Mizoguchi 7 / 10 05/04/2008 00:35:33 » Rispondi Un onesto film carcerario, in cui le figure secondarie sono più carismatiche dei protagonisti: abbiate pazienza ma Morgan Freeman è praticamente l'attore più ingiustificatamente idolatrato della storia, ma sinceramente è meglio Mastandrea, per spararne uno a caso... Se ne sta perennemente lì con quel suo sorrisetto filosofico, con l'aria saggia, in pace con se stesso; davvero non si digerisce... Comunque passando al film la regia è buona, regge la lunga durata, anche se credo (pur non avendolo letto) che il romanzo abbia dato del buon materiale su cui lavorare, sicuramente meno stucchevole ma allo stesso tempo meno originale de "il miglio verde". Diciamo che il film non va oltre il sette proprio per il problema che non propone nulla di nuovo in materia di film carcerario sia nei contenuti che nello stile... Il Siegel di "fuga da alcatraz" è lontano davvero, fuggito chissà dove, non ci resta che un fiore su uno scoglio...
julian 05/04/2008 19:33:09 » Rispondi Cavolo ma per te tutti sono sopravvalutati ? Eri tu che sostenevi l'incapacità di Al Pacino ?
wega 21/12/2008 23:22:23 » Rispondi Beh, a me non piace Volontè, ellòddetto!
onda 08/04/2008 13:07:14 » Rispondi Secondo me l'elemento nuovo sta nel personaggio di Robbins: una strana mescolanza di romanticismo e solido pragmatismo.
Mizoguchi 08/04/2008 14:05:16 » Rispondi eastwood in fuga da alcatraz è esattamente un misto tra romanticismo e solido pragmatismo
onda 08/04/2008 15:22:45 » Rispondi Beh si, però con sfumature diverse. Eastwood è molto più asciutto e non ce lo vedrei proprio nella scena del grammofono o nell'impegnarsi a scrivere lettere per la biblioteca o nell'aiutare il direttore negli affari sporchi per poi beffarlo. Comunque, non c'è dubbio che quello di Siegel sia un capovaloro, mentre questo è solo un buon film.
Mizoguchi 09/04/2008 09:47:33 » Rispondi hai ragione, in effetti però proprio sul romanticismo le ali della libertà fa un passo indietro.
di fuga da alcatraz ho molto apprezzato il ruolo che si riserva all'arte.
in effetti il lato romantico del film sta proprio nei personaggi che esprimono una qualche vocazione artistica, ovviamente repressa brutalmente dal direttore. Eastwood proprio rendendosi conto di questa assurda repressione usa proprio mezzi "artistici" (il trompe d'oeil, la scultura in carta pesta) per organizzare la fuga. Che questo aspetto non sia l'eco dell'eterno conflitto tra arte e potere? In cui "romanticamente" siegel attraverso eastwood prende le parti dell'arte?
harlan 11/05/2008 15:42:20 » Rispondi tra questo e fuga di alcatraz non c'è paragone!!! ne con la storia ne con l'interpretazione. non scherziamo. la storia di fuga da alcatraz è il racconto di una fuga! con a qualche sfumatura "artistica" se vogliamo chiamarla cosi... le ali della libertà è un intreccio di sentimenti: voglia di rivalsa, amicizia, giustizia.....la fuga è un mezzo per. la libertà di questi sentimenti........ in fuga da ALCATRAZ è solo fuga e come questa si è svolta. stop.