Film magnifico per tutte le qualità già elencate da precedenti interventi (fotografia, scenografie, regia, musiche, interpretazioni - in special modo Rush -), ma anche per quel suo essere un omaggio a un certo cinema italiano (in bilico tra giallo, thriller, noir) che dai primi anni settanta ci ha dato lustro e considerazione nel mondo: è una corrispondenza che va da parecchio Argento (il fulcro de L'uccello Dalle Piume Di Cristallo non era forse una galleria d'arte? E poi le varie dimore misteriose e inquietanti, il pupazzo di Profondo Rosso, il nano di Nonhosonno…) al Roeg di A Venezia…Un Dicembre Rosso Shocking (film italiano per metà, con quel finale…), passando per il Martino più mitteleuropeo (Lo Strano Vizio Della Signora Wardh), sino all'Avati "gotico" de La Casa Dalle Finestre Che Ridono (senza naturalmente dimenticare, allargando la prospettiva, tutte le varie "stangate" cinematografiche, nonché suggestioni Hitchcockiane, Polanskiane, Mametiane, financo Lynchiane, in qualche misura presenti.) Fa piacere che un cineasta come Tornatore non abbia timore di tuffarsi nel "genere" (dove peraltro, da sempre, si situano gli esiti più felici del suo cinema), pur rielaborandolo in un'ottica personale, barocca e colta. La Migliore Offerta è cinema popolare d'Autore, un film che, essendo girato in inglese e proponendo un ben bilanciato cast di star e nuove proposte, potrà avere anche molto appeal internazionale (ne abbiamo veramente bisogno!), e, a mio parere, qualche speranza in chiave oscar 2014… Riguardo alla sceneggiatura, sono alla seconda visone (penso ce ne sarà a breve una terza, perché è una pellicola che mi ha affascinato molto) e credo di poter affermare che il meccanismo è molto ben oliato e non così pieno di incongruenze come ho letto da qualche parte (fatta salva quella certa sospensione dell'incredulità che va sempre concessa quando ci avviciniamo alla settima arte); comunque, a beneficio di tutti quelli che hanno esternato dubbi o perplessità, di seguito c'è la mia interpretazione dell'intreccio (un consiglio: seguite con attenzione gli ultimi dieci minuti, i flashback e soprattutto le parole della nana, il film è tutto lì):
Il deus ex machina di una truffa preparata con cura e pazienza è chiaramente Billy, il migliore amico di Virgil, l'unica persona a conoscerne profondamente vita e intimità (la collezione segreta di quadri di inestimabile valore, che ha contribuito ad accumulare con le loro truffe, l'anaffettività, le manie ecc.); tutti gli altri, compreso il guardiano zoppo, sono complici. Robert, il genietto della meccanica, che già da tempo ha rapporti professionali con Oldman, si occupa della logistica: affitta dalla vera Claire Ibbetson (la nana) la villa disabitata e spoglia e la arreda con cianfrusaglie e con qualche mobile pregiato - sicuramente procurato da Billy con i suoi contatti nel mondo dell'antiquariato - che funge da specchietto per le allodole (Virgil afferma che i pezzi, tranne qualcuno, non sono di gran valore, poi la nana spiega tutto nel finale: "prima la davo a gente del cinema, poi due anni fa l'ho affittata a quel ragazzo che sa aggiustare ogni cosa…"; "qualcuno un giorno ha portato mobili e arredamenti, ora li hanno riportati via, tre carichi e tre scarichi in diciotto mesi, ora è di nuovo vuota, se la vuole le faccio un buon prezzo…"); si tiene buona la padrona in modo da prevenire eventuali intralci ("è così bravo quel giovane, mi da i bacetti, mi porta i fiori, ha aggiustato il mio carrello elevatore…") e poi organizza tutta la storia della falsa Claire - che in realtà è la fotocopia della storia della vera Claire, in modo da reggere a eventuali controlli (una malattia invalidante - il nanismo che diventa agorafobia -, una villa ereditata dai genitori entrambi deceduti, ecc.) - Come esca, sapendo della tesi di laurea di Virgil, gli fanno trovare, strada facendo, i pezzi di un fantomatico automa di Vaucanson (falsi anch'essi, probabilmente costruiti da Robert stesso o da qualche abile professionista al soldo di Billy; si innesta così anche il parallelismo "automa di Vaucanson manovrato da un nano/Virgil (e, più in generale, meccanismo dell'imbroglio) manovrato - inconsapevolmente - da una