Supergiaf 7 / 10 04/10/2006 17:01:36 » Rispondi E' un buon film ma sempre in quel filone "minimalista" del nuovo cinema italiano.Lontano cioè dai fasti degli anni 60 e 70 "I soliti ignoti", "La dolce vita" ecc.Film cosi non torneranno piu'.Accontentiamoci allora di Nuovomondo.Pochi mezzi, attori sconosciuti, scenografia scarna probabilmente per gli scarsi mezzi a disposizione che oggi vanno tutti alle fiction TV.Comunque nel suo genere (il nuovo cinema minimalista italiano di oggi) è senza dubbio un buon film.Non un capolavoro come l'assurda media fa intravedere.
Tempesta 04/10/2006 18:11:49 » Rispondi ma perche' non pensi a commentare il film sensa preoccuparti della media che ha questa pellicola ! il solito che vota per abbasare la media basta date il vostro voto non fatevi coinvolgere dai commenti degli altri ! ciao
gerardo 04/10/2006 20:38:51 » Rispondi Mi spieghi che cos'è il minimalismo?
gerardo 05/10/2006 14:12:23 » Rispondi Tu devi avere un concetto alquanto singolare di "minimalismo". Altri ti hanno già risposto sul budget non basso e sugli attori sconosciuti del neorealismo e del grande cinema italiano del passato. Ma ti sembra semplice una scenografia spesso ricostruita nei teatri di posa (le navi), o 700 comparse al giorno?
Io avevo (e ho) un'altra idea sul minimalismo: dialoghi, azioni e ambientazioni quotidiani, tematiche di basso profilo e corto respiro. Ti sembra che una storia di emigrazione, viaggio e approdo in un nuovo mondo sia definibile come minimalista?
Edo 05/10/2006 11:36:15 » Rispondi Ma adesso non esagerare con una risposta altrettanto minimalista: di tutti e quattro i punti ti si può lasciar passare l'aspetto scenografico, ma inteso sempice nel senso dell'essenza. Il cinema minimalista è fatto di silenzi, di nonluoghi (o luoghi che rappresentano, nei buoni film minmalisti, altro), non azioni, ma lungi dall'essere minimalista per mancanza di ideee o di soldi: se poi in ITalia si fanno film minimalisti per mancanza di soldi è un altro discorso, ma la scelta minimalista è una scelta espressiva importante e forte: guarda tutto il cinema di Benvenuti, fortemente controccorrente, in ricerca dell'ESSENZIALE per esprimere il proprio messaggio. Poi che puaccia o no (a me ad esempio, non piace!) è un altro discorso, ma liquidare con questa rispota la dimanda relativa, è superficiale, senza offesa
andreapau 09/10/2006 11:52:29 » Rispondi dopo il tuo quarto d'ora di celebrità,raggiunto al solito con la provocazione gratuita e ghiotta per chi ha voglia di perdere tempo con una BESTIA IGNORANTE quale sei,si torna alla realtà caro SUPERTESTADIC:AZ:Z:O.la realtà è che non capisci nulla di nulla e faresti bene a tacere.contento di avre totalizzato trenta commenti?contento di esserti fatto sf.a.n.c.u.l.a.r.e da trenta utenti?sei un poveraccio,un mitomane ignorante
pivetes 04/10/2006 20:46:40 » Rispondi Ah bè, su questo ti dò ragione: film cosi non torneranno piu'. E aggiungo io: non ci sono più i sapori di una volta! Certo che si stava meglio prima...signora mia...
Marlon Brando 04/10/2006 22:03:37 » Rispondi Minimalista dovw? La scenografia è perfetta. Il budget del film è di 12 milioni di Euro e non è basso per un film così. E poi pensi che il vecchio cinema italiano (mi riferisco soprattutto al neorealismo) che tanto elogi utilizzasse attori famosi? Gli interpreti di Ladri di biciclette di De Sica sono Lamberto Maggiorani ed Enzo Staiola: grandi star per caso? Ne Il vangelo secondo Matteo di Pasolini vedi volti stranoti? Mah...
Supergiaf 04/10/2006 22:20:24 » Rispondi Nei film minimalisti di oggi ci sono poche comparse, non c'è il respiro ampio la presa diretta sulla società del neorealismo.In Nuovo Mondo dov'è la Sicilia?Quattro stamberghe e molti animali.Non c'è un villaggio, un paese, una strada.
Tempesta 04/10/2006 23:33:16 » Rispondi Per cortesia questa pellicola e un capolavoro , ma cosa sono queste sciocchezze che dici ? Il fatto stesso che non hanno fatto vedere neanche un grattacielo insomma la solita AMERICA che vediamo in ogni film . La semplicita' dell'ambientazione e degli attori fa di questo film un capolavoro !
pivetes 04/10/2006 23:44:40 » Rispondi ehmm...veramente l'"appunto" si riferiva all'affermazione di supergiaf che la sicilia di allora era davvero più animali che persone...gli ho dato 10 io pensa te...
