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IL MASSACRO DEL GIORNO DI SAN VALENTINO regia di Roger Corman

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stratoZ     6 / 10  13/12/2025 12:40:10 » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Corman si era appena lasciato alle spalle la prolifica trasposizione di racconti di Poe che sarebbe passata alla storia del genere horror, in questa breve svolta della sua carriera da regista, torna in un'epoca a lui tanto cara, quella della grande depressione americana, caratterizzata dal proibizionismo ed il dilagare di criminalità, già rappresentata in "Machine Gun Kelly" di quasi dieci anni prima e che continuerà nell'ottimo "Bloody mama" di tre anni dopo, "St. Valentine's day massacre" è un gangster movie di discreta fattura, che tuttavia mi ha lasciato un po' freddo, probabilmente per lo stile fin troppo documentaristico che Corman impone alla pellicola, avvicinandosi di più ad un mero diario dei fatti antecedenti alla famosa strage, che ad un'opera di finzione, ogni personaggio introdotto viene subito classificato, nome, cognome, mestiere ed eventuali aneddoti sulla sua vita, di alcuni viene detta anche la data di morte e la modalità, interessante per lo spettatore curioso, ma stilisticamente fin troppo didascalico, detto questo, è comunque un film dignitoso, nel suo incedere velocemente introducendo il contesto del tempo tramite una miriade di personaggi, anche se principalmente la narrazione ruota attorno ad Al Capone, interpretato dal grande Jason Robards ed al suo acerrimo nemico, Bugs Moran, riservando allo spettatore fin da subito delle scene particolarmente violente, la stessa introduzione con i due sicari che arrivano ad intimidire il barista contiene in nuce una certa violenza psicologica che indispettisce lo spettatore, ma è tramite svariati flashback, utili per comprendere i retroscena, che Corman finalmente mostra un po' di sangue, paradossalmente, più di quanto ne abbia mostrato negli horror, e lo dico con accezione positiva.

Discreta parte centrale, di natura prettamente narrativa, che mostra il braccio di ferro tra i due criminali, con una terza parte, quella di Aiello, che sarà un grosso motivo di discordia, ed il coinvolgimento di svariati personaggi esterni che vivono sempre al limite della legalità, detonando in delle ottime sequenze finali, come il massacro vero e proprio ma anche l'agguato con la mazza da baseball ai due traditori di Al Capone.

Nel complesso, interessante sotto il punto di vista prettamente di report storico, meno nella messa in scena, che ho trovato dignitosa ma non eccezionale, una sufficienza se la merita.