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VICTOR VICTORIA regia di Blake Edwards

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stratoZ     8 / 10  24/09/2025 15:32:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Bellissima commedia di Edwards, forse l'ultima a livelli così alti, una commedia degli equivoci elegante e garbata, che diverte ma soprattutto ironizza sui paradossi della mascolinità, con un fare di scherno dai tratti dissacranti, curioso ed anche emblematico il fatto che sia stata realizzato all'alba di quello che è il decennio per eccellenza dell'esaltazione di questa mascolinità - Stallone, Schwarzenegger e compagnia bella docet. -, quest'opera parte da un soggetto geniale, quello di una donna, cantante dotata ma fino a quel momento incapace di ottenere successo, che per ottenere una parte si finge un uomo che si finge una donna, da qui una grande popolarità che la porterà a riproporre il personaggio più volte, ma il cuore del film è la storia d'amore col ricco imprenditore, King Machard, che diviene un elemento di forte riflessione.

Prima di tutto la sceneggiatura evidenzia la componente di curiosità che alimenta l'attrazione, King è affascinato da Victoria, sapendo tuttavia che è un uomo, ma la femminilità del soggetto lo fa costantemente dubitare, è questo dubbio instillato che porta l'imprenditore ad avvicinarsi sempre di più a Victoria, fino al momento in cui la bacia pur pensando che è un uomo, elemento che mostra quanto l'attrazione non dipenda da una banale schematizzazione dei generi, da lì in poi, la narrazione si diverte a scardinare tanti paradossi della società del tempo - ma estremamente attuali ancora oggi -, dalla stessa difficoltà di King nell'intrattenere una relazione con una donna che però gli altri credono sia un uomo, non volendo essere preso per omosessuale, al coming out della sua guardia del corpo che si sente libero di dichiarare i suoi gusti sessuali una volta che una persona di prestigio come King fa lo stesso, o ancora, la vicenda riguardante la mafia, che collabora con King in alcuni affari, che vuole tagliare i ponti con l'imprenditore perché pensano sia omosessuale, che genera la splendida frase di Toddy "Kill him, but mustn't kiss him."

E poi c'è tutta la componente comica che è splendida, giocando costantemente con questi equivoci, spesso sessuali, senza mai scadere nel volgare, basti vedere la scena in cui King sfida a boxe il campione francese dei pesi medi senza saperlo, o la bellissima scena al ristorante in cui Toddy e Victoria vogliono evitare di pagare il conto mettendo uno scarafaggio nell'insalata, i tanti intermezzi musicali con tanti pezzi del varietà, cantati sia da Victoria che da Toddy, la scena dell'investigatore privato che si intrufola nella camera da letto di Victoria, nascondendosi sotto il letto e nei posti più strani, che mi è sembrata palesemente un'autocitazione di Edwards alla sua Pantera Rosa, la scena in cui Victoria rivela la sua identità a Norma, ex amante di King, e norma mentre si sta spogliando le dice almeno di chiudere a chiave, una serie di gag di altissimo livello, che divertono e fanno riflettere, una commedia spigliata, ironica, dissacrante, acutissima, con degli interpreti straordinari, la Andrews si prende la scena ma Garner e Preston non sono da meno.

Film splendido.