Tempesta 05/10/2006 08:22:26 » Rispondi pivetes non era per te la mia risposta !
Edo 05/10/2006 11:40:32 » Rispondi "...la presa diretta sulla società...": capisco il concetto che onorevolmente volevi mostrare, ma la PRESA DIRETTA nel neorealismo nasce più come esigenza pratica che come stilema (anche se poi lo è diventato): durante la seconda guerra mondiale, con i teatri di posa bombardati e tutto il resto conseguente dalla guerra, fare il cinema per strada era l'unica maniera libera che si poteva avere. Appunto che poi ne sia nata una grandissima scuola, indubbio, ma attenzione...
gerardo 06/10/2006 11:10:06 » Rispondi Beh, non credo proprio che il Neorealismo sia nato per esigenze pratiche logistiche. Che le contingenze relative alla guerra abbiano avuto il loro peso posso pure capirlo, ma che siano state determinanti più delle esigenze ideologiche e narrative degli autori è una cosa che ti stai inventando ora. Quando esce "Ossessione" di Visconti, nel '42, primo film a cui si ascrive (piuttosto convenzionalmente) la nascita del neorealismo, l'Italia non era ancora devastata come nel '45. E con la caduta del fascismo, garante del conformismo borghese, esplode - letteralmente - l'esigenza di narrare tutto ciò che prima era nascosto, omesso, censurato, bandito. Tanto il cinema quanto la letteratura (e le arti in genere) attingono materia prima dal "basso", e quindi dalla strada. Tutta la memorialistica partigiana o di guerra ne è l'esempio più limpido: la realtà quotidiana, dura, sporca, violenta, l'esperienza diretta, non certo gli interni borghesi e asettici del cinema irregimentato, diventano soggetti troppo importanti per non essere narrati. Ed è questa una motivazione ben più urgente di fare cinema rispetto al problema della distruzione dei luoghi ad esso deputati. Senza contare il fatto che un autore come Visconti veniva dall'esperienza del decennio precedente come aiuto regista di Renoir, maestro del "realismo" francese...
Edo 06/10/2006 14:28:40 » Rispondi Hai reagione nel senso di contenuti, ma non sono d'accordo con te sul piano stilistico: vedi bene Ossessione quanto diverge visivamente e stilisticamente dai vari Roma città aperta, Ladri di biciclette, Paisà... Sono pienamente d'accordo sull'esigenza espressiva del contenuto, di parlare di un altro che non sia la borghesia, ma considera il fatto, che molte volte è una situazione sociale che porta a una risposta artistica: in questo intendo che, probabilmente se non ci fosse stata la guerra, non avremmo mai avuto il neorealismo quale conosciamo, e che se comunque la partenza è la voglia di grandi artisti di scrollarsi di dosso il sistema "irregimenato" parlando del "basso", la possibilità "ufficiale" di farlo è andato loro via via mancare, dovendo quindi "rinventare" un cinema con i nuovi mezzi. Causa ed effetto diventano così, amio avviso, nello stile visivo abbastanza uovo-gallina.
badovino 06/10/2006 00:21:14 » Rispondi Scusami ma secondo me non hai capito qual'è il punto......l'intento non era mica di far vedere la Sicilia e l'Etna e i limoni e i mafiosi...o far vedere le città siciliane dell'epoca....l'intento era innazitutto un porre immagini di un qualsiasi paesello italiano di inizio novecento...povero...bucolico....e soprattutto, ricordandoci che il film si chiama NUOVOMONDO e non SICILIA, si pone l'accento sulla partenza...sul lasciare i luoghi natii, la patria, l'intento è anche quello di mostrare come sia stato difficile lasciare quattro stamberghe e molti animali( come dici tu!) e partire verso l'ignoto. Riflettici...e pensa un pò se davvero sarebbe stato il caso di dilungarsi su riprese inutili. Infine...ricorda che il Neorealismo è finito...quell'epoca è finita...e non mi sembra il caso di scomodare film e registi del calibro di Fellini e della sua dOLCE vITA... Ciao e se vuoi rispondimi
suzuki71 05/10/2006 09:36:44 » Rispondi ragazzi...stiamo a parlare con uno che ha messo 1 a brokeback mountains....! (Il mio è un commento da *******tto, lo so...)
Tempesta 05/10/2006 09:46:40 » Rispondi grande suzuki non ci avevo fatto caso ! allora non ci perdo piu' tempo con questo individuo ! ciao !
Edo 05/10/2006 11:43:25 » Rispondi Broken back mountains... ci avete mai fatto caso al piccolo gioco di parole, pur esistendo quelle montagne?
Tempesta 05/10/2006 11:58:50 » Rispondi si un bel gioco di parole !
