carsit 8½ / 10 07/01/2015 14:37:19 » Rispondi Film parecchio difficile da commentare e comprensibile che divida il pubblico. Parlando personalmente, ho assistito ad una rivisitazione della favola di Cappuccetto Rosso in chiave onirica, anche attraverso una curiosa struttura a matrioska che più volte si ripeterà nel corso della vicenda. Qual è il tema portante del film? Sicuramente il passaggio da bambina ad adolescente, con conseguente scoperta del proprio corpo, i propri desideri, le pulsioni sessuali, le tentazioni, la vanità, il desiderio di trasgredire al quotidiano ed il capire il labilissimo confine tra bene e male. Inserisco nello spoiler alcune mie riflessioni e valutazioni di stampo prettamente personale che ovviamente potranno collidere con l'opinione altrui. Per il resto segnalo degli ottimi effetti speciali, un'atmosfera da fiaba-dark perfettamente riuscita e la sempre brava Angela Lansbury nei panni della nonna di Roseleen. Menzione anche per la protagonista: un volto adattissimo per i suoi turbamenti e per le ambiguità con cui si deve confrontare. La scelta di costruire il film su un forte simbolismo e su un'impalcatura onirica a mio parere lo elevano a vette interessanti e merita di essere rispolverato, anche se effettivamente un bambino non lo può capire o apprezzare a fondo.
Il simbolismo che richiama la sfera sessuale è fortemente presente in tutto l'arco narrativo. Il licantropo è impiegato come simbolo del maschio adulto, quindi del diverso, di uno sconosciuto che non sai cosa promette, il valore delle sue promesse, la sua affidabilità, etc... Di conseguenza per tutto il film il licantropo è tratteggiato come un demone ( l'uomo dal pelo dentro), una creatura da respingere e da non incontrare. La sorella ( che nella vita reale è odiata dalla protagonista, e per la sua immaturità trova la morte nel sogno) per l'appunto abbandona il sentiero ( tenta di andare avanti, di penetrare l'adolescenza) con risultati nefasti. Il sentiero del bosco da non abbandonare mai simboleggia l'educazione che ci viene imposta, e la prudenza necessaria per vivere, con cui approcciarsi all'età adulta e vincere gli innumerevoli pericoli. La protagonista approccia le innumerevoli sfaccettature dell'età adulta sia con sue vicende, che con i racconti della nonna. Descrivere il tutto diventa eccessivamente prolisso, però volevo sottolineare alcuni riferimenti sessuali interessanti. La ragazzina si china di fianco ad un albero con una escrescenza che ricorda molto un pene, e lei stessa guarda in alto come se stesse eseguendo una fellatio. Mentre sale sull'albero scopre un nido di cicogna ( uccello che porta i bambini, secondo la nota fiaba che i genitori danno ai figli per spiegare la loro origine), e le uova si schiudono esponendo delle statuette raffiguranti infanti, cioè il figlio. Oltre a quello c'è il rossetto e lo specchietto, due oggetti che per l'appunto ti introducono ad essere una donna, ad essere attraente per un uomo con il fine ultimo di avere un figlio. Molto bello lo sviluppo finale in cui il cacciatore si dimostra essere un licantropo, ma assolutamente non malvagio come quelli delle storie o come dicevano i suoi genitori e l'intero villaggio. E nella fiaba per tranquillizzare il cacciatore trasformato in lupo, racconta della fiaba del lupo ferito, ove un lupo senza cattive intenzioni viene respinto ed infine allontanato. Messaggio che la prudenza ed il sospetto sono requisiti fondamentali per una ragazza che deve crescere, ma tali requisiti dovrebbero aiutare a selezionare e non ad escludere qualsiasi possibilità, qualsiasi scelta, qualsiasi uomo. Infine, quando la ragazza si sveglia, i lupi infrangono il muro del sogno e rovesciano a terra i pupazzetti che simboleggiano l'infanzia; cioè la ragazza finalmente cresce.
ferzbox 29/05/2015 20:39:46 » Rispondi Belle considerazioni Carsit..... ;-)
carsit 01/06/2015 00:06:55 » Rispondi Grazie carissimo. Questo è un film che ho scoperto grazie a Synergo, uno youtuber che effettua recensioni sul cinema trash ( ma anche sul buon cinema). Tra i suoi suggerimenti di film positivi c'era questo, e sono rimasto colpito dalle sue insistenze nel vederlo. Aveva ragione.. :)
ferzbox 01/06/2015 01:58:42 » Rispondi Si lo conosco e l'ho già scaricato...lo vedrò presto.... ;-)
carsit 01/06/2015 00:08:49 » Rispondi Comunque ti volevo suggerire " chi c'è in fondo a quella scala?" , oppure " PIN" nel titolo originale. Guardalo che è un film veramente notevole, ben recitato, inquietante, e dalla forte valenza psicologica. Si sente il retaggio di Hitchcook e Psyco, ma il film merita assolutamente. Sono sicuro che non rimarrai deluso.