modesto fin dall'apparenza (abiti smorti e sformati e andatura pesante). Come bipolarismo vuole è portato ad enfatizzare al massimo le proprie emozioni, lo sconforto per un amore non corrisposto o l'eccessiva gioia ed entusiasmo quando, al contrario, sente l'affetto di qualcuno. Sandra (un'eccellente Vinessa Shaw, superiore alla Paltrow senz'altro) sarebbe pronta ad amarlo incondizionatamente ma Leonard le preferisce Michelle, una ragazza coinvolta in una storia con un uomo sposato (eccellente Koteas, che qua ricorda Servillo) la quale vede Leonard soltanto come amico del cuore. La Paltrow sovrasta anche fisicamente Phoenix, simbolo forse di un amore irraggiungibile.
Two Lovers è un film americano sui generis, che agisce per sottrazione come certo cinema europeo o quello orientale. Preferisce le emozioni trattenute a quelle plateali, l'impatto psicologico di un evento all'evento stesso. Tutto è sussurrato, leggero e dolcemente "nascosto" , come gli incontri tra Leonard e Sandra o le telefonate "muro a muro" con Michelle (veramente ottime).
Leonard non è un approfittatore, un falso. Non fa credere a Sandra qualcosa che in realtà non prova. Leonard vive ogni momento della sua vita quasi come fosse staccato dal resto. Quando ha una notte d'amore con Sandra prova davvero sentimento, come in tutte le altre emozioni che lo vedono coinvolto. E' difficile per lui progettare, lo può fare soltanto in un attimo di estrema felicità o serenità.
Si arriva allo splendido finale, preceduto dalla straordinaria scena con la madre, una madre che solo all'apparenza sembrava oppressiva, una madre che vuole soltanto il bene di Leonard anche se questo fosse raggiunto per vie completamente opposte a quelle che lei sperava.
Michelle l'immatura lo lascia lì. Leonard va sulla spiaggia, completamente distrutto. Nel momento peggiore vede il guanto regalatogli da Sandra. Quel guanto è la Speranza, quel guanto è l'Amore, quel guanto è tutto quello che rimane per non cader giù, quel guanto è una fune per tornare in alto. Avere quel guanto è una fortuna che auguro ad ogni uomo, perchè senza quello, senza una ragione di vita, stupida o importante che sia, è davvero difficile andare avanti. Leonard si volta e qui abbiamo il secondo fortissimo simbolismo. Voltarsi e tornar su non è un ripiego, non è una menzogna a se stesso, voltarsi e tornar su vuol dire avere davanti a sè la malattia, guardarla negli occhi, sorridere, e sputargli in faccia.
E quella lacrima che si porta su per le scale fino all'appartamento è una lacrima speciale, una lacrima magica, perchè è stata versata per una persona ma si è rinnovata in un'altra. Michelle e Sandra, come diceva qualcuno, sono nella stessa lacrima.

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Ultima risposta 31/05/2011 10.09.51
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-Uskebasi-  @  30/05/2011 00:54:46
   7½ / 10
COMMENTO SPOILEROSO

Un grandissimo Joaquin Phoenix nei panni di un over-trenta depresso non più in grado di distinguere con razionalità le cose, travolto da eccessive emozioni opposte. Basterebbe una goccia per far traboccare quel vaso strapieno che porterebbe così ad un inevitabile gesto estremo finale, già tentato e fallito in precedenza. La scelta è tra una solida realtà (tra l'altro con una bella ragazza di una dolcezza fuori dal comune), o il sogno proibito che inoltre lo allontanerebbe da casa e da quell'ambiente che sembra opprimerlo. Alla faccia di Roberto Carlino la scelta cadrà sul sogno, che fedele al nome, svanirà in un attimo, ed è proprio in quel momento e in quella passeggiata al mare che Leonard dovrà fare però un'ulteriore scelta ancora più grande. Per fortuna sceglierà bene e seguirà la strada preparata per lui a tavolino, il tutto sà di sconfitta ma del resto tanti amori sono nati come ripego di desideri infranti.
Su questo film c'è da dire che a differenza di altri, sui genitori non si possa dire niente, anche la stessa mamma oppressiva che lo sbirciava dalla porta dimostrerà una comprensione immensa al momento che Leonard tenterà la fuga, abbracciandolo e lasciandolo andare senza una parola fuori posto. Pensandoci bene, il personaggio più negativo forse è proprio il protagonista.
Un film sulla ricerca da parte di tutti di dare un senso alla propria vita, molto intimo e malinconico. Da vedere.

