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CLOVERFIELD regia di Matt Reeves

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Invia una mail all'autore del commento pompiere     1 / 10  09/03/2010 12:43:45 » Rispondi
Che belli i filmini amatoriali girati in super 8 dal babbo. Quelli fatti in casa oppure durante le vacanze al mare. Quelli che ricordavano la nostra prima comunione e che ci sembravano tanto ridicoli e ai quali non abbiamo mai attribuito l’importanza che invece avrebbero meritato.

Saranno stati improvvisati, con inquadrature sghembe e senza capo ne’ coda ma almeno erano genuini e dettati dall’amore e dalla voglia di immortalare un momento ritenuto importante per la famiglia.

Poi l’altra sera ho visto “Cloverfield” (ribattezzato da questo momento ”Cloverfiled”) credendo che fosse un film e invece non lo è. Non è neppure un tentativo di realizzare una pellicola, vista l’assenza di regia, trama e significato.
E’ una bella dimostrazione di come si possa riuscire, avvalendosi soltanto di un forte battage (battuage?) pubblicitario, a vendere un prodotto fatto con i piedi, pronto per essere dato in pasto a un’orda di potenziali fruitori che, per appagare il senso di curiosità, vanno a vederlo più o meno (in)consapevoli di ciò che li attende.

Un pasticcio di immagini barcollanti, tra primi piani troppo PPP e immagini sfocate, che non hanno niente da dire se non che il cinema non abita qui e che se n’è andato in cerca di mani e cervelli più capaci. Favorisce attacchi epilettici e narcolessia. Inguardabile.