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UNA SCOMODA CIRCOSTANZA - CAUGHT STEALING regia di Darren Aronofsky

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stratoZ     6½ / 10  24/09/2025 15:29:14 » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Discreto thriller di Aronofsky, che dimostra ancora una la sua vena camaleontica, questa volta cambiando totalmente registro rispetto ad altre opere a cui ci aveva abituato e dirigendo un'opera particolarmente pulp, sporca, grezza, colma di ironia e umorismo nero, che anche ai meno ferrati può ricordare, almeno stilisticamente, un po' di Tarantino, qualcosina di Stone - "U-Turn" e "Natural Born Killers" - e tanti altri svariati autori postmoderni - mi viene in mente anche il film "Bound" dei Wachowski -

"Caught stealing" segue efficacemente l'archetipo dell'uomo comune che si ritrova invischiato involontariamente in una questione enormemente più grande di lui, il protagonista, interpretato da Austin Butler, è un ex giocatore di baseball, ancora tifosissimo della sua squadra, che si occupa del gatto di un amico, che è tornato a Londra per stare accanto al padre malato, fin qui tutto bene, se non fosse che il suo amico è ricercato da alcuni dei criminali peggiori della città che se la prenderanno anche col protagonista e faranno succedere un macello, da questo pretesto scatta una reazione a catena di eventi che porta ad una marea di conseguenze, col protagonista che finirà in ospedale e perderà un rene, la sua ragazza che verrà uccisa, sparatorie, esplosioni, inseguimenti, un patatrack di roba, tutto sommato divertente e costantemente sopra le righe, che devo dire, grazie anche ad un estroso montaggio scorre bene e fa un signor lavoro di intrattenimento, il film presenta anche una sarabanda di personaggi particolarmente macchiettistici, dal barista datore di lavoro del protagonista, costantemente ubriaco ai violenti criminali russi, alla poliziotta corrottissima e più invischiata di tutti nei malaffari, fino ai criminali ebrei che ovviamente devono fare tappa dalla madre per fare un mitzvah e rispettare lo shabbath - è sabato quindi non possono guidare perché la religione non vuole, però una strage in un locale si può fare -

Ed alla fine c'è anche qualche sequenza carina devo dire, specie nella seconda parte in cui il pathos cresce, ed anche parecchio, come il lungo inseguimento del protagonista ed il suo amico a Flushing Meadows o i momenti finali in macchina con i criminali ebre, Aronofsky non rinuncia alla sua vena sadica, con anche qualche scena particolarmente splatter, come i criminali russi che torturano il protagonista scucendogli i punti, bbbrrr, o il povero gatto che viene ferito ad una zampa.

Tutto sommato simpatico, molto apprezzabile anche l'ambientazione, una New York di fine anni novanta sporca e degradata ed una buona colonna sonora, non è particolarmente originale ma il suo lavoro di intrattenimento lo fa eccome.