solaqui 8 / 10 23/05/2004 23:22:48 » Rispondi Iniziero` questa recensione del film in modo diverso dal solito con una citazione dello sceneggiatore David Benioff ( autore del romanzo e della sceneggiatura di "La 25a ora" ) il quale in un intervista della BBC ha dichiarato:
"Non pretendo certo di misurarmi con Omero, tuttavia la storia della Guerra di ***** non e` una cosa che gli appartiene esclusivamente. I personaggi che usa erano gia leggendari ancora prima che nascesse. Sono state narrate decine di versioni della Guerra, e la mia sceneggiatura ne saccheggia diverse. Non si tratta di un vero e proprio adattamento dell'Iliade, ma di una nuova narrazione dell'intera guerra *****na. Di conseguenza non sono preoccupato di aver stravolto un classico.... Omero riuscira` certamente a sopravvivere anche a Hollywood".
Alla luce di questa dichiarazione si perdonano a lui ed al regista Petersen i cambiamenti apportati al grande classico e di conseguenza si giudica il film non per quanto sia fedele al romanzo ma per quello che e` : un FILM appunto.
Partendo da questo presupposto quindi il film scorre via piacevolmente. I costumi, le scenografie, la fotografia sono degne di un grande kolossal Hollywoodiano. La storia e` nota ma sempre affascinante ed i momenti di massimo climax sono ben evidenziati. Meritevole di nota è la scena del combattimento tra Achille ed Ettore, dove Petersen riesce perfettamente a comunicare la carica mistica dei personaggi, affidandosi alle sole movenze e agli sguardi, senza abusare delle notevoli scenografie; è indubbiamente quello il momento più intenso del film. Per quanto riguarda la recitazione ci sono degli alti (Bradd Pitt, Peter O'Toole e soprattutto Erik Bana) e bassi (fra tutti Orlando Bloom al quale bisognerebbe dire che non tutti i suoi personaggi si interpretano come Legolas) ma nel complesso direi che il film si aggiudica una sufficenza piena.
Un film che mi ha colpito ed entusiasmato per tutta la sua durata nonostante conoscessi gia` la storia cosi` come fece "Il signore degli anelli" quando usci` nelle sale cinematografiche e per me questa non e` cosa da poco. Certo se si cerca la trasposizione in modo pedissequo del dramma di Omero non si potra` che rimanere delusi, ma non e` , come ribadito all'inizio della recensione, lo scopo del film che invece e` quello di raccontare una grande storia, ed in questo ci riesce benissimo.
P.S.: Uniche due note dolenti la cancellazione di Cassandra personaggio che personalmente non avrei cancellato per dare credibilita` alla vicenda avendo lasciato l'immortale Teti, e la comparsata di Enea (a questo punto evitabile) che oltre ad essere stato tra i più arditi combattenti *****ni della guerra eguagliando persino Ettore, fu anche marito di una delle figlie dei coniugi reali, Creusa. Petersen lo riduce ad una comparsa, trasformandolo in un anonimo giovanetto in fuga, al quale (e a questo punto senza alcun motivo valido) Paride affida la celebre Spada di *****.