nana"…Del resto è un po' l'essenza del film: "in ogni falso si nasconde sempre qualcosa di autentico"; "il grande esperto fregato da un falso d'autore"; "la simulazione/verità dei sentimenti"; ecc.) e il gioco è fatto; dal momento in cui entra nella villa in pianta stabile per la valutazione dei beni lo manipolano come un burattino, anche perché lui abbassa progressivamente ogni difesa di fronte alla fascinazione per il mistero di "Claire". Così Robert e "Claire"(che probabilmente è, in realtà, una sorta di escort, visto che, per raggirarlo, non esiterà a concederglisi sessualmente) giocano al gatto col topo con Virgil: il primo ne conquista la fiducia, diventandone il confidente, mentre monta nel suo laboratorio i pezzi dell'automa e, contemporaneamente, ne sorveglia ogni spostamento tramite un cercapersone occultato nella sua auto (probabilmente dal falso guardiano, quando si fa dare le chiavi per lasciare un sacchetto nel portabagagli, dove Virgil poi lo ritroverà nel finale; è uguale a quello che Robert una sera consegna a una cliente sotto lo sguardo di Oldman); la seconda lo intrappola in una seducente partita a scacchi. Dal momento dell'uscita della ragazza dalla stanza (nella quale, non a caso, hanno nascosto i pezzi più importanti dell'automa) e del suo disvelamento a Oldman il più è fatto; vengono creati allora alcuni diversivi, per rafforzare la morsa (le varie "fidanzate" di Robert, soprattutto quella di colore, che da una parte gli danno credibilità come "esperto di cose amorose" e dall'altra fanno ingelosire Virgil, insinuandogli il timore che il giovane gli voglia portare via "Claire"; i "colpi di testa" di "Claire", l'umore cangiante, la scomparsa con ritrovamento nella soffitta, ecc., che hanno lo scopo di fargli prendere ancora più a cuore la vicenda umana della ragazza e di distrarlo dalle sue competenze.) Alla fine, quando "Claire" deve fornire a Virgil la prova inconfutabile che per lui è disposta a superare la "malattia", la "banda" mette in piedi l'aggressione notturna davanti alla villa, con la ragazza che, facendo mostra di un grande sforzo, esce di corsa sotto la pioggia e lo soccorre: una perfetta scena madre… Al ritorno dall'ospedale Virgil, completamente soggiogato, non ha più remore ad aprire alla ragazza le porte della sua casa, ad accettarla come compagna (la sequenza al ristorante con loro due, Robert e la fidanzata: "siete la mia nuova famiglia…") e, addirittura, a mostrarle il suo caveau segreto, che era poi lo scopo primo del raggiro; così, quando lui è a Londra per battere l'ultima asta della sua vita, i "compari" gli rubano tutti i quadri e fanno perdere le loro tracce (Billy si accomiata con l'ultima beffa della dedica dietro alla tela raffigurante la finta madre di "Claire"; Robert - che ha abbandonato il negozio, disdetto l'affitto della villa e fatto portare via l'arredamento - lasciando nel caveau l'automa completamente ricostruito che, tramite un nastro meccanico con incisa la sua voce - anch'esso riparato e provato davanti agli occhi di Oldman - saluta ironicamente il battitore.) Oldman rimette insieme tutte le tessere del puzzle tramite la nana (la quale, avendo una passione ossessiva per la numerologia, ha contato, dal bar di fronte nel quale trascorre le giornate e dalla finestra del suo appartamento, situato al piano superiore dello stesso stabile, le volte in cui i vari personaggi si sono avvicendati nella villa), sa che non può nemmeno rivolgersi alla polizia perché le opere che gli sono state trafugate le aveva a sua volta ottenute in modo illecito, e cade in una profonda depressione. Gli resta, però, un'ultima illusione: ricorda una frase che "Claire" gli ha sussurrato: "qualunque cosa succeda, sappi che ti amo"; ricorda la loro unica notte di sesso (forse, per lui, la prima volta…); ricorda un locale di Praga in cui la ragazza disse di essersi sentita, per una volta, felice; insomma, vuole convincersi che lei, in qualche modo, non abbia del tutto recitato una parte. Si reca allora in quel locale (il "Night And Day" che, coerentemente con la pellicola, nella realtà non esiste…) e la aspetta, mentre intorno a lui risuona il ticchettio di meccanismi e ingranaggi in un amaro concerto.
