Quezar 8½ / 10 24/12/2006 02:04:41 » Rispondi Deluso da Eragon, decido di rifarmi con questo film, attratto dalla storia che prometteva il trailer.....bhè...GRANDIOSO! Finalmente un gran bel film, non ci si poteva aspettare altro da Nolan visto i precedenti :)
Però c'è una GROSSA falla nella sceneggiatura, spero che qualkuno me la smonti...
La prima volta che jackman usa la macchina, il suo doppio è quello che gli sbuca davanti e a cui lui spara. Invece quando poi la usa sul palcoscenico, ci vogliono far credere che l'originale è quello che sbuca da sopra gli spettatori, e che quello che rimane nella macchina e che muore ad ogni spettacolo è la sua copia, ma dovrebbe essere il contrario!!!!
Il finale??? quando l'altro mago (Bale) spara a Jackmann e poi fanno vedere che c'è un altro Jackmann in uno degli "acquari", cosa significa? Che forse il vero Jackmann aveva previsto tutto? Se fosse così però sarebbe impossibile rimanere nell'acqua per tutto il tempo....SPIEGATEMIIIIII
Cagliostro 24/12/2006 04:01:01 » Rispondi Alla tua seconda questione ha risposto piuttosto bene Satyr, cmq:
Quel luogo è il "cimitero" in cui Angier nasconde i cadaveri, si badi bene, non dei suoi cloni, ma di se stesso. la capienza, questo è il motivo per cui non potevano essere fatte più di un certo numero di rappresentazioni. e qui mi riallaccio subito al tuo primo interrogativo: l'interpretazione che ne dà satyr è affascinante, ma non condivisibile. a mio giudizio le interpretazioni possibili sono 2. la prima: è davvero un errore narrativo. la seconda, a mio giudizio ovviamente la più corretta: il clone prodotto dalla macchina è un clone perfetto, con tutte le conoscenze e con tutte le caratteristiche, i sogni i desideri ecc. di Angier. Egli quindi si suicida ogni volta pur di mettere in scena il proprio numero ( questo lo spiegherò meglio nella recensione, ma rientra nel concetto di sacrificio che permea tutto il film e che entrambi gli illusionisti pagano anche se in diversa misura). questa mia ipotesi è suffragata dalla frase di vendetta con cui Cutter, che ha ormai capito il gioco di Angier, si congeda dall'ex amico: "Ricordi quando ti dissi che la morte per annegamento è una morte dolce... ti ho mentito! è un'agonia tremenda". Inoltre ad angier non sarebbe interessato che la morte dei suoi cloni fosse dolce, e questo è dimostrato dal fatto che quando sperimenta la macchina, non esita a sparare al clone. Questa a mio giudizio è la sola chiave interpretativa corretta, in sua assenza si ricadrebbe in un errore narrativo. tuttavia è vero che la regia tende ad ingannare e sembra lasciare intendere che siano i cloni a morire e non l'originale. Forse avrebbero dovuto spiegare in mod migliore quello che ho appena esposto, cmq secondo me non ci troviamo di fornte ad un errore narrativo, ma ad una leggera carenza esplicativa.
Satyr 24/12/2006 02:45:13 » Rispondi Per la prima io la interpreto cosi
Angier odiava stare sotto il palcoscenico,voleva godersi l'applauso del pubblico,"vedere quell'attimo di stupore sul volto della platea"....quindi quello che appare in ogni numero non puo'che essere "l'originale"....
E'impossibile che Angier avesse previsto tutto(il suo stupore nella scena finale la dice lunga)....gli acquari poi,contengono cadaveri portati via dalla carrozza alla fine di ogni spettacolo:e'per questo motivo che a Caine e'vietato scendere dietro le quinte("mi servi sul palco"....cit.)ed e'per lo stesso motivo che Angier adopera aiutanti ciechi,di modo che nessuno possa vedere i "doppioni"morire.
