Terry Malloy 10 / 10 15/07/2012 23:57:04 » Rispondi Per vedere questo film, in onore alla grandezza di Weir (non vado più al cinema infatti), mi sono fatto mezza Milano a piedi. Nulla di paragonabile certo a ciò che gli eroi di questo bellissimo film hanno fatto. Ma quello che mi sono trovato a pensare mentre ripercorrevo la lunga strada di ritorno a casa (rigorosamente a piedi, anche se potevo prendere la metro che mi avrebbe riportato in dieci minuti) è stato che non avevo più peso nelle gambe. Nessuna stanchezza, nessun dolore, nessun tipo di frustrazione legata a quel posto di ***** in cui viviamo quotidianamente: la città. Il cinema, il grande cinema di un eroe dei nostri tempi, Peter Weir, mi ha fatto sognare come poche altre volte. E non importa granché che il finale di questo film sia orrendo, che la storia narrata sia poco altro che cinema di "avventura", che ricerchi l'effetto, che non sia paragonabile a Picnic. Weir è un vecchio uomo affascinato dalla vita. Calvino diceva che la letteratura ha il suo bello quando c'è la vita dietro che sfoglia le pagine del libro. Ciò che dico è che un film di Weir non si guarda, si vive.
pier91 16/07/2012 21:22:43 » Rispondi Che fai mi citi? :)
pier91 17/07/2012 20:45:50 » Rispondi Sì ma "come hai fatto a vivere tutto questo tempo senza averi visto" Picnic?! Non ho letto il commento, ho presentito che la mia autostima ne sarebbe rimasta schiacciata.
Ora lo vado a rileggere per accrescere il mio ego vanesio.
Ciao ******* :)
pompiere 16/07/2012 17:39:08 » Rispondi Bellissimo commento. Io poi, sono uno di quelli a cui è piaciuto anche il finale, pensa un po'... :)
Terry Malloy 16/07/2012 18:07:20 » Rispondi Grazie pompiere, è sempre un onore ricevere codesti complimenti da te. Anche il tuo commento è maestoso (mi sto ascoltando la magnifica "Tibet", grazie per la segnalazione!), nonostante la pensiamo diversamente sul finale. Ma come dicevo, non è poi così importante :)