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OPERAZIONE TERRORE regia di Blake Edwards

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stratoZ     7 / 10  30/09/2025 16:27:04 » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Il buon Blake Edwards ci ha abituato a tante commedie, e qualche raro film drammatico, il film in questione invece mostra come l'autore sia capace anche di muoversi benissimo in un ambito diametralmente opposto a quello a cui ha abituato gli spettatori, "Experiment in terror" è un buon thriller, che prende spunto sia dal noir che dal poliziesco, specie di matrice francese, ma non solo, con una componente visiva particolarmente appagante, la fotografia impone questo bianco e nero contrastato che dona un immenso fascino alla pellicola, fin dalla prima splendida sequenza il cui il criminale minaccia la protagonista, con quell'illuminazione divisiva che mette in risalto il contrasto tra l'ombra sul viso del criminale e la luce sul volto della protagonista, una trovata semplice - e neanche troppo originale - che funziona bene a livello semantico, chiarendo già la natura del film, ma Edwards è abile anche registicamente, nell'imporre questa suspense costante, l'asma da cui è affetto il villain è un elemento che contribuisce a creare una certa inquietudine, una sorta di avviso dell'arrivo dei problemi che mette subito all'erta uno spettatore e dei personaggi che sembrano non trovare mai un attimo di pace, fin dalle prime sequenze nella casa della protagonista, la quale lascia il collegamento telefonico aperto con l'FBI, in caso si trovasse in pericolo, viene valorizzato questo spirito di costante preoccupazione, che non lascia più tregua a nessuno.

Ma vi sono anche altri elementi a valorizzare l'opera, basti vedere l'ottima colonna sonora di Mancini, che alterna qualche improvvisazione jazzata che può ricordare i classici noir e polizieschi ad inquietanti melodie simili al carillon, mi viene in mente la splendida scena nello studio della scultrice, in cui l'inquietudine e la tensione salgono alle stelle, con tutte quelle sculture umane particolarmente creepy ed il killer che si può mimetizzare con esse.

La seconda parte prende le sembianze di un vero e proprio poliziesco, nel quale la figura dell'ispettore dell'FBI, interpretato dal buon Glenn Ford, compare molto più frequentemente ed ingaggia una vera e propria caccia all'uomo con questo killer che sembra sparire costantemente nel nulla senza lasciare traccia, avendo anche buone impennate di suspense nei momenti riguardanti la banca e la rapina da compiere, fino ad arrivare alla sequenza allo stadio di baseball, altro momento iconico del film che regala un finale al cardiopalma.