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L'ISOLA DEGLI ZOMBIES regia di Victor Halperin

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stratoZ     8 / 10  31/10/2025 19:09:37 » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Bellissimo horror a tema zombie, considerato il primissimo film ad entrare nel sottogenere, prendendo spunto dalle leggende e dal folklore di Haiti, una concezione ancora lontana dalla rivoluzione che attuerà Romero con quel film che sappiamo tutti, "White zombie" mostra l'orrore alle sue origini, tramite il pretesto di questa coppietta che vola ad Haiti per sposarsi e la gelosia di questo albergatore del luogo, pronto a tutto pur di riuscire a sposare la donna, al punto da rivolgersi a questo stregone vudù che organizza il malefico piano, causando la morte della donna e trasformandola a sua volta in uno zombie, che attenzione, presenta caratteristiche abbastanza diverse a quelle a cui siamo abituati oggi, non è un semplice essere che ti insegue per mangiarti il cervello, è molto vicino alla concezione di un burattino catatonico che obbedisce agli ordini di questo maestro, che come si vede più volte nella pellicola ha un vero e proprio esercito al suo servizio, tra zombie di seconda fascia che fanno lavori manuali per produrre beni di prima necessità - ci ho visto un attimo di critica imperialista, ma probabilmente non era lo scopo principale del film - che figure prestigiose, tra cui nemici dello stesso, passate a combattere per lui una volta che li ha come ipnotizzati in questo stato di sonno permanente.

Il film, nella sua breve durata, mostra una serie di scene di altissimo valore, a partire dall'inquietante inizio che si pone come una sorta di oscuro presagio sul destino della coppia, l'iniziale incontro col maestro stesso e quella terrificante inquadratura degli occhi indemoniati, con una splendida dissolvenza, momento registicamente molto suggestivo, o ancora le sagome di questi morti viventi che camminano sulla collina al buio, creando una certa angoscia, arrivando ad una parte finale, quella ambientata nel gotico castello del maestro vudù, dove la tensione aumenta incredibilmente, sia sul versante emotivo, con il protagonista disperato per la perdita della nuova moglie, che in uno stato straziante prova a salvare da un terribile destino, sia per quanto riguarda la costante sensazione di pericolo con cui si viene a contatto, l'onnipotenza del maestro che sembra riuscire a controllare ogni cosa, l'incedere lento degli zombie che circondando i personaggi lasciandoli come senza via d'uscita, causando le sensazioni più claustrofobiche, momenti anche onirici, come lo splendido split screen tra il protagonista che arriva quasi moribondo alla scogliera e l'amata che si affaccia dal balcone del castello, ma la regia regala tanti bei momenti, ancora mi viene in mente l'inquadratura quando viene riesumato il corpo della donna, con la camera all'interno del lo**** funebre, a rimarcare un po' questa sadica claustrofobia che si viene a creare, è un regia parecchio virtuosa considerati i tempi e ne risulta un film suggestivo, che propone un ottimo livello di bellezza formale, oltre al riconoscimento di essere il pioniere degli zombie movie, ed ovviamente, come in molti horror del periodo, vi è quel gran mattacchione di Bela Lugosi, tenebroso come al solito nel suo ruolo di maestro vuvù.

Grandissimo film.