Caio 05/10/2006 17:49:39 » Rispondi Brockeback...(rotto-dietro)....ahahahhahhahah. Cmq a parte gli scherzi non capisco perchè bisogna attribuire ad un film stupendo come nuovomondo la responsabilità della rinascita del cinema italiano e bla bla bla...è un capolavoro ma converrete con me che è un film difficilmente apprezzabile all'estero (per via del dialetto che costituisce un elemento portante del film) e della cultura italiana che è molto "particolare". L'industria cinematografica italiana non avrà mai un rilancio finchè non impareremo ad affiancare al cinema così detto "d'autore" il cinema di genere cimentandoci egregiamente con tutti i generi, dal thriller, all'horror, al poliziesco, all'avventura, al musical...e no n ditemi che manuale d'amore è il meglio che sappiamo fare per far ridere vi prego!!!
Edo 06/10/2006 14:36:30 » Rispondi Sono due cose che viaggiano veramenmte distanti fra loro, a mio avviso. Nel senso che, sono d'accordo con te che ci vuole un rilancio nuovo del genere, ma senza assolutamente tornare a quello stile "trash" anni settanta: i MAnertti Bros ne sono un esempio, e infatti il loro genere non funziona seall'interno della loro nicchia. Devi considerare che all'estero, a differenza nostra e pochi altri, tutti i filkm passano in lingua originalöe con i sottotitoli, quindi a nulla importa loro che sia dialetto, italiano o russo: sono adesso appena tornato dal cinema (sono a Helsinki) e ho visto il nuovo fiulm di Jet Li "Fearless" , proiettato in originale (cinese o mandarino o cantonese, ora non sò...), con i sottotitoli in finlandese e svedese: pensi che al pubblico iomportasse se appunto era cinese, mandarino o cantonese? Il fatto è che, se noi ci mettessimo a fare un film di fantascenza, crescerebbe magari solo il mercato ointerno, perchè a fare i film di fantascenza ci sono ga gli americani , e lo fanno con budget che noi mai e poi mai potremmo permetterci E' giusto però riniziare a fare film di fantascenza, ma a modo nostro: hai mai visto quel capolavoro di "La decima vettima" con Mas*****nni? Sono d'accordo con te sulla pochezzaq e semplicità del nostro cinema, che va affrontato con film più coraggiosi, mi fintanto che le produzioni italiane riescono a produrre i film solo grazie ai finanziamenti dello stato, quello che potremmo avere è quello che stiamo vedendo, fatte appunto rare eccezioni
kowalsky 06/10/2006 21:16:57 » Rispondi Beh gerardo ha fatto luce su un dilemma reale (un dilemma che non esiste in fondo)... non condivido affatto i discorsi sulla pochezza del nostro cinema, non direi che i francesi o gli americani fanno "solo" grandi film, anzi, ma è un discorso vecchio che non voglio affrontare
Supergiaf 07/10/2006 17:08:19 » Rispondi Ho dato a suo tempo 1 a quel film "Broken backs mountains" che alla dine con mia soddisfazione non vinse l'oscar, per il suo osceno contenuto di esaltazione della sodomia.Un fil avvilente per chi l'ha girato e diretto.
Tempesta 07/10/2006 19:33:38 » Rispondi il fatto che utilizzi il termine sodomia invece di omosessuoalita' mi dice gia' tutto sulla tua patetica ignoranza . Sei solo una persona povera e limitata .
Supergiaf 08/10/2006 21:55:01 » Rispondi sodomia e omosessualità sono sinonimi in tutti i vocabolari del Regno!
amterme63 11/10/2006 19:54:51 » Rispondi Guarda che il Regno è finito nel 1946. Forse sei rimasto a quella data.
edo88 08/10/2006 16:45:15 » Rispondi Ommioddio che pena.
Tempesta 09/10/2006 12:01:15 » Rispondi mi fate davvero pena , pervertiti malati che non siete altro 1
maremare 09/10/2006 22:40:13 » Rispondi ecciai raggione ciai, al tizio sopra, poi, goebbels gli fa na pippa
Tempesta 09/10/2006 12:01:31 » Rispondi mi fate davvero pena , pervertiti malati che non siete altro
Edo 07/10/2006 21:26:01 » Rispondi Condivido appieno: i fatto reale in Italia è un fatto legato all'Elite cinematografara. Nel senso che se prendiamo realmente le case di produzione in grado di sopportare sulle proprie spalle il costo di un film, beh, ne abbiamo (ora che non c'è più Cecchi Gori) diciamo 4: Cattleya, Rai Cinema, Medusa e Fandango, più qualche piccolo indipendendtissimo controcorrente tipo Arcopinto, Massa... il resto si deve appoggiare all'assistenzialismo statale che, per opere prime e seconde, da veramente un nulla (3 sessioni annue con circa 8 film per sessione, con un budget massimo di 700.000 euro...) Questo è un grande problema perchè al di là appunto delle grosse produzioni che stanno dentro ilo loro giro, per giovani cineasti e viqa dicendo diventa una lotta al massacro... Ma ovvio, non è il solo problema, ma comunue questo è un grosso problema