quadruplo 7½ / 10 06/02/2009 12:02:07 » Rispondi Un American Beauty ancora più drammatico e senza speranza.
I rimandi a uno dei miei film preferiti sono costanti ma qui non abbiamo situazioni tragicomiche estremizzate ma solo la terribile realtà, dove alla ricerca di una vita "speciale" (o la fuga da una mediocre) si sostituisce la consapevolezza di far parte del sistema in maniera non poi differente rispetto a quelli che vengono considerati banali e vuoti. E questa resa, dettata dalla comodità di una vita agiata e dalla paura di cambiare, può avere notevoli risvolti, come ci mostra la fantastica coppia Winslet-Di Caprio ( fortunatamente, qui del Titanic non c'è proprio niente).
Il voto al perfetto quadro psicologico dei protagonisti e dei comprimari (tra cui il folle Michael Shannon) è elevatissimo, peccato forse che alcune situazioni risultino ridondanti e la mancanza di avvenimenti "forti" fanno calare il coinvolgimento in alcuni frangenti. Ma d'altronde, questa è la realtà.
VincentVega1 06/02/2009 14:05:44 » Rispondi scusami quad ma questa non è la realtà. la realtà è the weatherman (giusto per citarne uno a caso), qui invece si arriva a situazioni al limite del verosimile e a scelte incomprensibili.
poi ripeto, per il resto è un gran bel film, soprattutto grazie ai due attori principali.
Lot 06/02/2009 14:09:51 » Rispondi Vincent, non ricordo quanti anni hai e non conosco la tua situazione familare (se vivi coi tuoi, lavori, convivi) ma ti assicuro che questa è la realtà, come puoi leggere anche da praticamente tutti gli altri commenti, e situazioni e scelte incomprensibili sinceramente non ne ho viste. Se ti capita recupera anche il libro che è + approfondito.
bhè guarda, sinceramente come sono stati descritti i due all'inizio del film, i dialoghi che si son visti quando si burlavano dell'altra coppia, l'enorme feeling fra la winslet e di caprio... e poi, tutto d'un tratto... lei va a scopare con il tizio di cui si burlava fino a poco fa conseguenza di una situazione a dir poco grottesca (e la frase "ti amo" che le dice, ma cosa ama?? manco la conosce, gli unici discorsi che ci ha fatto sono quelli insieme alla moglie a parlare di caz.zate).
poi il finale, con lei che se ne sta tutto il pomeriggio fra i boschi a pensare, pensare, e pensare, poi torna a casa, fa come se nulla fosse successo, e lui che le crede e se ne va felice salutandola dall'auto, ed ecco che lei opta per l'aborto.
situazioni estremizzate per me, non ha importanza la mia situazione (ho 24 anni, vivo con i miei e lavoro) per poter giudicare, ma come le cose siano state descritte dal regista (o dall'autore del libro, non so).
poi il personaggio del bravissimo shannon che sembra quasi preso da un film di Lynch per quanto sembra così fuori da ogni logica.
ho notato che è piaciuto a tutti e ho letto tutti i commenti, infatti sto cercando invano qualche scambio di opinioni, ma finora l'unica risposta l'ho ricevuta da te.
comunque prenderò pure il libro perchè sono curioso.
Beh, in realtà le due coppie credo si conoscessero bene, anche se i loro dialoghi all'interno del film sono ridotti. Riguardo al "ti amo" secondo me quella scena è fantastica: entrambi sono visibilmente alticci, e lei va con lui quando ormai è totalmente delusa da Frank. Però è una cosa istintiva, infatti quando lui dice "ti amo" (frase sicuramente alimentata anche dall'alcol, anche se non escludo provasse qualche sentimento) lei praticamente lo deride, sapendo benissimo che era solo, per dirlo in maniera poetica, una botta e via. Oltretutto, sia Frank sia April non è che vadano con due persone particolarmente affascinanti, sia dal punto di vista psicologico che fisico, come se dovessero solo "dimostrare" la loro libertà dagli schemi.