Quelli nelle vasche sono tutti gli Angier sacrificati per esibire il prestigio, come dice bene Cagliostro la copia che viene prodotta ogni volta è uguale in tutto e per tutto: non solo ha il medesimo aspetto ma anche la medesima consapevolezza, è perciò convinto di essere l'originale. In teoria la copia dovrebbe apparire al di fuori dalla macchina, nel posto calibrato; ma è anche vero che in teoria una cosa così penso sia impossibile, una cosa che va oltre la nostra comprensione. Angier alla fine dice "ci vuole coraggio per questo numero, ogni volta che entravo in quella macchina non sapevo se sarei stato quello nella vasca o quello del prestigio", mi piace pensare (anche se non può essere così) che VERAMENTE ogni volta Angier non sapeva se sarebbe stato nella vasca o a beccarsi gli applausi: questo vorrebbe dire che ogni volta rischiava la vita pur di esibire il numero, e anche le copie (perchè allora sotto q
uesto punto di vista l'ultimo Angier ucciso dal colpo di pistola è una copia) essendo uguali in tutto e per tutto sapevano che avrebbero potuto essere in quella vasca. Quell'Angier alla fine però secondo me sa che potrebbe essere un clone (ma a questo punto non ha molta importanza essendo uguale in tutto e per tutto all'originale)
la macchina crea copie perfette della persona, con gli stessi sogni, aspirazioni, memorie. Per me quello che viene trasportato è l'originale, mentre nella macchina rimane il clone. Con questa teoria però il primo Angier a morire sarà proprio l'originale ed il clone (che ha comunque tutti i suoi ricordi) deciderà di utilizzare lo stratagemma della vasca. Per quanto riguarda il secondo punto, quello è semplicemente un cimitero, dove vengono tenute le copie di Angier, almeno così io l'ho interpretato
Secondo me non c'è differenza tra originale e clone.
Ogni volta che Angier fa lo spettacolo si uccide, ma viene creata una copia identica di se stesso come è pochi istanti prima di cadere nella botola, quindi è come se si trasferisse in un nuovo corpo, mentre il vecchio se stesso ha ancora pochi secondi di vita separata. Il clone e l'orginale sono uguali all'istante della clonazione, ma dopo le loro vite si separano, uno vive, l'altro muore. Quello che vive è la base per la vita successiva di Angier.
Stupendo questo film.
Quezar 26/12/2006 02:52:07 » Rispondi Ringrazio a tutti delle vostre opinioni, mi avete chiarito bene le idee, quello del cimitero ci ero arrivato dopo, ma la tesi di Cagliostro è veramente interessante....GRAZIE A TUTTI
Ben62 26/12/2006 11:52:25 » Rispondi Questa la mia interpretazione:
Io credo che in realtà l'originale rimanga al posto di partenza (non vi ricordate dell'esperimento di Bowie con il gatto?) e che il clone si presenti da tutt'altra parte. Io l'ho interpretato così: la prima volta sì è al clone che Angier spara, ma la seconda volta è l'originale che muore. Da lì in poi, è il clone a diventare "lui" e a morire le volte successive per lasciare in vita il clone seguente. E' il gioco del doppio, importantissima figura anche in psicanalisi...In ogni caso, era molto tempo che non assistevo ad un film così intelligente.
The Jack 26/12/2006 12:50:38 » Rispondi D'accordo con quest'ultima
e con il fatto che l'ultimo fotogramma altro non fosse che un clone morto.
Comunque l'idea del sacrificio spinta al suicido per l'ossessione di un sogno è STRABILIATE!
In effetti è l'unica spiegazione plausibile, ciò spiegherebbe molte cose. 1. Scena del primo clone Angier - Lo stupore e l'istintivo gesto di prendere la pistola e sparare a se stesso non poteva appartenere all'originale, in quanto era l'unico fino a quel momento a conosciere gli effetti della macchina Tesla, in altre parole sapeva che si sarebbe clonato. Il clone quindi si stupisce alla visione del suo alter ego e gli spara. Il clone possiede la stessa natura celebrale e fisica di Angier, ma non è in grado di ricordare l'attimo in cui il suo originale è entrato nella macchina, ovvero l'origine del procedimento. 2. Scena finale, Spettacolo il prestigio, dialogo tra Cutter e Angier - Se veramente fosse l'Angier originale a suicidarsi ogni sera, non si spiegherebbe il suo stupore nell'udire la frase di Cutter " Ti ricordi cosa ti dissi su quel marinaio?Ti dissi che era una morte dolce..Era un'agonia" e non si spiegherebbe nemmeno il significato del regista nell'inserire proprio questa frase nel film. 3. Scena finale di Angier morente - Dalle considerazioni appena fatte, a questo punto non posso che affermare che Bale abbia sparato a questo famoso clone (primo clone ). E la saga degli Angier termina qui.