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THE PRESTIGE regia di Christopher Nolan

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stratoZ     8 / 10  20/09/2025 16:37:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Quanto mi piaceva il Nolan anni 2000, quello di "Memento", di "The Dark Knight", e anche di questa perla che è "The Prestige", quello che realizzava film scritti benissimo e non si perdeva dietro troppi pipponi, cosa che purtroppo dal decennio successivo ha iniziato a fare, con risultati parecchio altalenanti, e mi dispiace, l'opera in questione la ritengo tra le più riuscite dell'autore, un'immersione nel mondo dell'illusionismo che approfondisce il controverso rapporto tra questi due uomini di spettacolo, rivali e nemici, che provano dei sentimenti di odio e rancore reciproco, tramite una narrazione in flashback, che parte dal processo di Borden, accusato di aver ucciso il rivale boicottando un suo gioco di prestigio nel quale doveva scappare da una vasca piena d'acqua e approfondendo le origini dei contrasti tra i due, risalenti a quando erano due illusionisti in erba, con un terribile incidente per presunta colpa di Borden che ha causato la morte dell'amata di Angier, da qui la sceneggiatura mostra una vera e propria discesa nel rancore, nell'ossessione, un'escalation di vendetta e soprusi reciproci alimentata dalla rivalità di essere due uomini dello stesso mestiere, in particolare il personaggio di Angier, cova un rancora come implacabile, che perdura nel tempo, anche dopo anni e viaggi lontani, pianificando dettagliatamente la sua vendetta al costo di trovare soluzioni poco etiche, in questo senso vi è una splendida caratterizzazione dei personaggi, accompagnata da una sequenza di eventi descritta da una sceneggiatura precisissima che si diverte a spargere indizi qua e la per il film, fino a capovolgere gli esiti con svariati plot twist che non risultano mai forzati, ma anzi sono utili a far combaciare tutti i pezzi dell'intricata vicenda, a questo proposito è consigliabile sempre una seconda visione, che aiuta ad apprezzare piccoli dettagli che possono passare inosservati.

Nolan impone uno splendido ritmo e un pathos che continua a crescere con la durata, aumentando costantemente la posta in gioco, muovendosi bene tra quelle che possono essere le soddisfazioni professionali dei personaggi alla loro turbolenta sfera privata, un gioco in cui si rischia tutto e si rimane col fiato sospeso fino alle battute finali, aiutato soprattutto da un cast di nomi altisonanti in un periodo di forma smagliate, tra cui alcuni suoi fedelissimi come Caine e Bale, ma se la cavano anche Hugh Jackman - in quello che forse è il miglior film a cui ha preso parte, dato che non sono un grande estimatore della sua filmografia -, la Johansson e ovviamente è impossibile non citare il mitico David Bowie nel ruolo di Tesla.

Opera che alla fin fine è un ottimo intrattenimento, ma aggiunge anche diversi elementi introspettivi, specialmente nel logorante rapporto tra i due, una sfida estenuante che porta a disastrose conseguenze in nome di una vendetta che finirà per rovinare la vita di entrambi, film molto molto bello.