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Ultima risposta 11/06/2011 17.58.49
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Nergal85  @  26/04/2010 10:42:09
   5 / 10
film scialbo che scorre senza particolari emozioni e si scorda un secondo dopo averlo finito di vedere. trama inconsistente ed attori fiacchi a causa della sceneggiatura.

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Ultima risposta 29/04/2010 15.17.17
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goodwolf  @  12/04/2010 00:14:22
   5½ / 10
Dopo pochi minuti si capisce già tutto l'andamento del film, che scorre senza nessun particolare sussulto. Il personaggio maschile è a mio parere incomprensibile: non si capisce mai se sia cretino, furbo, malato o chissà cosa, oltre ad essere abbastanza irritante. Non credo sia colpa di Joaquin Phoenix (che stimo), ma della sceneggiatura. Gwyneth Paltrow invece in genere non mi piace granchè, ma in questo film è davvero in parte.
Peccato, so che è l'ultimo film di Phoenix, che poteva uscire di scena con un film migliore.

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Ultima risposta 12/04/2010 01.41.55
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Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  02/02/2010 12:49:51
   7½ / 10
Film che può sembrare banale ma è proprio la sua normalità e l'assenza di un bisogno di strafare a renderlo più incisivo e soprattutto reale.

I protagonisti sono molto ricercati ma la storia raccontata è all'ordine del giorno.

Ben fatto. Recensione da bocciare. ;)

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Ultima risposta 10/06/2010 21.56.41
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Chemako  @  08/01/2010 14:08:29
   7 / 10
Bel film.... bravo Paltrow...

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  27/07/2009 14:44:08
   7 / 10
E' attualmente raro imbattersi in un film che parli d'amore in una delle sue innumerevoli declinazioni in maniera mai banale o prevedibile."Two lovers" riesce nell'impresa, delineando con intelligenza le pene d'amore di un uomo dal carattere complesso, incapace di ricominciare ad amare dopo un rapporto interrottosi drammaticamente.
Scisso tra due donne, una bellissima e pericolosa della quale si infatua senza mezzi termini, e un'altra molto più ordinaria, ma non per questo meno attraente, di personalità dolce e rassicurante, ma imperfetta perchè incarnazione di quel mondo che il protagonista disconosce. Un mondo in cui l'esigenza primaria è quella di crescere lasciando da parte per sempre illusorie fantasticherie e farsi carico delle proprie responsabilità.
Il triangolo è servito e si sviluppa nella mente dell'uomo, il bravo Joaquin Phoenix, il quale tenterà sino all'ultimo di seguire la strada più impercorribile, quella dell'amore folle, irragionevole e (probabilmente) senza futuro.
Gray dirige con mano sicura, rifugge toni da melodramma e si muove abilmente negli ambienti di una Brooklyn ritratta in modo anonimo e distaccato, senza dar quindi spazio a melense e fiabesche inquadrature da sospirone sognante.
Non tutti i passaggi sono perfetti, ma è palese la capacità di illustrare con realismo i sentimenti di uomini e donne ancora tremendamente immaturi, legati ad un ambiente famigliare troppo invadente o incapaci di costruirsi una vita che non poggi su utopie adolescenzaili e false verità.
Un forte senso d'inquietudine permea l'intera pellicola, si respira un approccio pessimista che in effetti trova l'atteso sfogo in una chiusura che lascia spazio ad un'altra amarezza, erroneamente interpretabile come una vittoria, in realtà un ulteriore passaggio a vuoto verso l'agognata felicità.

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Ultima risposta 30/12/2009 09.40.06
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daghy  @  16/05/2009 22:06:55
   4 / 10
L'amore estremo per qualcuno e non essere ricambiato e alla fine per non rimanere soli ci si accontenta della prima disponibile. A me il film ha dato questa impressione e non mi è piaciuto per niente.

