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IN BRUGES - LA COSCIENZA DELL'ASSASSINO regia di Martin McDonagh

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7½ / 10  11/09/2008 10:34:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Questo “In Bruges” è davvero una lieta sorpresa,inizia come tanti altri film,con i due killer prezzolati costretti all’esilio forzato dopo un tragico errore e procede tralasciando l’azione e riducendola al minimo, per focalizzare l’attenzione sulle atmosfere ed i dialoghi.Ciò che ne esce è un film intelligente,divertente e drammatico allo stesso tempo,capace di mettere a nudo l’anima dei protagonisti e scavare con lucidità nella loro psiche.Martin McDonagh (che interpreta il turista canadese malmenato da uno dei due killer),premio Oscar nel 2006 con il cortometraggio “Six Shooter”, mostra grandi capacità nel tenere alta la tensione senza l’ausilio di particolari sotterfugi ma con il semplice ed azzeccato utilizzo di scambi di battutte mai banali e sempre in linea con una trama semplice ed al tempo stesso capace di virare nel grottesco senza esagerazioni.Qualche forzatura è riscontrabile,soprattutto nel finale,che rimane comunque geniale con l’omaggio a “Carlito’s way” ed un’ambientazione quasi onirica grazie alla presenza delle inquietanti figure del “Trittico del giudizio finale” di Hieronymus Bosch .Eccellenti i tre protagonisti con un Colin Farrel forse mai così in parte.
E’ indubbio che questa pellicola sia una ventata d’aria fresca in un panorama cinematografico che è sempre più il clone di se stesso,capace di offrire pellicole originali solo in rarissime occasioni.
Doverosa una citazione per la cittadina fiamminga di Bruges,che McDonagh utilizza in maniera mirabile facendo venir voglia di partire immediatamente per visitarla da cima a fondo.