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FEAR ITSELF: LA COMUNITA' regia di Mary Harron

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6½ / 10  03/06/2010 15:25:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A Mary Harron molti farebbero ancora scontare le pene dell’inferno per aver tradotto ignobilmente in immagini (mitigate) il truculento e angosciante romanzo di Bret Easton Ellis “American Psycho”.Eppure questa regista possiede qualità,è autrice ambiziosa,il fatto che abbia già trattato personaggi come Andy Warhol e Bettie Page all’interno della sua filmografia la dice lunga riguardo la sue aspirazioni,inoltre gli va riconosciuta una certa dimestichezza nel sapere creare atmosfere snervanti di paranoia e persecuzione.
A dirla tutta il suo “Community” ricorda “La zona”,bel film messicano di qualche anno fa,imperniato come questo episodio di “Fear Itself” su di una società appartata ed elitaria che dietro una facciata di accogliente benevolenza occulta segreti parecchio sinistri.Ne subiranno le conseguenze due giovani sposini,lui è quel Brandon Routh che dopo Superman vestirà(ahimè) i panni di Dylan Dog.Convinti di aver trovato il paradiso saranno costretti ad affrontare una situazione a dir poco drammatica.Script non originale,l’inserimento di uno “straniero” all’interno di una comunità solo in apparenza disponibile è già stato visto,mentre la denuncia sociale è fragilina.Considerate però le possibilità tempistiche a disposizione non si poteva far molto altro,in definitiva accettabile.