vlad 8 / 10 14/04/2004 19:22:29 » Rispondi In effetti è decisamente sconvolgente (anche se io ero già piuttosto sconvolto in partenza), tuttavia risalta più sconvolgente la banalità della realtà rispetto alla follia del sogno. Anzi, l'interpretazione che gli avevo dato prima di leggere il commento di Banchelli era proprio basata sull'intersezione frenetica del mondo reale con quello fantastico, dove si potrebbe (restando nel surreale) adattare il "mondo reale" come quello degli attori come VIP che festeggiano al party mentre il "mondo fantastico" viene a rappresentare (sottoforma di sogno) quello che in realtà è il cinema, ovvero una distorsione funzionale della realtà, quindi tutti gli eventi sognati-inventati da Diane/Betty e dove tutti gli "attori" recitano la loro parte. Se ponessimo questi come punti focali, la rappresentazione o la giustificazione degli eventi come reali o immaginari scenderebbe in secondo piano lasciando spazio alle simbologie celate dalle evidenze come, ad esempio, l'inevitabile avverarsi dei presentimenti e delle paure (vedi l'uomo del bar ossessionato dall'incubo), come l'ambiguità e l'opacità d'animo di chi popola quel mondo e si ricicla sempre e sempre (vedi Camilla prima lesbica poi etero, vedi gli attori viscidi vecchi e lampadati, vedi i registi che parlano a comando come strumenti nelle mani dei produttori). Non a caso, se vogliamo esagerare, gli unici personaggi "limpidi" nella loro cattiveria o inutilità sono l'assassino, la tizia con cui Diane ha scambiato l'appartamento e il tipo moro con l'incubo del bar (che muore di paura)... personaggi di contorno, sicuramente, ma che rappresentano il legame con la VERA realtà: quella al difuori di Holliwood. In sostanza un insieme di eventi atti a creare una storia che non sia ne reale nè fantastica ma entrambe le cose...anzi, una storia in cui non conta tanto la realtà degli eventi, quanto il loro senso reale (minchia che giro che sto facendo!) nel mondo reale...il mondo dell'assassino, per intenderci. La mia era un'interpretazione piuttosto semplicistica: rimanevo sul surreale come strumento diretto per denunciare il lercio mondo di fate che si chiama Holliwood...insomma, non è un caso secondo me che il mondo rappresentato sia effettivamente quello di attori, registi, produttori e mafiosi. Questa era la mia opinione.
...poi, però ho letto il commento di Banchelli e mi sono chiesto: <<che faccio, la dico o non la dico? Massì, diciamo 'sta ******* e vediamo che succede!>>.
v.
JoJo 08/09/2005 10:56:59 » Rispondi vlad... hai fatto un commento STREPITOSO!
vlad 15/02/2007 18:38:28 » Rispondi Grazie amoremio, e ti dirò: a rileggerlo mi sono autoconvinto che sono un visionario, e che sto almeno 2 anni avanti a tutti. Ma non intendo solo rispetto ai poverelli di filmscùp, eh! Baci.
vlad 15/02/2007 18:39:33 » Rispondi vladimiro, sei un fottuto genio.
maremare 16/04/2004 00:33:06 » Rispondi Aspetta, mi faccio tradurre stò commento da Banchelli e poi ti rispondo.
vlad 16/04/2004 11:24:44 » Rispondi bè, se me lo chiedevi te lo traducevo io...
maremare 16/04/2004 18:51:19 » Rispondi Nono, mi fido più di Banchelli. Lui è una garanzia!
vlad 19/04/2004 15:12:21 » Rispondi beh, magari mi aiuta pure a far zittire queste voci che ripetono in continuazione: "perche? perche vengono a morire da me?"
maremare 20/04/2004 09:30:32 » Rispondi sono le voci di Dana e le sue amiche?
vlad 20/04/2004 15:08:30 » Rispondi le senti anche tu?
PS. ma...'sta spiegazione arriva o non arriva? no perchè ormai sono curioso di capire cosa ho detto!