oh dae-soo 16/01/2013 02:00:44 » Rispondi Impressionante e perfetta ricostruzione. In realtà anche io avevo pensato tutto quello che hai scritto, rigo per rigo, ma ho sparso tutte le mie considerazioni tra il mio commento e risposte ad altri. Ora per qualsiasi dubbio basterà rimandare a te. Ancora complimenti.
dale cooper 16/01/2013 14:39:50 » Rispondi Innanzitutto grazie per i complimenti! Cercherò di rispondere con un unico post ai quesiti che sono stati sollevati:
1) In effetti mi pare di ricordare che nella prima (se non sbaglio) scena del bar a un certo punto la nana venga chiamata da qualcuno, però il nome non si riesce a comprendere, è come sfumato, sicuramente è una cosa voluta, quasi subliminale. 2) La questione Robert: intanto bisogna tenere presente che la "stangata" viene preparata un paio di anni prima (la nana: "Da due anni l'ho data a quel bravo giovane..."); i due non appaiono mai insieme nel film (perchè la cosa avrebbe ingenerato troppi sospetti nello spettatore), ma è Billy, con tutta probabilità, che inizialmente recluta Robert (il quale è, a sua volta, sia un grande esperto di cose meccaniche che un truffatore), gli fa affittare la villa e gli fa aprire un negozio in città dove poi indirizza il suo amico Virgil (Oldman a un certo punto del film dice qualcosa del tipo: "quando i pezzi sono in cattive condizioni consiglio direttamente il restauro": questa potrebbe essere una chiave di lettura, il giovane potrebbe essere diventato, su consiglio di Billy, uno dei restauratori di fiducia di Oldman, occupandosi magari di orologi antichi ecc.). In pratica alla fine si scopre che le uniche persone verso le quali Virgil provava sentimenti autentici in realtà sono quelle che lo hanno raggirato, simulando la corrispondenza di tali sentimenti... 3)Stamane ho acquistato il libro con il soggetto originale del film scritto dal regista stesso ed edito da Sellerio; ho controllato subito il finale ed è giusta la mia interpretazione: Oldman si reca a Praga dopo essere stato dimesso dalla clinica psichiatrica, nell'illusione di poter incontrare di nuovo "Claire" al "Night And Day"; il film, con quel montaggio alternato, lascia volutamente la cosa nell'ambiguità, ma sulla pagina scritta è tutto più chiaro.
carbonara 16/01/2013 09:54:02 » Rispondi Bellissima ricostruzione, in effetti alcune cose mi erano sfuggite, forse dovrei rivedere il film. Su una cosa però non sono ancora del tutto convinta, mi sembra sempre una forzatura, mi sarò fissata...
"Robert, il genietto della meccanica, che già da tempo ha rapporti professionali con Oldman, si occupa della logistica": perché uno come Oldman aveva rapporti professionali con uno che aggiusta le cose? E comunque, passi per la escort-attrice che viene assoldata, magari scegliendola tra persone con un passato non proprio limpido, ma che proprio uno che già Oldman conosceva (e indispensabile x la riuscita della truffa) accetti di prender parte a una cosa del genere, mi sembra una coincidenza molto fortunata. Sarebbe stato diverso se anche robert l'avesse conosciuto all'inizio della vicenda, ma allora diventava troppo evidente l'inganno... Per il finale, per me è evidente che l'ospizio viene alla fine: lui, dopo aver scoperto la truffa, cerca di ricostruire tutto, va nel bar, vorrebbe andare alla polizia ma non può, e per ultimo va a Praga, dove scopre l'unica cosa vera della storia, il famoso bar. Evidentemente la ragazza non arriva e lui si lascia andare. Non condivido molto la storia dell'ospizio; forse era meglio lasciare un finale aperto, verrà o non verrà?
