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IL GIGLIO NERO regia di Mervin LeRoy

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stratoZ     7½ / 10  03/11/2025 12:46:39 » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Buonissimo film di LeRoy, che diventerà un punto di riferimento del cinema dell'orrore in futuro, visto che è uno dei primi a proporre l'archetipo della bambina malefica, il film che presenta un impianto prettamente teatrale, ha il merito di riuscire a mantenere la suspense costante per buona parte della durata, il personaggio della bambina, angelico nei tratti, maligno nell'essenza, riesce ad essere un'ingombrante presenza, un vero e proprio male atavico che crea uno dei dilemmi più forti, con la madre che si ritrova costretta a scegliere tra l'amore per la figlia ed il dover eliminare questo male prima che causi altri grossi problemi, la narrazione presenta un crescendo esponenziale di questa scomoda sensazione di aver a che fare con un essere malefico, partendo da una situazione apparentemente innocua, che potrebbe essere la classica scaramuccia bambinesca, in cui vi è un po' di gelosia di fondo nei confronti del compagnetto che ha vinto la medaglia al posto suo, ma che si evolve come una vera e propria rappresentazione di un animo nero, mangiato dall'invidia e dalla cupidigia, una cattiveria intrinseca impossibile da estirpare, ed è efficacissimo il modo in cui emerge di fronte allo spettatore, non tramite metodi brutali, ma con un linguaggio bambinesco, con frasi dette per gioco, con simpatiche prese in giro degli adulti che poi si ritroveranno ad affrontare una realtà molto peggiore di quella supposta, il contrasto tra quest'innocenza bambinesca e la scabrosità della vicenda è disturbante quanto inquietante.

La seconda parte, nel quale avvengono delle importanti rivelazioni sull'origine della bambina e la provenienza del male, presenta degli ottimi momenti, come l'incendio causato dalla stessa per far fuori il maggiordomo della famiglia che aveva scoperto le sue terribili colpe, fino ad un pre finale meraviglioso, nero e dall'intensissima drammaticità, vero che il finalissimo è un po' una toppa della produzione per rimettere forzatamente le cose apposto, come d'altronde era abitudine per quegli anni, ma non rovina un film che nel complesso risulta teso, inquietante e logorante, un horror colmo di dramma, con delle splendide interpretazioni da Nancy Kelly nel ruolo della madre, che raggiunge delle vette di pathos notevoli nella seconda parte, alla stessa Patty McCormack, nel suo continuo fare i capricci, nel suo aspetto innocente quanto nel suo essere malvagia.

Gran bel film.