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DERANGED regia di Alan Ormsby, Jeff Gillen

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stratoZ     7 / 10  28/10/2025 14:53:12 » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Interessante horror che narra in maniera quasi documentaristica la storia del serial killer più famoso del cinema, seppur cambiando il nome, è palese si tratti di Ed Gein, questo film curiosamente uscito lo stesso anno di "Texas Chainsaw Massacre" si dedica più all'approfondimento psicologico del personaggio, mostrando dettagliatamente l'insorgere delle sue tare mentali, il background del vissuto, col morboso rapporto con la madre che lascerà un segno permanente nella sua psiche, in molti aspetti vi è pure l'influenza di "Psycho", ed una delle scene in cui lui si mette i vestiti e la parrucca della madre ne è forse il momento più emblematico, ma in ogni caso il film riesce a distinguersi dai monumenti appena citati e propone una visione tutta sua, dal rapporto necrofilo, scaturito dall'estrema mancanza della madre, in senso fisico, col protagonista che diventa presto un profanatore di tombe e cerca di mantenere sempre il corpo della madre in uno stato decente, prendendo anche pezzi da altri cadaveri profanati, al successivo rapporto con le donne, dalle quali la madre aveva raccomandato di stare alla larga.

Se la prima parte si dedica a creare quest'atmosfera macabra e marcia, in cui lo spettatore quasi sente la puzza di morto che vi è in quella casa, la seconda parte, in cui iniziano ad esserci gli omicidi, diventa un vero e proprio slasher, anche parecchio efficace nel gestire la tensione, il protagonista, adattissimo al ruolo, è incredibilmente bravo nel far trasparire la sua condizione di bravo ragazzo con qualche problemino, ma apparentemente innocuo agli occhi del resto della popolazione, attuando dei piani da persona insospettabile, come tutta la vicenda riguardante la cameriera del bar di cui si è infatuato, che riesce a mantenere una tensione costante, grazie alla tecnica di informare lo spettatore prima dei personaggi, creando un mix di inquietudine e schifo, d'altronde la scena della festicciola in cui prendono il the con tutti i cadaveri è un'apoteosi di ribrezzo, ma il film riesce anche a variare tanto il suo registro, presentando diversi momenti ironici, come l'incontro con la donna in sovrappeso che la madre aveva raccomandato al protagonista e tutta la sequenza riguardante la seduta spiritica che prende dei connotati particolarmente dissacranti.

Nel complesso, è un buon film, in cui l'umile messa in scena funziona bene, sia grazie all'ottima interpretazione del protagonista che alla ricostruzione scenica di questa vetusta dimora colma di morte e necrofilia, macabro, inquietante, teso, ma anche con un buon approfondimento psicologico, niente male.