logical 3 / 10 26/11/2006 02:44:22 » Rispondi Se si può perdonare la mediocrità radical chic di Lost in translation, è del tutto impossibile non trovare insopportabile queste due ore di idiozia pura; recitazione a livello di saggio scolastico, dove il francese è parlato, a tratti, solo da bambini e servi; storia inesistente e talmente semplificata da diventare autistica: Maria Antonietta non scopa, si annoia a corte, mangia i dolci, ride con le contessine, corre alle feste e poi finalmente muore ammazzata, perché si sa, così è andata. Ma vogliamo scherzare? A tratti le riprese di Versailles fanno ricordare quanto era bello Resnais e il suo Marienbad, ma quello era un film. Qui si rimpiange Lady Oscar o le pubblicità del Mulino Bianco o dell'igiene intima. E alle orecchie non va meglio: il mix di classica e Gang of Four + Yo La Tengo è devastante e completamente immotivato oltre ad essere irritante. L'effetto è quello di avere una cretina in macchina che continua a cambiare stazione mentre ti racconta a nastro di quanto si annoia in collegio e di quanto le piace questo e quello. Consigliato alle sarte e ai pasticceri.
kowalsky 26/11/2006 22:30:16 » Rispondi Mediocrità radical-chic di "lost in translation"? Vabbè dai inutile arrabbiarsi
Caio 29/11/2006 02:57:38 » Rispondi mmmmm...lost in translation aveva un suo perchè.
gerardo 27/11/2006 16:03:41 » Rispondi Beh, dai, non ha tutti i torti. Io a questo gli ho messo 7 per simpatia...
HATEBREEDER 28/11/2006 13:35:37 » Rispondi Si, me lo aspettavo che questo film trasudava idiozia da tutti i pori! La regista è un qualcosa di insopportabile (ho visto Il giardino delle vergini suicide e stavo per scagliare il televisore dalla finestra). Di certo nessuno mi trascinerà a vedere il suo nuovo mostro appena partorito.
kowalsky 02/12/2006 17:54:48 » Rispondi Una cosa è certa: di idiota c'è ben poco, Viva i mostri di questi livelli