caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

RADIO DAYS regia di Woody Allen

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
stratoZ     8 / 10  22/12/2025 20:19:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Bellissima epopea nostalgica di Woody, come già sottolineato da molti, considerabile il suo personalissimo "Amarcord", opera nel quale il regista ci porta nella vita delle famiglie newyorkesi a cavallo tra gli anni trenta e quaranta, narrando la storia della sua gioventù con un film particolarmente edulcorato, esattamente come aveva fatto Fellini una quindicina di anni prima, nella quale tramite una struttura episodica si alternano una grossa varietà di personaggi sopra le righe, mi è piaciuto molto il suo scandire il tempo tramite gli avvenimenti noti, i pochi anni che passano nella storia, spesso accompagnati dalla voce alla radio, considerabile onnipresente nel film, vengono contestualizzati a livello temporale dallo specifico evento, basti vedere quella bellissima scena della zia perennemente zitella che esce con un uomo che sembra interessarle e vi è "La guerra dei mondi" di Orson Welles alla radio, che lo fa scappare a gambe levate per paura dei marziani, o ancora, l'opportunità persa da Sally per colpa dell'attacco a Pearl Harbour, che farà interrompere la trasmissione radiofonica in cui stava per esordire, fino ad arrivare alla scena del capodanno, in quel finale nel 1944, momento di estrema nostalgia, momento di festa e speranza per il futuro, nel quale l'umile famiglia del protagonista ascolta gli altri, quelli benestanti, che festeggiano nei locali di lusso bevendo champagne, sognando quella vita, ma essendo comunque grati per quello che hanno.

La lente di Woody pone questo sguardo tenero, che alterna una componente comica a quella affettiva nella descrizione di questi personaggi che popolano la pellicola, dai genitori, spesso insicuri della modalità con cui crescere il figlio, ma che mostrano una simpaticissima ingenuità ed un affetto immenso, allo zio che porta ogni giorno pesce, al punto che non ne possono più vedere, passando per la zia ed i vari compagni che si alternano nel corso della pellicola, fino ad addirittura le star della radio, idealizzate dagli ascoltatori ma con diversi gossip e scheletri nell'armadio che la voce narrante di Woody si diverte a raccontare, l'insieme riesce a dare un quadro grottesco e benevolente, dell'America del periodo, quella a cavallo della Seconda Guerra Mondiale, tra incertezze ed un nascente show business che stava spopolando, tra la paura di venti provenienti dall'europa, come il nazismo ed il comunismo e una società iper consumistica che stava prendendo velocemente piede, e sono molto belline le scene riguardanti proprio questi spot, con quella musichetta vintage ed il gingle accattivante, così come il forte umorismo che caratterizza buona parte degli episodi, a partire dalla stessa scena iniziale, dei ladri che mentre svaligiano l'appartamento vincono un sacco di soldi in un quiz a premi radiofonico, per aver risposto accidentalmente al telefono, allo zio che va a fare polemica con i vicini comunisti per la radio accesa e ne torna schierato dalla loro parte, o ancora, le simpatiche sequenze tra Sally ed il gangster italoamericano che la porta dalla mamma prima di doverla fare fuori, con la tipica accoglienza macchiettistica italiana, venendole offerto un botto da mangiare, tra peperoni e gamberetti, finendo per scoprire era una delle sue vicine di casa, alternando saltuariamente il registro con momenti ben più drammatici, come l'episodio della bambina nel pozzo narrato come sempre dalla radio.

Molto carino anche a livello visivo, con colori vividi e tendenti al caldo, tra gli interni umili delle dimore di queste modeste ma gioiose famiglie ed alcuni lussuosi locali che stregano il piccolo protagonista, come lo stesso cinema - altro elemento in comune con "Amarcord" ed il suo famoso Fulgor - o i tetti della New York del periodo tra luci e grandi grattacieli, estremamente coinvolgente emotivamente, una perla di nostalgia che ho apprezzato tantissimo.