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TULPA regia di Federico Zampaglione

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6½ / 10  15/11/2013 10:40:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ci pensa Federico Zampaglione a ridestare il thriller italiano da un letargo durato fin troppo; "Tulpa" è un giallo vecchio stampo contestualizzato all'oggi, con intraprendenti donne manager e locali in cui fare sesso, anche estremo, in piena libertà con perfetti sconosciuti.
La tensione regge abbastanza, e gli indizi per risalire all'identità dell'assassino che comincia a massacrare gli iscritti dell' esclusivo club sono praticamente nulli. Il regista rischia poco e si concentra su un intreccio piuttosto lineare, inciampa però nelle scene diurne che sembrano estrapolate da una pessima fiction da prime-time e cade sul finale, in cui lo scriteriato elemento soprannaturale fa coppia mal assortita con un movente davvero poco credibile.
Al tempo stesso rivivono morbosità lontane, in virtù di una messa in scena che si fa claustrofobica nelle scene di rosso accese del postribolo, nell'esibizione di qualche nudo e soprattutto nell'efferatezza degli omicidi conditi da un pizzico di sadismo che non guasta.
La colonna sonora non convince, valido invece l'apporto del cast (anche se il doppiaggio è da galera) con l'inquietante attore feticcio Nuot Arquint a tener banco insieme alla sempre più bella Claudia Gerini, attrice brava, versatile e coraggiosa nell'affrontare un ruolo così particolare.
L'omaggio sincero al cinema che fu è complessivamente positivo negli sviluppi. Ci sono imperfezioni e qualche passo falso in sede di scrittura, peccati veniali condonabili davanti tale intrepido balzo nel passato. Ai fans del filone è rimasto giusto quel rincitrullito di Dario Argento, inutile dire che un qualsiasi Zampaglione a questo punto venga accolto a braccia aperte.