gibipix 20/01/2013 17:52:15 » Rispondi Bravissimo, veramente illuminante. Grazie per avere sciolto il dubbio (non mio, ma di TUTTI i mie amici, sul finale. Su un punto solo avrei una diversa interpretazione:
l'aggressione non è stata,a mio parere, organizzata dai truffatori ma dallo stesso Oldman per fare uscire Claire allo scoperto e/o verificarne il coinvolgimento; infatti il regista ce la fa vedere alla finestra, in attesa dell'arrivo di Oldman, inqueta per il ritardo e impreparata dalla visione di lui steso sotto la pioggia. (In questo modo, ha agevolato inconsapevolmente le loro mosse, che dovevano forzatamente portare Claire in casa di Oldman). Infatti, quando Oldman viene trasportato in barella e si accorge che Claire lo sta accompagnando, benchè decisamente provato dalle botte, non riesce a reprimere uno sguardo ed un sorriso soddisfatti: ce l'ha fatta!!!
Tuonato 16/01/2013 17:00:24 » Rispondi complimenti dale. per il commento e per l'esatta ricostruzione degli eventi. a conti fatti temo di aver avuto il braccino corto con questo film che ancora mi ronza per la testa.
elio91 16/01/2013 20:56:04 » Rispondi Commento molto dettagliato, mi ha fatto piacere leggerlo e trovarci spunti o conferme (per un film cosi sfumato poi, per quel che valgono...). Soprattutto il finale su cui volutamente non mi ero espresso nel dettaglio nel mio commento: Tornatore è ovvio che gioca con l'ambiguità come con tutto il film, non si capisce quale sia il prima o il dopo e lo spettatore si fa una sua idea. A me per esempio piace pensare che Praga sia DOPO la clinica ma delle tre persone con cui ho visto il film due dicevano il contrario e solo una mi supportava. Clinica o non clinica, il risultato è sempre lo stesso. Grande riflessione sull'animo umano, gran giallo, gran film.
Tautotes 15/01/2013 23:20:37 » Rispondi Ottima ricostruzione in perfetto accordo col gran personaggio del tuo nick :)
Botticciolo 18/07/2013 14:25:04 » Rispondi Complimenti davvero per la dettagliatissima ricostruzione. Dovresti fare il recensore. Cari saluti!
gibipix 20/01/2013 19:35:30 » Rispondi Mi sono iscritta solo oggi e la mia domnda , nello spoiler, frse non è leggibbile: bisogna cliccare 2 vote... La ripropongo
l'aggressione non è stata,a mio parere, organizzata dai truffatori ma dallo stesso Oldman per fare uscire Claire allo scoperto e/o verificarne il coinvolgimento; infatti il regista ce la fa vedere alla finestra, in attesa dell'arrivo di Oldman, inqueta per il ritardo e impreparata dalla visione di lui steso sotto la pioggia. (In questo modo, ha agevolato inconsapevolmente le loro mosse, che dovevano forzatamente portare Claire in casa di Oldman). Infatti, quando Oldman viene trasportato in barella e si accorge che Claire lo sta accompagnando, benchè decisamente provato dalle botte, non riesce a reprimere uno sguardo ed un sorriso soddisfatti: ce l'ha fatta!!!
dale cooper 21/01/2013 12:18:18 » Rispondi Ciao gibipix, ringrazio anche te per i complimenti, ti rispondo subito:
Non sono d'accordo con te, il film va interpretato a ritroso tenendo conto del finale, è chiaro che Tornatore ha giocato con le reazioni dei protagonisti per ingannare anche lo spettatore, ma quella che racconta, non dimentichiamolo, è una truffa diabolicamente congegnata; "Claire", in quel frangente, sta recitando, come ha recitato per tutto il film, e Virgil è in perfetta buona fede; c'è un punto in cui confessa a Robert la volontà di provare a farla uscire dalla villa, e il ragazzo lo sconsiglia perchè potrebbe essere traumatico; da lì la "banda" capisce che è arrivato il momento di organizzare la scena madre, il culmine di un lungo lavoro ai fianchi! Che senso avrebbe avuto, poi, farsi picchiare selvaggiamente tanto da finire in ospedale? Non avrebbe potuto trovare uno stratagemma meno cruento? Che Virgil poi sorrida è perfettamente consequenziale, la vede accanto in un momento difficile e finalmente libera dalla malattia, cosa chiedere di più? Il problema è che non ha capito niente...