Riguardo al finale, lei è tranquilla semplicemente perchè ormai la decisione era già stata presa e quindi si era come liberata da un peso. Dal punto di vista della psicologia (ieri c'era una psicologa tra noi alla visione ed era entusiasta), questo film secondo me è veramente fantastico.
si, poteva benissimo essere considerata una frase in un momento particolare, se poi, a fine film, non si fosse ancora sottolineata la sua tristezza (come di una persona che ha perso la donna che amava) nel momento in cui lui esce di casa dopo aver parlato con i suoi nuovi vicini.
poi sinceramente della psicologa mi frega poco, due delle ragazze più stupide che conosca sono laureate in psicologia.
Guarda che in realtà tutto torna, quello che a te sembra non sensato è semplicemente il castello di carte e di ipocrisie che avevano creato (la loro intimità, il loro essere speciali...) che crolla sotto i colpi della 'normalità' e della mediocrità di lui, nei presupposti e negli intenti. L'altra coppia è il loro contraltare, sono fuori come F&A sono dentro e dentro vorrebbero essere come F&A sono fuori (scusa il giro di parole, spero sia chiaro), è in questo ribaltamento (pensa anche al discorso finale della bates) il punto debole, è qui che April va con l'altro per non pensare mentre lui le dichiara il suo amore. Quanto al bosco, lei non torna 'come se nulla fosse successo', torna conscia del fatto che il giocattolo si è definitivamente rotto e nulla sarà come prima, da qui la sua decisione finale.
Non critico per nulla il tuo punto di vista, penso che alcuni film abbiano impatti molto diversificati e generazionali, probabilmente tra qualche anno magari lo guarderai in modo diverso.
si guarda probabilmente è qualcosa del mio carattere che non riesce ad entrare in sintonia con questo film. il mio cinismo molte volte mi porta a valutare quello che vedo in maniera fredda e razionale e visto che sono l'unica voce fuori dal coro mi fa veramente piacere leggere le vostre risposte a riguardo e cercarne un confronto, anche se spesso sono portato a mettermi nei panni delle persone che vivono situazioni completamente diverse dalla mia.
cercherò di rifletterci sopra, magari riguardando il film (quando uscirà il dvd, visto che l'ho visionato in lingua originale e alcuni passi non sono stati chiarissimi) e leggendo il libro.
Ma non penso si tratti di cinismo, magari solo di esperienze pregresse e di sensibilità legate a queste. Se l'hai guardato in lingua originale spero il tuo inglese sia ottimo perché i dialoghi sono veramente fondamentali, se no magari recuperalo in italiano. Ciao!
quadruplo 06/02/2009 14:25:13 » Rispondi Rispondendo non spoilerando troppo,per esempio io non son andato a Parigi ma son venuto a Roma per motivi simili;).. Anch'io la vedo come Lot, posso assicurarti di conoscere una marea di persone cosi come le dipinge Mendes.
Poi nel mio commento ho tralasciato tutti i personaggi come la coppia di amici, Kathy Bates e marito, la segretaria, i colleghi di lavoro, il boss... Sono tutti estremamente reali e perfettamente conformi ad una logica di conformità delle persone.
VincentVega1 06/02/2009 14:35:10 » Rispondi ma infatti non discuto nello specifico di alcune scelte (quella di parigi tra l'altro è plausibilissima), ma dell'impronta che si è data all'intera vicenda.
per 1 ora e venti il film mi è piaciuto tantissimo, poi come puoi leggere nello spoiler di risposta a lot, sono accadute cose che per me sono inspiegabili, e seppur possa mettermi nei panni dei due protagonisti non riesco proprio a dargli delle giustificazioni.
poi non parliamo del matto che è messo lì, a mio modo di vedere, giusto per mantenere acceso il fuoco dell'anima del film (non ho letto il libro quindi non so se è stato inventato da mendes).
(kathy bates e marito invece li ho trovati moooolto stereotipati, ma mooolto moooolto, così come i colleghi e il boss).