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Ultima risposta 07/11/2009 02.04.18
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suzuki71  @  15/04/2009 10:31:05
   8½ / 10
L'Amore, demone e signore delle nostre vite, a cui affidiamo la realizzazione e la pienezza, superare la quotidiana fatica e il disgusto, per dare un senso a tutto questo. A lui solo e da lui solo gioia, disperazione, illusione; tutto è per lui sopportabile sacrificio, e ogni azione rende possibile, luminosa e benefica. Ma come un capriccio, come giano bifronte, a piacimento e insondabile delirio, trasforma le cime inarrivabili in abissi tetri e ciechi o, peggio di tutto, ci abbandona e acconsente alla più grigia e banale quotidianità. Da sempre, adesso e per sempre.

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Ultima risposta 11/01/2011 13.44.21
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TheLegend  @  12/04/2009 02:12:58
   1 / 10
film assolutamente insulso noioso e prevedibile dall'inizio alla fine.
dagli attori mi sarei aspettato molto di più ma evidentemente non erano in forma anche a causa dei dialoghi veramente indecenti.
non ho nemmeno voglia di dilungarmi più di tanto perchè mi ha fatto venire un sonno pazzesco e non penso valga la pena di sprecare parole.
TREMENDO!!

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Ultima risposta 12/04/2009 14.40.15
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  08/04/2009 19:45:25
   8 / 10
Per certi versi è il più bel film intimista degli ultimi anni, ricco di riferimenti cinematografici e letterari (Kaurismaki, T. Williams, Dostoevskji v. Le notti bianche - il free cinema inglese John Fante etc.) trasportati ai nostri giorni contemporanei... ripeto: mi è difficile giudicare obiettivamente un film tanto intenso, capace di raccontare in modo perfetto il dolore e diventarne (suo malgrado) antidoto ad esso.
Non riesco a trovare un solo difetto davanti alla superba prova degli attori a quell'opprimente necessità di "volare" che (neanche troppo metaforicamente) ci svela tutta l'empatia che possiamo provare nei confronti di Leonard (un depresso atipico, in fondo).
"Non permettere mai a nessuno di scoraggiarti", quante volte avrei voluto sentire in un film una frase come questa, senza che possa dominare il sospetto che sia gratuita?
Invece Gray spoglia i personaggi, li mette a nudo, li costringe a rivelarsi anche in tutto ciò che non dicono e probabilmente esagera nelle sue pretese: quando per esempio Leonard dichiara apertamente il suo amore alla vicina c'è un'eccesso di recitazione, improvvisamente sembra di ritrovare tutta l'enfasi da Actor's studio di tanti tanti lustri fa.
Ma quanto mi sono ritrovato in Leonard, in quel bisogno di respirare la ricerca della felicità (non proprio alla maniera di Muccino eh) e quanto mi sono sentito soffocare davanti al "vorrei solo che tu sia felice" della madre (Isabella Rossellini, sorprendente e irriconoscibile).
Un film che insegna ad accettare l'amore COMUNQUE non può mai essere banale, al di là dei contesti hollywoodiani imposti (attori bravi ma troppo illustri).
Una doccia di pura intensità che non proverò per molto tempo, forse

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Ultima risposta 15/04/2009 11.33.53
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Invia una mail all'autore del commento erik@  @  05/04/2009 23:21:26
   4½ / 10
mamma mia ragazzi..
allora l'idea nn è molto originale, cose già viste...
grandi attori ottima interpretazione...
ma il film è morto, lento, nn s può vedere...

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Ultima risposta 15/04/2009 10.59.54
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  02/04/2009 17:18:16
   8½ / 10
Accolto - a ragione- dalla critica di mezzo mondo come un miracolo, il nuovo film del mediocre James Gray, mi aveva a priori incuriosito.
E così, dopo aver letto addirittura un paio di recensioni che lo definivano un capolavoro, sono andato a vederlo.

Sicuramente sarà uno dei migliori film dell'anno. E dopo "gran torino" decisamente il migliore che ho visto in sala ultimamente.
Gray è l'autore melodramma di origini letterarie asciutto e molto classico, lirico e commovente, lontano anni luce dal cinema odierno, lontano anni luce da autori di oggi come il citato Wong Kar Wai, e semmai molto debitore al cinema classico (si è parlato dell'eleganza assoluta del regista debitrice in alcuni passaggi all'Hitchcock di "La finestra sul cortile") e a quello degli anni '70, io direi al Bergman o- ancora meglio -all'Allen di "Manhattan" e sopratutto a quello tragico di "Interiors".