gibipix 22/01/2013 21:42:05 » Rispondi Grazie! Mi hai convinto: farsi massacare di botte era probabilmente troppo.... anche per Oldman. A presto..... per altri film, spero, altrettanto coinvolgenti
Delfina 15/01/2013 21:40:14 » Rispondi Ciao, ottima ricostruzione nello spoiler, la tua. Avrei a riguardo una domanda da porti:
Mi pare - ribadisco mi pare, non ne sono certa - che all'inizio del film, la vera Claire, la nana, venga sullo sfondo nominata o chiamata dentro il bar mentre il protagonista ne esce: è una mia impressione, oppure è realmente così? Devo dire che la nana presentata come personaggio bizzarro ma lateralmente insistente nel bar sembra quasi offrirsi come la chiave dell'inghippo fin da subito
A me pare che Virgil rievochi nella sua pazzia finale (mentre rotea in quegli strani globi riabilitativi della clinica) l'ultima possibilità di riconoscere alla Claire da lui amata un barlume di veridicità sentimentale: ma anche questo ultimo tentativo fallisce, egli ritorna da Praga dopo averle provate tutte. La finta Claire è scomparsa, non gli resta che ammutolire e impazzire di fronte all'unica conclusione sensata: ossia che non c'era una sola briciola di verità in quell'amore simulato.
Oppure, altra possibile conclusione, perfino peggiore:
Forse un po' di amore vero c'era (altrimenti perché quella frase sibillina della falsa Claire - "ricordati che, qualunque cosa accada, io ti amo"- solo per crudeltà?!), ma non abbastanza da spingere Claire a rinunciare ai soldi della truffa e a ricomparire: il che è ancora più terribile.
Forse sta qui la punta più alta del film, nel mostrare quegli aspetti terribilmente contraddittori dei sentimenti e delle relazioni per i quali non c'è nessuna spiegazione e per i quali nessuno verrà a soccorrerci raccontandoci la verità, lasciandoci infine a crogiolare in un dolore sul quale non abbiamo nessuna possibilità di controllo e nessun potere.
oh dae-soo 16/01/2013 02:03:37 » Rispondi Vedo che il montaggio alternato finale ha diviso tutti. Io sono quasi convinto che la clinica sia DOPO Praga, non prima. Mi sembra ovvio ma leggo anche di interpretazioni contrarie.
PATRICK KENZIE 16/01/2013 04:51:49 » Rispondi Anche secondo me la clinica è la fine del film.. perche lui infatti mentre fa quegli strani esercizi alla macchinarotanta ricorda di praga e del bar..
Delfina 16/01/2013 11:25:34 » Rispondi Infatti è quello che sostengo io...
oh dae-soo 21/01/2013 23:21:54 » Rispondi Mi era venuto il dubbio sin da subito ma adesso sono quasi sicuro. Dale, tu in qualche modo sei legato a questo film dai. Hai commentato solo questo, non ti si vede mai e ne conosci e ne hai capito ogni angolo di sceneggiatura. Secondo me in qualche modo lo stai promuovendo e spiegando perchè ci sei dentro. In quel caso, fai benissimo lo stesso :)
dale cooper 22/01/2013 12:21:23 » Rispondi Cavolo oh dae-soo, mi hai scoperto, a questo punto devo confessare che sono Peppuccio Tornatore in persona (magari...)! Scherzi a parte, era da un po' di tempo che volevo iscrivermi al sito, ho preso la palla al balzo dopo aver visto questo splendido film, per il resto ho risposto ad alcuni quesiti che mi sono stati gentilmente posti; di sicuro ho intenzione di commentare anche altri film, ne ho tantissimi in mente, manca un po' il tempo ma vedrai che ci ritroveremo anche in altri lidi! Ciao
oh dae-soo 22/01/2013 12:40:23 » Rispondi Ciao Peppuccio. E complimenti.
carbonara 16/01/2013 10:00:30 » Rispondi però ora mi è venuto un altro dubbio...
x caso nella posta c'era qualcosa che ha gli fatto nascere una speranza? E allora a Praga ci è andato dopo? Insomma, bisogna rivederlo questo film! :-)