THE RING regia di Gore Verbinski

Ødiø Pµrø  04/08/2010 13:24:23 » Rispondi
Ah, ecco perché.

76eric  04/08/2010 22:09:13 » Rispondi
Personalmente trovo singolare e simpatico il tuo modo di difendere e portare il vessillo del film di Verbinsky, che è un ottimo remake e che è permeato da un' ottima tensione.
Ti dirò, anche io l' ho trovato tecnicamente ben realizzato, meglio dell' originale, ricordo infatti la fotografia tendente al colore blu, o comunque di tonalità fredda che gli dà quell' aria ancora più inquietante, o la scena del cavallo nel traghetto ( nell' originale non mi ricordo più se c'era o meno ma mi sembra di sì) o quelle che dici tu o ancora il make-up spaventoso di Samara.
Perchè comunque ho preferito l' originale? Ovviamente il merito dell' idea ( difficile, forse impossibile trovare un remake meglio dell' originale se si eccettua La cosa di John Carpenter che vince nettamente il confronto con l' omonimo di Niby e Hawks non accreditato e più fedele alla novella di John W. Campbell), ma anche perchè ha riportato in auge il cinema nipponico o dell' estremo oriente a noi occidentali.
La prima volta che lo vidi infatti parecchio tempo fa (non vedevo un film orientale dai tempi del mitico Bruce Lee), ero incuriosito nel vedere i luoghi, la scenografia, la regia, la recitazione, le musiche e le loro usanze ed ho notato anche quell' atmosfera sinistra forse amplificata anche dalla distanza e dalle differenze culturali con quei paesi, dalla loro filosofia di vivere la vita che mi hanno fatto dire: "Eh si anche questi ci sanno fare col cinema di genere" ( sempre rispettando le opere di Kurosawa, titoli come Tokio decadence e i films MUST di Bruce Lee).
Poi il video della cassetta, quello giapponese l'ho trovato più "disturbante" e che ti mette maggiormente a disagio rispetto a quello americano.
Inoltre il fatto degli sfx miseri, anche per Sadako, che fà vedere l' occhio "da schizzata" senza trucco la dice lunga sul fatto che la produzione non avesse risorse illimitate per la realizzazzione, e che la missione di Nakata era quella di (a modo suo) spaventare.
Guarda io lo vidi da solo una notte ( certi dicono che sono bambinate, ma un film horror DEVI sempre guardarlo solo e magari con cuffie per sentirne meglio il sonoro ed in notturna chiaramente) e la scena di Sadako che buca lo schermo mi ha fatto venire veramente i sudori freddi, una delle più ( se non la più) spaventosa sequenza mai vista in un horror-movie.
Visto che si parlava di Descent, dagli una possibilità, magari ti piacerà (è uno dei miei preferiti in senso assoluto) o altre ghost-story, prova a vederti Saint Ange o Fragile, magari anche questi potrebbero fare al caso tuo. Saluti.