Pasionaria 8 / 10 10/02/2009 09:33:39 » Rispondi La prima parte scorre quasi senza un coinvolgimento emotivo consapevole, ma già smuove disagi ottenebrati che diventano malessere via via che la storia si sviluppa, un malessere aspro e gelido, sbattuto in faccia dal regista senza tuffi nella retorica del dramma, con anzi una lucidità spiazzante. April specialmente incarna alla perfezione il malessere( una Winslet sorprendente), trasfigurandolo molto bene nella prigionia introspettiva in cui si dimena,nella rassegnata delusione del sogno, nell’insuccesso di non riuscire a vivere pienamente la propria esistenza e accontentarsi di “osservare la vita che ci passa di fianco”. La disperazione del vuoto si materializza in dialoghi spietati in un confronto che di umano sembra avere poco, anzi tantissimo. Mendes con abilità ci conduce verso un finale, forse prevedibile, mostrato con un tocco di raffinata drammaticità, la scena della Winslet di spalle davanti alla grande finestra è splendida, ci inocula la sua solitudine che talvolta è anche la nostra.
Lot 10/02/2009 09:37:46 » Rispondi "un confronto che di umano sembra avere poco, anzi tantissimo" Ottimo commento.
pat3 10/02/2009 12:35:59 » Rispondi wau......bellissimo commento, vedrò sicuramente il film! amo la Winslet (penso sia una degna erede della Streep, la migliore, un po' meno DiCaprio però ho sentito che è bravissimo.............ti farò sapere (se ti interessa ovviamente)
pat3 10/02/2009 12:37:00 » Rispondi scusa, non ho finito il commento su DiCaprio, volevo dire che qui recita benissimo.
maremare 10/02/2009 11:55:45 » Rispondi ottimo commento, rita. me lo devo vedere sto film
patt 03/03/2009 23:28:43 » Rispondi concordo con lot "che di umano sembra avere poco, anzi tantissimo" bellissima e azzeccata osservazione. baciotto rita!!