Brutto slasher da campo estivo, o meglio è un film che si presenta come tale, salvo poi cambiare le carte in tavola e diventare una sorta di dramma fantascientifico con venature horror abbastanza inquietanti, l'inizio in realtà ha gli più comuni stereotipi del genere, il ragazzino introverso e con qualche difficoltà di adattamento viene mandato in questo campo estivo al lago per socializzare, cosa che ovviamente farà con difficoltà, viene rimarcata più volte la tematica del bullismo, con una citazione, non so quanto voluta, a "Sleepaway camp", ovvero tutta la vicenda riguardante il fatto che il protagonista non sa nuotare ed il bullismo subito per questo motivo con annesso scherzo che viene lanciato nel lago, stessa cosa che avveniva ad Angela nel cult anni ottanta, arrivando poi alla classica scena dei bambini attorno al fuoco col la storia dell'orrore riguardante quel posto.
Nella seconda parte avviene questo cambio di registro con l'introduzione di elementi fantascientifici, quello che sembra un semplice serial killer si rivelerà qualcosa di più grande, con un complotto dietro al tutto ed una serie di elementi particolarmente ambigui che fanno presagire un totale cambio di prospettiva col minutaggio, un po' la classica svolta che farebbe pure il mio caro Shyamalan, e che come nei film del regista indiano, ho apprezzato pochissimo, detto questo, la tematica sulla carta sarebbe pure interessante, ma il tutto viene trattato come il più banale dei thriller che vuole velleitariamente stupire lo spettatore senza approfondire nessun aspetto, allo stesso tempo la messa in scena si rivela di una mediocrità imbarazzante, ricorrendo più volte ai jumpscare e mostrando una regia di serie C, senza il minimo pathos e qualche passaggio frettoloso in cui prova a far tornare tutto per il rotto della cuffia.