Straordinariamente elegante e raffinato, asciuttissimo e scorretto anche nello splendido e incredile finale.
A fine visione viene da chiedersi se davvero l'autore è lo stesso dei polizieschi precedenti.

In stato di grazia Phoenix, mai stato così bravo, in stato di grazia e bellissima la Paltrow. Tra i coprotagonisti ci sono la Rossellini, e il bravo caratterista Elias Koetes.

Nessuna candidatura, premio ai festival mancato. Assurdo.

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Ultima risposta 03/04/2009 20.17.43
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR williamdollace  @  01/04/2009 09:31:22
   9 / 10
“Allora senti che la fantasia, quella inesauribile fantasia, alla fine si stanca, si esaurisce in quella tensione permanente perché maturata, abbandona gli ideali presognati: essi cadono in polvere, si spezzano in frammenti; e se non esiste un’altra vita, allora ci tocca di costruirla con questi frammenti.”

Forse non avrà preso le medicine, Mani in alto nell’acqua, affondare, ipotesi di una fine del claudicante errare sul pontile di una vita di transizione, di uno stare e di un soggiornare di passaggio non aspettavo visite dopo le cicatrici ma nel frattempo che ricomincio a vivere sul serio io farei qualsiasi cosa per te, mi prenderei cura di te, fra una camera e un androne in fermo immagine stavolta a colori con occhi di speranza verso l’alto e una terrazza violentata dal vento che si anima sul vuoto intorno e le persone mancano anche nelle foto, un inganno, ma è l’unica verità, in una New York da Doppio Sogno.

Ti ho visto, eri un angelo biondo in un corridoio deserto, eri disorientata, persa nel volume tutto attorno e in quel volume non c’era nessun altro ma c’ero io, eri un corpo sudato senza catene e una suoneria solo per me, ti ho rivisto, ti ho fotografato, ti ho preso per mano, ti ho guidato, sono quasi morto un’altra volta sul tuo collo e dentro di te, ti ho protetto, ti ho creduto e alla fine, goffo e inadeguato in cerca di cannuccia, ti ho amato. Ho il mio vestito nuovo, comprato all’occorrenza ma invisibile come il mio corpo, io sono invisibile e le mie parole lo sono. “Quanto sarà triste rimanere solo, completamente solo, e non avere nemmeno un rimpianto, nulla… perché tutto ciò che ho perduto non era nulla, era uno sciocco, rotondo zero, soltanto un sogno”. Una furtiva lacrima, stavolta per annegare.

*Le frasi fra virgolette sono da Le Notti Bianche di Fëdor Dostoevskij

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Ultima risposta 07/04/2009 09.20.51
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aitante68  @  30/03/2009 11:56:15
   7½ / 10
non sono per niente d'accordo con la recensione. Vabbe' e' vero che la storia e' piuttosto semplice, e' che il regista non e' quello di "in the mood for love", siamo d'accordo...Pero' a me il film ha intrigato lo stesso, e nel panorama piatto di quest'anno, secondo me merita un 7 e mezzo. molto bravo Joaquin Phoenix.

4 risposte al commento
Ultima risposta 01/04/2009 12.14.40
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Caio  @  30/03/2009 11:07:36
   6½ / 10
Carino, ma sinceramente mi aspettavo di più. Grandissima performance di Joaquin Phoenix, per il resto il solito triangolo amoroso che ha ben poco di originale. Tra l'altro il film non scava sufficientemente nella psicologia dei personaggi (soprattutto le due donne), lasciando perplesso lo spettatore sulla natura di alcune reazioni.

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Ultima risposta 30/03/2009 21.50.47
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Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  30/03/2009 10:44:01
   5 / 10
Gwyneth Paltrow, bellissima e bravissima, sofferta anche quando regala al bietolone Joaquin Phoenix la visione delle proprie grazie.
Il film è tutto qui.
Per ulteriori dettagli, si veda la recensione.

27 risposte al commento
Ultima risposta 10/04/2009 20.47.03
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