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SENZA DESTINO regia di Lajos Koltai

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GLAMP     6 / 10  06/02/2006 01:03:43 » Rispondi
Mi spiace, ma a me non ha colpito più di tanto. M'aspettavo di vedere un film sull'Olocausto che finalmente osasse di più, che si spingesse fino in fondo. Invece la cronaca lascia spesso il campo alla favola e tutto alla fine appare piuttosto scontato. Un pochino meglio di Schindler's List ad ogni modo. La voce off del ragazzino e le musiche di Morricone tolgono atmosfera al racconto. Bellissimi invece la fotografia, il montaggio e la direzione artistica.
maremare  06/02/2006 01:05:27 » Rispondi
oh, glamp, salutami GP
valeriap4ever  06/02/2006 17:38:09 » Rispondi
scusami ma si spingesse un po' di piu'..che significa....questi film non sono film horror..ma raccontanto un orrore...o volevi vedere corpi che bruciavano????mah...
GLAMP  06/02/2006 20:30:33 » Rispondi
vorrei che si avverasse il desiderio di Stanley Kubrick: un film che parla della tragedia dei sei milioni di ebrei uccisi e non di quelle poche migliaia che si sono salvati...
GLAMP  06/02/2006 20:29:41 » Rispondi
ehehe te lo saluto
Betelgeuse  07/02/2006 11:16:24 » Rispondi
Io dico - ma nessuno teme un ritorno di immagine?

Voglio dire: ogni anno esce un film sui campi di sterminio dove c'è la solita storia che a me comincia a puzzare di retorica.
Alla fine il pubblico arriverà a non crederci più, a farsi il callo.

Una valida alternativa a questo "Senza destino"?
MUNICH !!
Non parla dell'olocausto, di treni pieni di gente, di milioni d'identità violate e annichilite: d'accordo...ma trovo che sia il film più adatto da vedere e proiettare in occasione della giornata della memoria.
GLAMP  07/02/2006 15:58:14 » Rispondi
Condivido in parte quello che scrivi. Credo sia giusto parlare dell'Olocausto, non nello specifico solo nei confronti della tragedia del popolo ebraico, ma anche come esempio di bestialità dell'uomo su un altro uomo, su cosa può essere il potere e come monito a non ricadere negli errori del passato. D'accordissimo invece riguardo la retorica: questi film vogliono il più delle volte strappare l'applauso (o la lacrima) del pubblico più che raccontare i drammi di una tragedia. La storia del bambino che viene deportato in un Campo di Sterminio e' trita e ritrita, ed era impossibile, tanto per fare un esempio, che durante le adunate i prigionieri potessero parlare tra di loro. Quindi o realizzi un film, o un documentario: non una via di mezzo. Tanto vale allora rappresentare la tragedia con una favoletta come "Il grande dittatore", "Train de vie" o "La vita è bella": il messaggio arriva più dritto al cuore della gente.

Proprio per tale motivo accosterei "Munich" a "Senza Destino". E' inutile rappresentare i drammi dell'odio tra i popoli con la fiction, finisce anche qui tutto in retorica della lacrima. La gente non ci abbocca più, ed anzi, come ha scritto qualcuno, intende più "ciò che è fiction nel volere rappresentare in reale quello che non lo è, del volere rappresentare con un film ciò che invece possiamo immaginare come vero".
valeriap4ever  07/02/2006 17:59:57 » Rispondi
adesso me sei piaciuto....na sco.. veloce me la farei... :)
GLAMP  07/02/2006 21:24:10 » Rispondi
con me non si è mai veloci......
valeriap4ever  07/02/2006 22:35:30 » Rispondi
hahahahahahaha...meglio!
GLAMP  08/02/2006 17:03:41 » Rispondi
meglio o peggio....perchè dopo che vengono a letto con me le donne mi perseguitano ed ho già cambiato 20 numeri di cellulare...
valeriap4ever  10/02/2006 17:17:01 » Rispondi
ao' mo te stai allargando...

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GLAMP  12/02/2006 12:37:36 » Rispondi


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GLAMP  16/02/2006 03:27:45 » Rispondi


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valeriap4ever  07/02/2006 12:06:25 » Rispondi
fammi capire...se io racconto una storia moltissime volte..la gente alla fine non ci crede piu'????quindi l'alternativa x tenere vivo il ricordo e non parlarne???spiegami questo concetto...
cmq le vite di chi è morto nei campi sono raccontate in molti libri e qualche film..quindi nn è un sogno...