pippo 9 / 10 02/03/2006 13:29:32 » Rispondi E' da tanto tempo che non scrivo un commento su questo sito, ma stavolta il film lo merita davvero. Non tanto per ciascuna delle parti di cui è composta (la parte politica, la parte "poliziottesca", la parte sentimentale e la parte visionaria) ma per l'insieme, che è davvero di valore. La regia è assolutamente personale, moderna ma non invadente, originale ma non inutilmente autoriale, ed è cinematografica 100% (le inquadrature "televisive", sinceramente, si contano sulle dita di una mano). Oltre all'ottima storia di base ci sono un paio di "Soavi-touch" di grande livello (per esempio la scena visionaria nel sexy club, oppure quella dell'attesa sulla poltrona, prima di uscire di casa per andare ad incontrare Placido); tutti recitano a dovere e non c'è neanche un calo di tensione. Plauso anche sull'uso eccellente delle musiche, quantità giusta al momento giusto.
Bravo Soavi, che è riuscito a fare un film assolutamente italiano, ma con un linguaggio più originale del solito, con la giusta cattiveria e mescolando povertà ed eleganza di stile.
Raff.x 02/03/2006 19:15:26 » Rispondi Addirittura 9? Hai sbagliato numero o vuoi tirar su la media a tutti i costi? Se questa fiction è da 9, in una scala da 0 a 10 quanto valgono film quali (cito i primi che mi vengono in mente) Pulp Fiction o C'era una volta in America? Forse 150... :-)
Serlon 03/03/2006 07:44:45 » Rispondi Trovo molto più equilibrato il commento e il voto di Pippo del tuo, sinceramente
Raff.x 03/03/2006 17:55:11 » Rispondi Trovo il mio commento abbastanza equilibrato: bella e cinica la storia e bella interpretazione di Placido. Film con alti e bassi con regia e interpretazione così così... Non oltre la sufficienza: voto: 6! :-)
pippo 03/03/2006 11:39:10 » Rispondi Se si dovesse giudicare ogni film rispetto alla totalità dei film in circolazione, passati e futuri, ci vorrebbe sul serio un criterio di votazione da 0 a 150! Il film di Soavi, comparato con altri film del suo genere, con altri registi del suo livello ( che diavolo c'entra Sergio Leone?) secondo me è meritevole, utilizza un linguaggio visivo in parte inedito e, sempre secondo me, distante da quello delle fiction. D'altronde se avessimo tutti la stessa opinione a che servirebbe questo sito? :-)
pippo 03/03/2006 11:40:31 » Rispondi P.S. Tu metteresti 6 ad un universitario che studia fisica solo perchè 10 se lo merita Einstein? ;-)
Raff.x 03/03/2006 17:52:24 » Rispondi Beh... un universitario che studia fisica viene valutato sulla sua preparazione su un certo programma di studio, non in base alle scoperte che fanno progredire lo scibile umano! In base alla sua preparazione su quel programma viene valutato da 1 a 10 (o da 18 a 30).
In questo sito i film non sono classificati per categoria (università / premi nobel - film normali / film eccezionali); per questo motivo, Soavi e Leone stanno nella stessa barca e l'unica modalità per dare un voto obiettivo è basarsi sulle indicazioni di voto suggerite:
1 - Il peggiore, evitatelo a tutti i costi
10 - Un capolavoro, andate a vederlo subito!
con tutte le gradazioni intermedie. Certo si può agire secondo una classificazione relativa (agli altri film) o generale (rispetto a tutti gli altri). Poi però la top25 è calcolata sulla media dei voti e non vi è più distinzione fra Soavi e Leone. Ma questo per noi è solo un gioco! :-)
Raff.x 03/03/2006 18:06:22 » Rispondi Ovviamente qui stiamo parlando di come votare; la diversità di gradimento e giudizio accordato al film è un'altra faccenda: su questo è normale e sacrosanto non essere tutti d'accordo. :-)
Delfina 05/03/2006 15:53:41 » Rispondi Ma i meriti del film sono soprattutto quelli del romanzo di Carlotto!
è praticamente uguale, anche la sceneggiatura prende molte frasi dal romanzo. Forse è la trasposizione di un libro in assoluto più fedele che ho mai visto... nessuno di voi qui ha letto il romanzo ("Arrivederci amore ciao", ed. E/O, Roma)?
pippo 06/03/2006 20:03:10 » Rispondi Di certo ci sono i meriti del romanzo, assolutamente. Però è anche vero che scrittura e cinema sono due generi di arte molto diversi, nel senso che la "traduzione" di un libro in prodotto cinematografico non è una traduzione automatica. Ci vuole abilità per selezionare gli eventi focali ( e metterli anche in un ordine spesso diverso da quello del romanzo d'origin), e molta sapienza nel trasferire soprattutto il "sapore" del romanzo nel film. Questo è il motivo per cui a volte da un romanzo eccellente viene fuori una pellicola pessima. Quindi, nonostante la fantastica trama di Carlotto , va evidenziato il fatto che la conversione in immagini non ha perso nulla, e il merito è tutto di Soavi e company, in questo caso.