CANNIBAL HOLOCAUST regia di Ruggero Deodato

 Jellybelly  24/01/2008 19:09:03 » Rispondi
1. Se perdessi la lingua mangerei il minimo per sopravvivere, ma a quel punto non farebbe alcuna differenza mangiare un panino col prosciutto o del cibo liofilizzato; idem dicasi se fossi nato nel biafra: esempi inconferenti, dal momento che io la lingua ce l'ho, e pure tu che mi stai muovendo addebiti moralisti.

2. Non c'è nessuna differenza, veramente nessuna: l'agonia è identica, non dipende dal fatto che tu ne sia a conoscenza o meno. hai mai visto uccidere un animale, uno di quelli che poi finiscono sul piatto della tua tavola? Io sì, avendo una nonna paterna macellaia: "Lille', lo vuoi il pollo ruspante arrosto oggi a pranzo?" "Sì nonna!" al che scendevamo nella stia, mia nonna afferrava un polletto e gli tirava il collo con nonchalance. Ma le scene peggiori sono quelle legate alla macelalzione dei maiali, che strillano come se fossero uomini: "Se i mattatoi avessero le pareti di vetro, saremmo tutti vegetariani".
Vedi, l'ipocrisia risiede in questo: io so perfettamente che un animale soffre quando lo ammazzi, ma mi piace la carne e lo mangio lo stesso; tu invece stai facendo il moralista come se all'animale fregasse qualcosa morire per finire sulla tua tavola o su pellicola.
Ah, quanto ai vegetariani, non mi ci fare arrivare perchè sennò non la finiamo più: il principio dovrebbe essere quello di non togliere la vita inutilmente ad un altro essere vivente, e questo esula da profonde conoscenze sui sistemi nervosi: se difatti la butti solo sulla sofferenza, un vegetariano non dovrebbe mangiare nessun derivato animale, dal momento che la sofferenza vera la bestia ce l'ha negli allevamenti intensivi, non nella macellazione.
Sotto questo profilo intervengono i vegan, i più coerenti di tutta la galassia animalista, che però si scontrano con la miriade di problemi legati ad un'alimentazione assolutamente inadeguata perchè priva di quelle sostanze indispensabili per una crescita sana ed equilibrata.