76mm 6 / 10 13/11/2025 11:01:02 » Rispondi La pellicola resta interessante fino a quando c'è in scena il personaggio della Massari. Su quello yacht con tutti quei borghesotti in crisi ed annoiati dalla vita si poteva intavolare un "jeu de massacre" antesignano di Polanski (che infatti lo farà 2 anni dopo, con il suo film d'esordio). Antonioni invece sceglie un'altra strada, dando avvio alla cosiddetta trilogia dell'incomunicabilità, termine che non ho mai capito se faccia riferimento al rapporto fra i suoi personaggi o a quello fra i suoi film e lo spettatore. Alcune intuizioni, va dato atto, sono davvero molto buone, in primis quella di far sparire la protagonista dopo mezz'ora (come il coevo Psyco) e di non fornire alcuna spiegazione sulla sua sparizione (si dice che la produzione obbligò Antonioni a girare una scena con il corpo della Massari ritrovato in mare, che lui girò ma fortunatamente non montò). Innovativa anche l'idea di proporre un personaggio femminile nuovo, lontano dallo stereotipo delle dive italiane dell'epoca, con uno sguardo finalmente attivo e desiderante e non più solo oggetto passivo dello sguardo desiderante maschile. Tutto il resto è noia (e stile).