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Il film è ben realizzato nel suo racconto, andando avanti e indietro nel tempo in modo chiaro per spiegare gli eventi ed il suo evolversi. Il calcio inglese degli anni 70 viene ben proposto da alcune scene esaurienti. La storia poi è tutta sull'allenatore e il suo vice.
Manca della descrizione totale dei successi, si sofferma soprattutto sulla ascesa dell'allenatore ed i suoi particolari modi di relazionarsi con giocatori, dirigenza e tifosi.
Può essere che alla fine del film uno spettatore si chieda che film abbia visto, secondo me una volta visto lascia ben poco, se non la certezza che il film è tecnicamente ben realizzato, ma la storia in se non cattura come dovrebbe. Il film è buono, ma la storia narrata non ha nessun impatto emotivo, del resto è un film biografico... anche se si perde in commedia e in altri generi nel suo percorso.
Realizzare un film di argomento calcistico che sia convincente non è facile. Oltretutto non è facile con un budget limitato. Questo "The Damned United", che si pone l'obiettivo di ripercorrere la prima parte della carriera di Brian Clough, leggendario allenatore di Derby County e Nottingham Forest (e del Leeds United per soli 44 giorni), non lo si può certo definire pessimo: una regia più che sapiente dirige un gruppo di buoni attori; su tutti il protagonista Michael Sheen (già apprezzabile nel recente Frost/Nixon). Purtroppo il suo tallone d'achille restano le scene di azione (sportiva), che l'occhio abbastanza allenato di un appassionato calciofilo non può che riconoscere artificiose e poco convincenti. Inoltre alcune banalità inserite più che altro per avvicinare il film ad un pubblico quanto più vasto possibile, penalizzano decisamente un altrimenti interessante biopic.