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EDDINGTON regia di Ari Aster

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stratoZ     5 / 10  18/11/2025 17:20:13 » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Devo dire che nel complesso ne sono uscito abbastanza deluso, la prima volta che mi capita questa sensazione con Ari Aster, "Eddington" è un film che ho trovato estremamente ambizioso ma raramente centrato, un'opera semicorale che si perde nei meandri dei numerosi argomenti che vuole trattare, un mosaico di tematiche contemporanee che al suo interno contiene pochi contenuti, se non qualche ovvietà già ampiamente ribadita, un caos voluto che continua ad introdurre sottotrame e raramente le approfondisce, deflagrando in una parte finale in cui vuole forzatamente far tornare tutto, spazia tra tutti i possibili paradossi dell'America di oggi, ma anche sulle reminiscenze del passato, tra covid, razzismo, violenza, salute mentale, tecnologia, capitalismo, una lista che potrebbe diventare infinita se solo mi impegnassi un po' di più a stilarla, ma nel complesso, mi è rimasto pochissimo, se non una storia particolarmente tediosa, che diciamocelo, poteva essere tagliuzzata di intere parti senza particolari conseguenze, il tutto, è di certo non esaltato da una regia di Aster particolarmente spenta, che si impantana dietro alla narrazione e fa emergere qualche momento più interessante solo nella seconda parte, quella in cui inevitabilmente la violenza fa capolino sull'intera vicenda, ma rimangono episodi isolati all'interno di un mosaico blando e con una capacità analitica deficitaria.
Delle discrete interpretazioni, con Phoenix che fa da mattatore, stando su una linea di macchiettismo ancora accettabile, Emma Stone che ho trovato particolarmente sprecata e Pascal adatto al suo ruolo di facciata.

Una commedia nera, con elementi thriller e l'ambientazione western che spara a zero su un range ideologico ampissimo, dagli evidenti riferimenti ai MAGA, alla cultura woke, dal complottismo da internet alle amministrazioni sempre più invischiate con gli interessi dei privati più ricchi, dalle forze dell'ordine alla moltitudine di correnti anticonvenzionali che vengono a crearsi in questa particolare era di instabilità, ma non dice mai nulla di più di quello di cui posso parlare tranquillamente al pub in una serata tra amici.